L’importanza dell’altezza delle murate su un fisherman

Leggo troppo spesso decantare, su barche che dovrebbero essere concepite per la pesca sportiva, forme di scafo che poco o nulla hanno a che fare con un fisherman, adducendone le ragioni a fattori di sicurezza a bordo. Purtroppo chi non pratica la pesca sportiva con canne e mulinelli, e soprattutto il big game, la tecnica che più di ogni altra può metterci alla prova con prede davvero importanti, non può sapere perché una barca è controindicata per detta pratica, e se costui è il designer della stessa imbarcazione, ecco che è facilissimo trovare murate alte sull’acqua un metro ed anche molto di più.

E cavallino piatto come un campo da calcio, con il risultato di avere pozzetto con murate troppo alte e masconi troppo bassi per affrontare il mare formato.

Un fisherman ben progettato deve consentire al mate (aiutante angler) e al gaffman (l’addetto alla raffiatura) di toccare con le dita il pelo dell’acqua!


Questo è un riferimento essenziale per garantire l’intervento immediato sul pesce non appena questo affiori vicino al giardinetto, al termine del combattimento, per consentire di sferrare il colpo ferale con l’arpione o il raffio. Una murata troppo alta ci costringerà ad utilizzare raffi o guadini molto lunghi, il che non agevola la fluidità delle operazioni a bordo.

In primis, perché movimentare aste lunghe quasi due metri in un pozzetto spesso affollato è sicuramente molto scomodo;

in secondo luogo, ciò dovrà avvenire necessariamente in momenti di forte concitazione, dunque le collisioni tra aste, canne a riposo, angler, e soprattutto le perdite di secondi preziosi per assicurare la preda a bordo saranno scontate.

Dalla parte interna, la murata perfetta fa incontrare il bordo della falchetta, adeguatamente imbottita, a un’altezza tra ginocchio e metà coscia dell’angler, per consentirgli di poter far adeguata leva sul pesce, con l’ausilio delle imbracature e corpetti all’uopo creati, durante il combattimento.


Mi riferivo poco fa al “cavallino” (la curva che profila le varie altezze dello scafo da poppa a prua), perché in un fisherman non conta solo l’altezza delle murate del pozzetto, ma anche quella dei masconi di prua. Un cavallino ascendente disegna falchette basse a poppa e masconi alti quanto basta per garantire che gli spruzzi durante la navigazione con mare formato o mosso, restino al di sotto della pontatura prodiera, per bagnare il meno possibile il parabrezza e garantendo, quindi, una navigazione quanto più asciutta possibile.

La ragione per cui insisterò in ogni mio articolo nel sottolineare che una barca da pesca DEVE NASCERE TALE, è perché troppo spesso capita di trovare natanti da diporto costiero spacciati per fisherman. E, dopo un investimento di parecchie decine di migliaia di euro sicuramente si vorrà fare con la propria barca ciò che i veri fisherman sono ideati per fare. Rimanendone, a volte, irrimediabilmente delusi, quando non in condizioni di affrontare reali difficoltà o pericoli.

Questo e molti altri dettagli normalmente trascurati durante la scelta di una barca, sono analizzati nel libro “Fisherman Americani”, del quale puoi ordinare la tua copia CLICCANDO QUI.

Buon mare,

Benedetto Rutigliano

Autore di Fisherman Americani
Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast