Ri-facciamoci i tendalini. Quali materiali usare?

Chi utilizza il proprio fisherman anche nella stagione fredda riterrà necessario un set di tendalini a corredo del bimini-top o dell’hard-top ,a protezione di skipper ed equipaggio in zona guida.

Chi naviga da anni conosce bene ormai che l’agire inesorabile del mare, del sole e del salino crea un mix perfetto e letale anche per i più robusti dei tendalini in commercio.

Con elementi solidi e sufficientemente rigidi, si può isolare a dovere anche la zona guida di un center console, tipologia di barca non esattamente protettiva nella stagione invernale.Per tale ragione è importante, quando si è in procinto di affrontare una spesa consistente come questa, scegliere i materiali migliori che assicureranno anni di protezione e lucentezza degli elementi trasparenti.

Ciò è importante non solo per ragioni estetiche, ma anche perché:

  • Un tendalino strappato compromette il comfort di bordo già precario in caso di uscite in pieno inverno, magari con mare mosso e pioggia
  • Un trasparente… opaco (!) rende difficile la visibilità a prua, con la conseguenza di costringere lo skipper a navigare con qualche cerniera aperta, beccandosi vento ed acqua in pieno volto.
  • Un tendalino con scarsa tenuta (pieno di spifferi e di parti che non combaciano a dovere) sarà pressoché inutile, poiché a partire da quelle zone “sensibili” possono originare muffe e depositi di salmastro che concorreranno a scolorire, a creare aloni su vetroresina e tessuti, oltre a tenere la zona dedicata alla strumentazione pericolosamente bagnata.

Per quanto riguarda gli elementi trasparenti, vi consiglio di utilizzare materiali Strataglass o EZ2CY. Saranno lucenti per molti anni ed è possibile sceglierli di diversi spessori, in base alle esigenze di rigidità piuttosto che di arrotolabilità che avrete a bordo.

EZ2CY frontale e laterali ad alto spessore, per ottenere l’effetto “vetro” grazie alla rigidità degli elementi trasparenti.

Per quanto riguarda gli elementi in tessuto (canvas), per via dell’estrema resistenza agli agenti atmosferici ed alla frizione (vi capiterà spesso di dover utilizzare spazzole e prodotti dedicati per rimuovere i tenaci “regalini” dei gabbiani) è preferibile optare per i sempre validi tessuti Sunbrella

Lo spessore degli elementi trasparenti va studiato in base alle esigenze di accesso, come nel caso del tendalino posteriore che deve prevedere un elemento centrale incernierato ed arrotolabile. Dove tale requisito non è richiesto, sarà preferibile abbondare con gli spessori, soprattutto in corrispondenza di punti dove il tendalino non dovrà compiere curve. Ne gioveranno la visibilità, la facilità di pulizia e la durata.

Ovviamente, non è tutto nei trasparenti e nei tessuti: servirà un ottima messa in opera, altrettanto ottime cerniere (YKK tra i marchi di qualità meglio reperibili sul mercato) e cuciture eseguite a regola d’arte, dopo un attento studio delle curve che i tessuti dovranno compiere, delle tensioni in gioco e delle corrispondenze dei fori per i bottoni di fissaggio con le clips di bordo.

Di questo ed altro si parla nel libro Fisherman Americani, che potete acquistare CLICCANDO QUI.

Se, invece, vorrete avere ragguagli su quali materiali comprare per ricostruire i tendalini della vostra imbarcazione, o desidererete altre informazioni inerenti la vostra attuale o prossima barca da pesca, contattatemi compilando il FORM CONTATTI.

Buona lettura e Buon Mare!

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare