Se il mio obiettivo, sin dal principio di questa mia iniziativa nel settore che più amo, fosse meramente quello di lucrare sulle scelte dei diportisti a prescindere dalle conseguenze del mio operato sulle loro sorti, la mia bacheca ed il mio sito web sarebbero pregni di elogi sfacciati a questo o quel cantiere nautico o di altro genere di azioni di sponsorizzazione. Invece ho scelto la via meno esplorata, almeno nel campo nautico, nonché la più ostica: quella dell’avvocato del diavolo. Il mio interesse principale è DIRE LE COSE COME STANNO DAVVERO, correndo persino il rischio di esser preso per uccello del malaugurio, o per colui che spegne gli entusiasmi di chi sogna di solcare i mari con questa o quella barca. Ebbene, nella mia esperienza di diportista e di perito nautico non mi sono mai imbattuto in una figura di consulente nautico imparziale ed indipendente, ma la consulenza stessa era incorporata nel più grande “pacchetto” della vendita marketizzata. In poche parole, un po’ come quando si entra in concessionaria, il venditore Vi propone ciò che è disponibile nel parco prodotti della Casa, e GIAMMAI vi dirà che, magari, la barca che tanto ha attirato la Vostra attenzione è poco adatta all’ impiego che vorrete farne, perché all’orizzonte il Vostro entusiasmo si traduce, per l’operatore commerciale, in un imminente contratto di vendita. D’altronde è giusto che sia così, in quanto l’ambito commerciale ha obiettivi spesso diversi rispetto a quello consulenziale. Sarebbe ottimale, tuttavia, che l’ambito commerciale e quello consulenziale “navighino” in parallelo ed all’unisono, per poter migliorare la qualità dell’esperienza del diportista. Tale esperienza sarà massima solo se si sarà riusciti a guidare la voglia di nautica del diportista o aspirante tale, verso una scelta SENSATA e CORRETTA, orientata ad esaudire le sue aspettative e adeguata al modo in cui questi intenderà vivere…