Scegliere una barca da pesca usata: ecco come lo faccio io.

Quando ci si avvicina al mercato dell’usato ed una barca cattura la nostra attenzione, l’errore più grosso che possiamo compiere è farci ACCECARE dall’idea di avere uno scafo blasonato spendendoci pochi quattrini. (cit. FISHERMAN AMERICANI)

I fisherman di rango, si sa, mantengono molto bene il loro valore ed un’offerta “fuori dal coro” come richiesta di prezzo deve indurre ad analisi più approfondite del solito.

Per esempio, la motorizzazione.

Generalmente una propulsione di potenza limitata ci fa apparire la barca più “a misura d’uomo” e quindi ci fa essere molto propensi all’acquisto. Tuttavia gran parte delle carene d’oltreoceano sono molto esigenti da questo punto di vista ed un motore da 150 cv , montato su una barca che gestirebbe tranquillamente il doppio della potenza, potrebbe aver subito stress non da poco e presentare un’usura meccanica molto superiore rispetto al caso in cui quella barca fosse motorizzata con un motore più potente.

In sostanza, acquistare una barca modestamente motorizzata a buon prezzo, può nascondere una imminente ulteriore spesa per lavori di manutenzione straordinaria sul motore quando non, addirittura, per la sua sostituzione.

In seconda analisi, la strumentazione elettronica.

Non sono un fan dell’elettronica spinta e non sono alla frenetica ricerca dell’ultimo ritrovato della tecnologia dei fishfinders o dei gps cartografrici ma, quando cambio barca, mi rendo conto se la strumentazione installata sulla barca che mi interessa sia ancora in produzione o, per lo meno, se ricambi, cablaggi, cartucce della cartografia e relativi aggiornamenti siano ancora disponibili senza fare voli pindarici sul web o chissà dove. Se la strumentazione montata non soddisfa questi basilari requisiti, nella negoziazione del prezzo dovrò necessariamente incorporare la spesa che sosterrò per sostituirla.

Uno sguardo anche all’impiantistica.

Nel corso degli anni e con l’avvicendarsi dei vari proprietari, una barca usata può subire diversi interventi che mirano ad adattare la barca alle esigenze dell’armatore. Molto spesso, però, vengono effettuati bypass elettrici, aggiunte e interruzioni di cablaggi in maniera non proprio “ortodossa”… Interruzioni di alimentazione elettrica non isolate perfettamente possono comportare dispersioni indesiderate ma anche scariche “a massa” con coinvolgimento dell’impianto di schermatura galvanica dell’intero scafo.

Ecco perché, quando mi avvicino ad una barca usata, passo più tempo nelle sue intercapedini interne che in coperta o navigandoci.

Per tale motivo ti invito a contattarmi per una consulenza preliminare: ciò ti farà risparmiare denaro che altrimenti rischi di spendere nel peggiore dei modi.

La sequenza di operazioni e verifiche che è necessario eseguire prima di avventurarsi nell’acquisto dell’usato è nutrita e varia da barca a barca molto spesso. A tal riguardo, ti invito a leggere qualcosa in merito al Fisherman’s Report, il servizio che ho progettato per risolvere tutti i dubbi, fugare ogni rischio insito nell’acquisto di una barca usata.

Se vuoi cogliere due piccioni con una fava, leggi Fisherman Americani: nel suo costo, infatti, è inclusa una consulenza telefonica.

PS: Ricordati di seguire i miei podcast su Spotify!

Buon Mare ed a presto,

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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