pesca dalla barca

Un pomeriggio in mare non è mai tempo sprecato

Le previsioni danno mare buono, ma le notizie di pesca non sono confortanti. Perché, il più delle volte allora, si esce a pesca a prescindere dalle maree, dalle catture effettuate nei giorni passati da amici pescatori, e da ogni altro fattore utile a capire se “valga la pena” o meno? La ragione è che, per chi ama il mare, VALE SEMPRE LA PENA MOLLARE GLI ORMEGGI. La scusa di rito di ognuno di noi pescasportivi è quella di “muovere un po’ la barca”. Già, le motivazioni ci sarebbero pure, ma ciò che davvero ci spinge a restare in un mare calmo, col cielo plumbeo, anche senza la minima idea di quale pesce insidiare, è quella di staccare i contatti con la terraferma. C’è chi riesce a lasciare lo smartphone a casa, ma nella peggiore delle ipotesi, ci sarà sempre un tratto di mare in cui non c’è rete e durante il quale nessuna utile o futile notifica ci possa raggiungere. A volte abbandonare la quotidianità ci serve per ritornare alla stessa più efficienti e vigorosi. Ecco una ragione per tenervi stretta la vostra barca, piccola o grande essa sia, per averne cura come si fa con un giardino Zen perché, prima o poi, essa diverrà rifugio e ristoro della vostra anima. Leggi “Le 11 Buone Ragioni per Non Comprare una Barca (ed una per farlo)” cliccando qui. Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani (anche eBook) Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Strumentazione di bordo: Humminbird Helix 9 G3N

Non sono solito parlare di elettronica di ausilio alla navigazione in quanto non propriamente avvezzo ad inseguire pedissequamente gli ultimi ritrovati tecnologici in generale. Il mio smartphone è un vecchio iPhone SE che, dopotutto, fa ancora egregiamente il suo lavoro, per quelle che sono le mie esigenze. A proposito di esigenze, lo strumento che ho appena fatto installare a bordo del Seaswirl 2101 è forse troppo per le mie skills…  ma anche per la mia pazienza nello smanettamento di settaggi ed impostazioni varie! La mia scelta è caduta su  un Humminbird Helix 9 G3N con chirp sonar e cartografia Navionics+ Devo dire che il display sembra blindato: tenerlo in mano è dura (pesa quasi quattro chilogrammi!), così com’è incredibilmente pesante e ben fatta la cover del display, dotata di due apposite nervature frontali indispensabili per la rimozione. La tastiera è davvero solida, all’insegna del “made in USA”, con tasti fisici gommati per un grip ottimale, dotati di retroilluminazione. I pomelli per l’orientamento del display e la rimozione dalla staffa sono facilmente impugnabili, sebbene un po’ piccoli per chi ha le dita un po’ spesse come le mie. Premetto che non ho ancora testato le reali potenzialità del trasduttore sonar di Humminbird, che  però è considerata il “nemico da battere” nell’ambiente dei trasduttori per fishfinder. Per la verità Humminbird è leader in U.S.A. del settore delle acque dolci, dove addirittura ha il monopolio dell’interfacciamento con i motori elettrici da traina ed ancoraggio dinamico (vedasi Minn Kota e la joint-venture con Humminbird stessa) La larghezza dell’intero strumento sfiora i trenta centimetri, per cui se si dispone di spazio limitato in consolle da destinare alla strumentazione di bordo, si dovrà far calzare al meglio il display, così come ho fatto io: Un grosso vantaggio che noto rispetto alle connessioni degli strumenti di gran parte…


Assetto e fisherman: alcune considerazioni

Nell’ideale collettivo il fisherman americano naviga con il “naso all’insù”… Questo argomento viene puntualmente affrontato nel libro Fisherman Americani, in cui si spiegano le ragioni di tale peculiare comportamento degli scafi nati per la pesca d’altura. L’assetto tipicamente appoppato è da molti criticato, ma apprezzato da chi sa cosa significhi ingavonarsi in condizioni marine avverse. Il disagio maggiore, su taluni fisherman, è dato dalla sensazione di non poter vedere bene l’orizzonte soprattutto per chi è di statura medio-bassa. Non a caso, i ponti di guida di molti fisherman d’oltreoceano presentano una ulteriore piattaforma rialzata sulla quale è posizionata la poltrona di comando che, appunto, conferisce un certo “vantaggio” allo skipper quanto a visibilità. Ma l’appoppamento di un Fisherman è un effetto voluto, quando ben progettato. La funzione dell’appoppamento è principalmente quella di “superare l’onda” quando si naviga con il mare di prua o al mascone. Ciò comporta che gran parte dell’acqua si infrangerà contro il mascone o contro il dritto di prua, proprio laddove dovrebbe infrangersi. Ciò che accade, invece, su barche con assetto neutro (inclinazione di zero gradi a velocità di crociera) è la predisposizione all’ingavonamento in condizioni meteomarine impegnative, o comunque ad essere “bagnata”. A proposito di carene asciutte e bagnate, Ti consiglio di leggere QUESTO ARTICOLO per ulteriore approfondimento. Una barca bagnata può esserlo per vari motivi: per linee di carena che non deflettono a dovere l’acqua, per ginocchi non particolarmente pronunciati che non riescono a rovesciare l’acqua o per masconi con svasatura insufficiente od assente. Quando a ciò si aggiunge un assetto neutro, che il più delle volte per natura tende all’appruamento con l’aumentare della velocità per effetto propulsivo, ecco che facilmente gli spruzzi bagneranno il ponte di prua ed il parabrezza. Per ulteriori approfondimenti sul tema, Ti invito a leggere Fisherman Americani: il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva….


Center console: l’evoluzione firmata Regal

Da anni ormai assistiamo al fenomeno del gigantismo dei center console, con proposte di serie che arrivano e sforano i sessantacinque piedi (vedi HCB Estrella 65). Tuttavia, a patto di non salire a bordo di questi veri e propri panfili, l’abitabilità sottocoperta è sempre scarsa o quantomeno non proporzionata alla stazza di tali scafi, proprio perché continuano a rispettare i dettami del center console classico. Oggi la novità che a mio parere lascerà il segno, anche nei listini di molti altri cantieri costruttori, viene da un brand che nulla ha mai avuto a che fare con il mondo dei fisherman: oggi vi scrivo di Regal e del suo nuovo 38 SAV Regal Marine Industries è un cantiere americano di quarantennale esperienza nel campo del day & coastal crusing, ma mai prima di oggi lo avevamo visto impegnato in mezzi “sportfishing friendly”. Il nuovo 38 SAV riunisce diverse peculiarità in una unica imbarcazione: Attitudine alla pesca sportiva; Predisposizione ad attività di diving; Abitabilità da day cruiser; Vivibilità della coperta prodiera paragonabile ai grandi dual console. Gli scettici troveranno questo mix poco lucido da parte di un cantiere che, invece, ha secondo me colto nel segno: andare incontro a coloro che, pur desiderando la possibilità di pernottare a bordo, amano la godibilità dei layout aperti poiché utilizzano la barca prettamente durante le stagioni calde. Analizzando la barca a cominciare da estrema poppa, si nota la conformazione con bracket integrato, affiancato ai lati esterni da due plancette di poppa, ognuna delle quali è servita da un varco utile per salpare prede, per l’imbarco e sbarco di equipaggio e provviste, ma anche per il fissaggio di una eventuale passerella. entrambe le plancette sporgono quasi a filo delle calandre dei tre Yamaha F300, consentendo la gestione delle ultime fasi del combattimento senza pericolo di stuccare le…


Come acquistare un fisherman usato in Italia

Nei miei articoli mi occupo quasi sempre di tecnica e molto poco di mercato. In questo nuovo articolo voglio fare qualche considerazione su un mercato che può offrire ottime occasioni, ma solo se affrontato con esperienza ed oculatezza. Il mercato dell’usato nautico italiano non è dei più semplici per chi acquista, per due fondamentali motivi: L’importazione di fisherman americani nuovi è praticamente fermo da circa dieci anni, complice un tasso di cambio Eur/Usd sfavorevole; Per il motivo suindicato, le barche da pesca statunitensi in vendita in Italia sono spesso già passate di mano più di una volta. Cosa c’è di male nell’acquistare una barca con più di un proprietario precedente? Assolutamente nulla. Io stesso ne ho acquistate ed usate per anni con grande soddisfazione, e ne parlo più volte nel mio libro Fisherman Americani. Per mia deformazione professionale, tuttavia, tendo sempre a cercare di ricostruire con la maggior meticolosità possibile il passato di una barca, prima di acquistarla o farla acquistare ad un mio cliente. Qui entra in gioco il fattore “proprietari precedenti”: più ce ne sono, più difficile ed articolato sarà ricostruire a ritroso la storia della barca. Considerando anche che, spesso, la documentazione a supporto di ciò che il proprietario corrente ci racconta sulla barca è lacunosa quando non assente del tutto, è ben comprensibile come la scelta debba esser fatta con i piedi di piombo. Per i motivi suddetti, il mercato delle imbarcazioni usate in Italia (parlo di questo perché lo conosco meglio di altri mercati) va affrontato con: Passione Prudenza Obiettività –> Se viene meno la passione, si finisce per acquistare una barca senza anima, che non sentirete mai vostra, sulla quale vi arrovellerete nel cercare di adattarla alle vostre esigenze. Quanto sto per dire è paradossale, ma la buona convivenza tra l’armatore e la propria…


Tra legge e buon senso: l’articolo su Pesca in Mare di maggio

Cari amici, come ormai di consueto, anche nel numero di Maggio 2020 è presente il mio contributo alla rivista cartacea Pesca in Mare. Nella rubrica Pesca&Nautica, questo mese parlo di: NAUTICA AI TEMPI DEL COVID Qualora vi foste persi il numero di Pesca in Mare di Marzo 2020, vi rimetto il file pdf consultabile gratuitamente cliccando qui sotto: SCARICA QUI L’INTERO ARTICOLO   Non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva, l’unico libro con consulenza nautica inclusa! Da oggi il libro è disponibile anche in versione eBook (CLICCA QUI), ad € 0,00 con KindleUnlimited. A presto e Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani (anche eBook) Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Si ritorna in mare, timidamente

Questa è la sensazione che ho avuto un paio di settimane fa, quando ho per la prima volta dopo la quarantena mollato gli ormeggi del BabyMadeira, ferma da quasi due mesi senza nemmeno la possibilità di salirvi a bordo per le normali manutenzioni. Ciò che scrivevo durante la stesura de “Le 11 Buone Ragioni”, lo ripetevo tra me e me come un mantra al contrario. Chi me lo fa fare? Per fortuna il pacioso V8 è partito senza esitazioni. Varcato il “palo verde” del porto di Santo Spirito, il clima era quasi post-bellico: un tripudio di barche, ma silenzio totale. Anche tra vicini di ancora, non una parola, ci si guardava attorno mentre le vedette di Guarda Costiera e Capitaneria di Porto perlustravano il fazzoletto di mare prospiciente il litorale barese. L’aura di incertezza generata dall’alternarsi di decreti in poco tempo, seguiti da misure di iniziativa regionale e perfino provinciale creava quella sorta di sensazione di esser veniali peccatori in cerca di redenzione. Ma d’altronde, chi proviene dal mare e nel mare trova ristoro e medicamento, ben sopporta questo genere di fardelli pur di toccarlo nuovamente dopo settimane di clausura forzata. I risultati per me sono tutti riassumibili in un solo termine: CAPPOTTO. Tre uscite con due tecniche di pesca, esche da passerella, lenze e terminali nuovi di zecca. Pazienza, e già… il pescatore si nutre di pane e pazienza, quindi poco male, siamo allenati anche per questo. Piuttosto, pensiamo a ciò che verrà: la stagione del tonno rosso, salve modifiche dell’ultima ora, dovrebbe partire, come sempre, il 15 giugno, per terminare quando la leggermente più ridicola quota (rispetto allo scorso anno) sancita dal decreto MIPAAF del 08/05/2020 per i pescasportivi, sarà saturata. SCARICA QUI IL DECRETO Nonostante tutto, noi ci saremo, spenderemo risparmi per alimentare le sempre più bistrattate filiere…


Stabilizzatori: articolo su Pesca in Mare di aprile

Cari amici, come ormai di consueto, anche nel numero di Aprile2020 è presente il mio contributo alla rivista cartacea Pesca in Mare. Nella rubrica Pesca&Nautica, questo mese parlo di stabilizzatori: GUARDA COME DONDOLO… O FORSE NO? Qualora vi foste persi il numero di Pesca in Mare di Aprile 2020, vi rimetto il file pdf consultabile gratuitamente cliccando qui sotto: SCARICA QUI L’INTERO ARTICOLO   Non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva, l’unico libro con consulenza nautica inclusa! Da oggi il libro è disponibile anche in versione eBook (CLICCA QUI), ad € 0,00 con KindleUnlimited. A presto e Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani (anche eBook) Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Grady White 265 Express: l’incompresa

Oggi scrivo di uno dei due modelli Grady White a mio parere non molto capiti dal mercato, almeno al tempo in cui vennero lanciati. Eppure personalmente ci ho sempre visto grosse potenzialità e validi motivi per acquistarli. I modelli sono il 265 ed il 270, ed oggi mi soffermerò sul primo. Del marchio Grady White ho scritto diverse volte nel mio blog (LEGGI QUI e QUI), oltre ad essere presente anche nel mio libro Fisherman Americani.  Il 265 Express è stato prodotto dal 2000 al 2005 compreso ed è un modello con caratteristiche uniche: baglio generoso (sfiora i tre metri) a fronte di una lunghezza che fa rientrare la barca tra i fisherman compatti (7,72 metri di lunghezza scafo); grandi potenze applicabili (fino a 500cv). La connotazione fishing è chiara in pozzetto, dove troviamo un’area di calpestio perfettamente quadrata di 5.5 metri quadri completamente sgombra da intralci, ma completa di tutto. Ciò che faceva storcere il naso ai più era la paratia abbattibile di poppa, che di fatto non consentiva di ricavare una seduta a scomparsa o di applicarvi una vasca del vivo. La suddetta paratia era stata progettata in tal guisa per consentire il sollevamento completo dei gambi dei fuoribordo dal pelo d’acqua e quindi proteggerli dai danni delle correnti galvaniche. Ricordiamo che il 265 Express era uno scafo con specchio di poppa cd. “aperto”, e dunque privo di bracket. Vasche che dopotutto troviamo un po’ ovunque, meno che a pagliolo, per via della schiumatura a cellula chiusa delle intercapedini dello scafo e del grande serbatoio di benzina (980 litri) che di fatto ingombra quasi due terzi del volume sottostante il pozzetto stesso. Dicevamo a proposito delle vasche: ne troviamo due ai giardinetti, estraibili per dare accesso ad impianti e batterie; una molto grande (quasi 300 litri) per il…


Trincarini: le dimensioni contano (Pesca in Mare marzo 2020)

Cari amici, come ormai di consueto, anche nel numero di Marzo 2020 è presente il mio contributo alla rivista cartacea Pesca in Mare. Nella rubrica Pesca&Nautica, questo mese parlo di trincarini: LE DIMENSIONI CONTANO Qualora vi foste persi il numero di Pesca in Mare di Marzo 2020, vi rimetto il file pdf consultabile gratuitamente cliccando qui sotto: SCARICA QUI L’INTERO ARTICOLO   Non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva, l’unico libro con consulenza nautica inclusa! Da oggi il libro è disponibile anche in versione eBook (CLICCA QUI), ad € 0,00 con KindleUnlimited. A presto e Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani (anche eBook) Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast