Flaps & Co.: i correttori di assetto

Correttori di assetto, flaps, trim tabs:

tutti termini che indicano un dispositivo utile in tutte le barche, ma addirittura INDISPENSABILI in molte.

Vi capiterà sicuramente, un giorno, di dover caricare più peso del dovuto a bordo e, soprattutto, di non sapere come distribuire questo peso, per via di un equipaggio più numeroso del solito, o perché magari deciderete di installare un motore ausiliario.

Ancora, può capitarvi di incontrare condizioni di mare particolari che rendono difficile la governabilità della barca con l’ausilio del solo trim.

I flaps sono piastre metalliche incernierate allo specchio di poppa, inclinabili attraverso appositi pistoni idraulici od elettro-attuati, utilizzando una pulsantiera in plancia.

L’utilità dei flaps influenza diverse sfere della navigazione:

  1. migliora l’impatto della carena con l’onda, a tutto vantaggio del comfort di bordo;

  2. conseguentemente  risparmia  sollecitazioni ed urti altrimenti inevitabili alle strutture dello scafo;

  3. incrementa l’efficienza propulsiva, influendo positivamente sui consumi di carburante.

  4. consente di mantenere velocità di planata inferiori soprattutto in particolari condizioni di moto ondoso, riducendo gli spruzzi in coperta grazie al migliorato assetto.

Un kit di flaps con attuatori elettromeccanici e pulsantiera.

I flaps sono una manna, ereditata dall’ingegneria aeronautica che vi permetterà di correggere l’assetto di navigazione evitando di rientrare con la barca “sbandata” da un lato o cabrata (eccessivamente appoppata). Ma non solo.

Spesso, quando si naviga con mari formati di prua o al mascone, la ruota di prua tenderà a perdere il contatto con l’acqua regalandovi fior di botte ai reni, ma anche sollecitazioni problematiche alle strutture dello scafo. Per ovviare a tale evenienza sarà opportuno navigare con flaps “negativi”, cioè abbassati di tanti gradi quanto sarà necessario a far mantenere alla carena un assetto quanto più possibile neutro rispetto alla superficie del mare.

L’impressione inganna: il tagliamare completamente immerso solleva sì molta acqua, ma sta facendo egregiamente il suo lavoro in questo mare più che formato, aiutato da una coppia di propulsori sicuramente adeguati alla massa ed alle geometrie dello scafo, ma anche da flaps ben dimensionati, che riescono ad “abbassare” a dovere la prua portentoso di questo Bertram.

Purtroppo spesso agire sul solo power trim dei motori non basterà a far abbassare il “naso” della vostra barca e, se ci mettiamo una cattiva di distribuzione dei pesi a bordo, ecco bello e servito un rientro da dimenticare, e che vi farà correre in cantiere appena arrivati in porto per programmare l’installazione di queste indispensabili appendici poppiere.

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Ti auguro buona lettura e, come sempre, Buon Mare!

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare