Pesca d’altura con una barca piccola? Vi racconto di una mia giornata di pesca molto particolare…

Chi ha detto che BARCA PICCOLA = PICCOLA PESCA ?

Oggi vi parlo di un giorno di diversi anni fa quando, nel pieno della febbre da alalunghe -e da sconsideratezza…- ricevetti una chiamata da un amico appena rientrato da pesca, con un cospicuo numero di esemplari di thunnus alalunga.

Il Madeira II (il mio Topaz 32 Express) era in manutenzione e non potevo di certo restare a guardare. La scelta fu obbligata: andarci con il BabyMadeira, all’epoca seminuovo in quanto acquistato giusto un paio d’anni prima per la pesca costiera, disciplina in cui il Madeira II riusciva con difficoltà a causa della potenza e della stazza, non propriamente da peso-piuma…

Il BabyMadeira, il mio graziosissimo Seaswirl Striper 2101 WA

Ora mi aspetto che mi biasimiate, facendomi notare che (all’epoca) il Baby non avesse ancora un motore ausiliario, come si scorge in foto… anche perché a più riprese nel mio libro ribadisco che la soluzione bimotore è preferibile per chi si dedichi alla pesca d’altura…

Ebbene sì, in quell’occasione osai molto…

Ma lo feci esclusivamente perché sapevo che lì, a 30mg dalla costa di Bari ci sarebbero stati altri equipaggi in caccia. Ed a 30mg ci arrivi navigando sul mare piatto, ma spesso trovi tutto un altro mare… e devi conviverci per ore…:

Giusto un assaggio della maretta di quella giornata memorabile…

Fatto il pieno di benzina, il controllo dei livelli ed un’occhiata alle sentine, l’indomani si partì per 65 gradi bussola alla volta della batimetrica dei 250 metri, primo punto utile per filare le nostre 6 lenze.

                                                                                                                            🎣🎣🎣🎣🎣🎣🎣

Il risultato dell’audace ed un po’ avventata decisione [che comunque da allora in avanti non avei mai più intrapreso in solitaria] è quello visibile in foto. In totale tre strike, con frequenze ai cicalini che solo due o tre alalunghe contemporaneamente sanno regalare, e l’adrenalina che mi pervadeva dagli alluci sino alla punta dei capelli…

Il bottino di quella giornata strappata alla sorte, che mi voleva intrappolato sulla terraferma…

Chi avrebbe mai detto che una barca acquistata per la traina a spigole e dentici un giorno avrebbe visto le profondità della Fossa di Bari?

                                                                                                                                                          🐟🐟🐟🐟🐟🐟🐟

La soddisfazione di rientrare con quei gavoni dai quali spuntavano code forcute non avrebbe mai più avuto eguali e mi ha insegnato due cose:

✳️ il mare è immenso e tu sei piccolissimo, soprattutto quando sei abbastanza a largo da non scorgere all’orizzonte un alone di contorno di terraferma;

✳️ sei ancora più MINUSCOLO se hai un solo motore, ed è quindi profondamente STUPIDO azzardare uscite del genere in solitaria;

✳️ in compenso, ho dimostrato a me stesso che, meteo permettendo, una piccola barca ben costruita ed attrezzata (E CON MOTORE AUSILIARIO, che ho installato di lì a pochi giorni…), può consentirci di praticare pressoché ogni tecnica di pesca sportiva.

Dopo memorabile battuta di pesca di cui parlo nell’articolo, il BabyMadeira ha visto altre alalunghe (dopo aver installato il motore ausiliario…)      

…E, giusto per corroborare la tesi secondo la quale le barche piccole, se ben attrezzate (su questo posso aiutarvi io con i miei libri e le mie consulenze ) e “maneggiate con cura” (su questo dovete metterci del vostro!), possano farvi ambire a prede di un certo calibro, vi allego qui sotto un’altra delle catture nel palmares del BabyMadeira (che di seguito ho munito persino di divergenti):

Un’aguglia imperiale di 18.5 Kg, pescata con il Baby.  

Come vedete, non è sempre necessario possedere un super-fisherman per cimentarsi in discipline impegnative. Piuttosto, quanto più la barca è piccola, tanto maggiore dovrà essere il senso di responsabilità, in quanto sarete potenzialmente più vulnerabili agli Elementi. Il mare spesso non da preavviso, ma abbiamo la possibilità di fare esperienza con la dovuta prudenza.

Al senso di responsabilità faccio ripetuto appello sia sul mio sito web, su cui ora mi leggete, sia sui miei libri“Fisherman Americani”, “Le 11 Buone Ragioni per NON comprare una Barca (ed una per farlo)” “La Barca da Pesca Perfetta- eBook” , perché il Mare ha una capacità di catalizzare la nostra attrazione verso di lui pari solo alla pericolosità latente nelle sue acque a volte troppo più potenti delle nostre abilità di domarle.

Buon Mare!

Benedetto Rutigliano
SPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)
Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari
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E-Mail: info@fishermanamericani.com
Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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