“Una nave in porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite” -Cit.
La citazione di Bhutto sembra quasi scritta per noi, amanti del mare aperto ed esposti ai voleri degli elementi di Madre Natura. Per noi che, più di ogni altra categoria di diportisti, necessitiamo di una barca affidabile, che non tema il mare avverso, che non ci dia il patema che, alla prima onda presa male, ci lasci con la strumentazione in blackout o con chissà quale altra avaria. Chi usa la barca per la pesca sportiva deve rinunciare a qualche accessorio velleitario a favore della semplicità. Sopratutto, è necessario che quanto presente sia fatto con l’obiettivo di durare e di RESISTERE. QUELLO CHE NON C’È, NON SI ROMPE. Perché è la sobrietà è ciò che rende BELLO un vero fisherman! Ma come riconosco un VERO FISHERMAN? Me lo sono chiesto per 30 anni. Dopo batoste, delusioni, belle esperienze e fregature, avevo il personale bisogno di raccogliere i miei tanti frammenti di vita passati a bordo di barche mie, di amici, di conoscenti che mi chiedevano supporto. L’ho fatto in un libro che si chiama FISHERMAN AMERICANI. Un libro che non è la tesi di laurea di un laureando in ingegneria navale. E’ semplicemente il raccoglitore di ciò che qualsiasi pescatore sportivo come me si chiederebbe nel momento in cui decidesse di cercare e comprare la sua barca da pesca ideale. A cosa servono mancorrenti tubolari dal diametro esagerato ma in avional, anziché di sezione ridotta ma in acciaio inox? A cosa servono tendalini spessi quasi quanto il battistrada di un pneumatico? L’ho capito solo con il tempo e SBAGLIANDO. Ti serve tempo per apprezzare ciò che dai per scontato sia condannato alla rovina nel giro di pochi anni. Questo libro ha la funzione di risparmiarti errori che ho già compiuto io. Se vuoi evitare di spendere tempo e denaro su…