“naso all’insù”…
Questo argomento viene puntualmente affrontato nel libro Fisherman Americani, in cui si spiegano le ragioni di tale peculiare comportamento degli scafi nati per la pesca d’altura. L’assetto tipicamente appoppato è da molti criticato, ma apprezzato da chi sa cosa significhi ingavonarsi in condizioni marine avverse. Il disagio maggiore, su taluni fisherman, è dato dalla sensazione di non poter vedere bene l’orizzonte soprattutto per chi è di statura medio-bassa. Non a caso, i ponti di guida di molti fisherman d’oltreoceano presentano una ulteriore piattaforma rialzata sulla quale è posizionata la poltrona di comando che, appunto, conferisce un certo “vantaggio” allo skipper quanto a visibilità.Ma l’appoppamento di un Fisherman è un effetto voluto, quando ben progettato.
La funzione dell’appoppamento è principalmente quella di “superare l’onda” quando si naviga con il mare di prua o al mascone. Ciò comporta che gran parte dell’acqua si infrangerà contro il mascone o contro il dritto di prua, proprio laddove dovrebbe infrangersi.
Per ridurre il più possibile l’invasione dei marosi in coperta, il cavallino pronunciato e la svasatutra tipica dei masconi (noto come flare) ci vengono in soccorso sui fisherman di scuola americana.
Per ulteriori approfondimenti sul tema, Ti invito a leggere Fisherman Americani: il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva.
