Articles by Benedetto Rutigliano

Importazione di un fisherman americano e conformità CE

Una volta individuata la tua barca ideale, prima di intraprendere la trattativa e comporre il contratto di acquisto, ACCERTATI CHE LA TUA BARCA PASSI I CONTROLLI DOGANALI In che modo? Le normative comunitarie, sebbene in realtà molto meno restrittive di quelle americane, hanno dettami diversi che possono pregiudicare l’iter d’importazione del tuo fisherman che hai sempre sognato. Ci sono organi adibiti alla certificazione dei mezzi importati, ma spesso la tua barca potrebbe già essere idonea e necessiterebbe di essere corredata di una semplice dichiarazione di conformità CE. Cosa che spesso con pochi euro è risolvibile senza lungaggini burocratiche e con una semplice spedizione per posta raccomandata. Discorso ben diverso è per i motori, infatti a volte le normative per le emissioni inquinanti confliggono talmente tra loro da costringere l’acquirente a lasciare i motori in U.S.A. con una ulteriore grossa spesa da affrontare una volta che lo scafo arriverà a destinazione. In realtà bisognerebbe puntare ad importare il pacchetto barca+motore in quanto il maggior risparmio in termini di spesa in America lo si ottiene proprio sui motori! Lo scotto che si pagherebbe importando motori non conformi, tuttavia, sarebbe di vedere la propria barca bloccata per un tempo indefinito in dogana… Ma per fortuna non per tutti i motori accade questo. Per saperne di più e per conoscere se la barca che stai per acquistare è importabile senza sorprese una volta sbarcata in Italia, contattami per mail o telefono al 3486562148 Questo ed altro è adeguatamente affrontato e sviluppato nel libro “Fisherman Americani“, che puoi ordinare cliccando qui!  Se non hai ancora ben chiaro su quale barca orientarti, puoi richiedere una consulenza pre-acquisto dedicata, e sarò ben felice di aiutarti a scegliere il fisherman che più si addice alle tue esigenze. Se invece hai già “stretto il cerchio” a uno o più…


Perché importare una barca dall’America

Se vuoi la tua barca da pesca ideale, probabilmente la limitatezza del mercato nazionale dei fisherman americani usati non potrà soddisfare le tue necessità. Per rimediare a ciò hai due possibilità: 1) RIPIEGARE su una barca da pesca attinta dal mercato italiano, magari molto datata e con molti passaggi di mano; 2) IMPORTARE LA TUA BARCA DA PESCA dagli Stati Uniti d’America Nel primo caso i rischi in cui incorrerai saranno trovare impiantistica arrabattata o modificata alla meglio per incompetenza dei proprietari (e fin qui il ripristino è quasi sempre rimediabile, seppur con spese non quantificabili a priori) o per scarsa reperibilità dei ricambi; beghe allo scafo o modifiche mal realizzate. Nel secondo caso potrai scegliere TU la barca che rispetta i dettami che, se vorrai, io ti illustrerò, in modo da acquistare ad un prezzo idoneo una barca destinata a durare nel tempo e a non darti problemi di affidabilità o riservarti cattive sorprese. Gli elementi da guardare su una barca sono diversi ed È ESSENZIALE ANALIZZARLI. Se trascurerai i dettagli ti ritroverai un guscio difficilmente rivendibile, se non perdendoci molti quattrini. L’importazione di una barca dagli USA però comporta la conoscenza di numerosi dettagli che coinvolgono la costruzione della barca e dei suoi impianti (come per esempio la dichiarazione di conformità CE), una certa preparazione in materia doganale e di emissioni inquinanti dei motori. Per fare ciò avrai la necessità di affidarti a chi che lo fa per lavoro, e io ti spiegherò come fare. A tale fine il libro “Fisherman Americani” appena pubblicato, sarà il tuo consigliere tascabile non solo per la barca che ti accingerai a valutare, ma anche per approfondire le conoscenze della nicchia particolare ed esclusiva dei fisherman americani, barche fatte per i pescasportivi, ma adatte a garantire navigazioni sicure anche al diportista non strettamente…


Le migliori barche da pesca americane… in Italia: brevi cenni.

Quando si parla in termini assoluti si rischia di incorrere facilmente in errore. E si sa, quando parliamo di nautica, vige il detto secondo il quale “la barca è sempre una coperta troppo corta”; se all’enunciato edittale, però, si accosta l’esperienza che ne dimostra la fondatezza, si può con buona approssimazione definire il campo di scelte ed orientarlo a nostro favore, eliminando se non altro le fonti di distrazione dal nostro obiettivo: INDIVIDUARE LA BARCA DA PESCA GIUSTA PER NOI. In questo articolo parlerò più specificamente della qualità di taluni fisherman, che il pongono a buon diritto ai vertici della categoria per cura costruttiva e durata nel tempo. Il mercato dell’usato nazionale vede tra i “best seller” i noti marchi Boston Whaler, Grady White, Mako, Pursuit, Tiara e non più di altre 4 o 5 aziende leader, alcune ancora oggi attive, altre solo fino a qualche anno fa, nella produzione su scala industriale di fisherman di medio-piccole dimensioni. In questo articolo mi soffermerò sui primi due nomi, rimandando alle prossime scritture, le digressioni sugli altri marchi citati. Tutti marchi citati nel libro Fisherman Americani, che puoi acquistare CLICCANDO QUI. Boston Whaler ha preso piede in Italia a partire dalla fine degli anni ’60 sia come tender d’élite per grandi yacht (si pensi ai diffusissimi 13′ e 15′ Super Sport, onnipresenti e in bella mostra con le loro consolle in mogano, sui vecchi Baglietto e yacht d’altri tempi di pari rango) sia come barca per la pesca costiera e non (fine per il quale oltreoceano questi indistruttibili scafi sono nati). Tali barche sono tuttora apprezzate sul mercato e perfettamente efficienti, principalmente per la grande qualità costruttiva, e per la tecnologia che li rendeva gli unici scafi da diporto realmente inaffondabili, anche se tagliati in più tronconi o gettati dal X piano di…


La grande rivelazione: il Dual Consolle

Una delle tipologie di fisherman di derivazione americana meno considerate sia dal mercato italiano, sia dalla mente dei pescasportivi nostrani, è il dual consolle. Combinazione magica tra comfort diportistico e razionalità alieutica. Io personalmente sostengo che nel mio futuro di diportista ci sarà senza meno un dual consolle, per svariati motivi: 1. Non voglio rinunciare alla protezione della zona guida, ma allo stesso tempo poter godere della navigazione en plen air quando c’è sole; 2. Non disdegno affatto un’area dedicata alle donne di bordo, dove possono avere il loro spazio conviviale o prendere la tintarella; 3. Esigo pur sempre un “armamento” tipico dei fisherman puri, quindi vasche del vivo e del pescato, portacanne a riposo e ad incasso, hard top, ecc… 4. proveniendo da walk around ed express, ho un retaggio per la presenza di un vano chiuso abitabile a bordo e, anche nel più piccolo dei fisherman americani dual consolle attuali, questo è sempre presente (almeno il locale bagno, quando non addirittura una piccola cuccetta utilizzabile, in alternativa, come ricovero al coperto di attrezzature da pesca e dotazioni). Queste barche infatti, dispongono di un grande parabrezza con tergicristalli, attorno e sul quale spesso troviamo tendalini trasparenti avvolgibili e struttura di tipo bimini top o addirittura, nelle configurazioni più complete, di hard top con portacanne di tipo rocket launcher. Inoltre, il parabrezza dispone di una porzione centrale apribile che consente il passaggio alla zona di prua, allestita con divani e spesso anche un tavolo a scomparsa. Il tutto ovviamente, cela grandi vani di stivaggio per tutto ciò sia necessario alla navigazione o alla permanenza a bordo. Ultimo ma non ultimo, la comodità di un locale chiuso (vedi sopra), dove potersi cambiare e non dover correre in porto ogni qual volta le necessità fisiologiche chiamino, è di grande comodità. Infine, questo vano…


Il tuo primo fisherman americano

Le sensazioni sono spesso nemiche della realtà. Anche quando pensi che una passione, hobby, o sport che sia, ti piaccia davvero, o la smentita può essere sempre dietro l’angolo. Se provi il tennis per la prima volta, e corri al negozio specializzato a prenderti una racchetta supertecnica da 500€, credo che tu abbia bisogno del mio aiuto per non rischiare di far la stessa deprecabile scelta con il tuo primo fisherman americano. Acquistare un convertible senza battagliole a prua, unica guida scoperta sul flybridge, area salone cieca senza parabrezza e con due motori da 1000cv ciascuno per poi scoprire che ti piace la pesca agli sgombri con i sabiki, è come acquistare una Ferrari per trainarci un carrello con sopra la motozappa. Il tuo primo fisherman americano dev’essere una barca flessibile, quindi adatta per giri con la famiglia piuttosto che per l’uscita a bolentino o la piccola traina costiera, ma soprattutto, non dev’essere troppo specializzata, perché un investimento di diverse decine di migliaia di euro non può e non deve impedirti di fruirne in diversi modi, se non altro perché tu, con la tua nuova barca, devi familiarizzarci il più possibile e imparare a conoscerla a fondo. Non sempre il mare sarà buono per andarci a pesca e, se le donne di famiglia non troveranno un’area adattabile alla tintarella, c’è buona probabilità che ti facciano venir la nausea di aver acquistato la barca che avevi sempre sognato. Ecco perché del fisherman’s report: con questo dossier analizzo dettagliatamente le cosiddette “amenities” di bordo e quindi descrivo come un modello sia più  adatto a un utilizzo molteplice, o viceversa molto specialistico e quindi NON ADATTO A TE CHE TI AVVICINI A QUESTO TIPO DI IMBARCAZIONI. Richiedi una consulenza telefonica estesa per discutere dei tuoi dubbi circa il tuo prossimo fisherman, CLICCANDO QUI….


Attento a ciò che non si vede…

Non soffermarti all’aspetto esteriore! Spesso ciò che è all’interno di uno scafo luccicante è terrorizzante e trasforma la tua spesa nell’investimento più inutile e deleterio della tua vita. Impianti elettrici fatiscenti e mascherati dietro un pannello pulito e sigillato, prese a mare bloccate o ossidate, in pratica INUTILIZZABILI IN CASO DI NECESSITÀ, cablaggi dei motori vecchi e mai manutenuti, ecc… COME FAI A SAPERLO SE NON PUOI VERIFICARLO? PAGARE È L’AZIONE PIÙ SEMPLICE DEL MONDO; LE RAGIONI PER CUI LO FAI A VOLTE SONO ERRATE, e possono costarti tempo sottratto alle tue meritate vacanze e, soprattutto, ulteriore denaro. Non sono rare esperienze nelle quali, dopo aver comprato, sia stato necessario, per l’acquirente inesperto, dover spendere una cifra pari al prezzo pagato per rendere la barca almeno utilizzabile, con il risultato di aver in definitiva ACQUISTATO UN GUSCIO DI PLASTICA INSERVIBILE. Se la tua intenzione è quella di poter navigare davvero con la tua barca appena acquistata, DEVI AVERE DELLE CERTEZZE, che solo chi naviga e ha a che fare con le barche da molti anni può aiutarti ad ottenere. RICORDA CHE LA SCELTA SBAGLIATA COSTA CARA; se la scelta riguarda la barca, ti costerà più cara di qualsiasi altro bene, perché le imbarcazioni hanno un mercato poco obiettivo e soggetto all’alea di trovare il vero appassionato che dia valore a ciò che vuoi vendere. Dunque, ciò che di meglio puoi fare per far sì che l’investimento sia il meno svantaggioso possibile per te, è ACQUISTARE BENE. Se vuoi un aiuto nel farlo al meglio, contattami per email a info@fishermanamericani.com. A ciò, ti consiglio vivamente di valutare il “fisherman’s report” personalizzato, che ti aiuterà ad acquisire le necessarie conoscenze sulla barca che sei intenzionato ad acquistare. Il fisherman’s report ti sarà indispensabile per massimizzare l’utilità del denaro che impiegherai per comprare l’oggetto…


Lo yacht da pesca d’altura: Convertible Fisherman

Se il desiderio di cimentarsi con canne e mulinelli è irrefrenabile, ma questo si combina con ben più mondane esigenze di ospitare amici a bordo per cena, come quella di avere uno yacht esclusivo e fuori dalle mode, il convertible è la barca che meglio saprà conciliarle. È il fisherman americano che più di ogni altro trae le proprie origini dalle prime ancestrali realizzazioni in fatto di nautica da pesca sportiva. Spesso allestito con tuna tower e lunghi divergenti a crociera, è lo yacht da pesca d’altura tipicamente oceanico, che consente grandi autonomie e velocità considerevoli, per poter sfruttare appieno la giornata di pesca battendo più hot spot distanti spesso molte miglia tra loro. La torre consente di avvistare i predatori da lunga distanza ( e, dato che si è molto in alto…mal di mare permettendo…). Il rollio può essere accentuato su queste barche, che generalmente hanno importanti sezioni di carena, con V molto profonde soprattutto sulle carene Carolina style o Hunt (affronterò presto le differenze tra le varie filosofie di linee d’acqua dei fisherman in un articolo dedicato). Queste imbarcazioni non difettano di spazi sottocoperta, in quanto una parte importante della lunghezza è destinata alla zona conviviale, sul ponte principale, in diretto collegamento con il pozzetto, con zona cucina e dinette pranzo e, più raramente, con zona guida interna. Non vi meraviglierà di trovare, infatti, su convertible di 60 piedi e più, un solo ponte di comando sul flybridge, magari climatizzato e riscaldato, ma protetto da semplici quanto costosissimi “vetri avvolgibili” di materiale molto particolare (generalmente EZ2CY o Strataglass), che li rendono di fatto invulnerabili alle intemperie e trasparenti quanto un vero e proprio vetro. Un’altra postazione di guida potrà essere posizionata in cima alla spesso “vertiginosa” tuna tower, più essenziale della principale ed appositamente prevista per lo skipper che avrà…


La barca da pesca d’altura per eccellenza: Express Fisherman

È considerato il fisherman d’altura per eccellenza nei nostri mari e oltreoceano, appellato dagli americani come “pocket battlewagon”… Dopotutto, nella vastità disarmante dell’ oceano, anche una barca pesante svariate tonnellate e con molti cavalli, è pur sempre una “barchetta”! Sono barche generalmente molto pesanti e con geometrie di carena importanti, che esigono grandi potenze per poter affrontare mari impegnativi, con la necessaria autonomia. Basti considerare che un express americano lungo 32′ imbarca in media dai 1200 ai 1500 litri di carburante, a scapito molto spesso però della capienza delle riserve di acqua dolce, cosa di cui è bene tenere conto. Il Pursuit 3100 Offshore (vedi foto), è un express al quale sono personalmente legato, poiché entrata in “finale” nel lontano 2003 insieme al Topaz 32, tra le barche che avrebbero dovuto conciliare le esigenze dei maschietti di famiglia, ma anche quelle ben più diportistiche delle signore (un giorno, magari, spiegherò le ragioni della scelta per la contendente del New Jersey). Questa barca in foto, aveva ed ha tutt’oggi molto da dire, soprattutto al cospetto di progetti ben più attuali, ove spiccano la sua qualità costruttiva ed il perfetto bilanciamento di attitudini per la pesca sportiva come per la crociera. L’area cruciale, in questo genere di imbarcazioni, è il pozzetto, sgombro da qualsiasi elemento che possa intralciare il libero movimento dell’angler durante il combattimento, il quale avrà a disposizione talvolta un’imbottitura interna delle falchette lungo l’intero perimetro, all’altezza delle ginocchia (cockpit bolsters), che gli consentirà di poggiarsi durante l’azione di pesca. Il pozzetto, su un express ben progettato, è in diretta connessione con il ponte di guida, dal quale lo skipper è in grado di seguire direttamente l’azione di pesca e di posizionare la barca con precisione millimetrica al fine di assecondare angler e preda all’amo. Gli express dai 28′ in…


Walk Around: flessibilità per pesca e famiglia

Una tipologia  di fisherman americano divenuto ormai un’icona della produzione U.S.A. è a mio parere la soluzione di miglior compromesso tra abitabilità interna e fruibilità degli spazi esterni per il pescasportivo che, tuttavia, non voglia rinunciare alla possibilità di un rifugio in caso di cattivo tempo, quando non di un vero e proprio pernottamento a bordo con la famiglia. (d’altronde, chi ha già letto il libro Fisherman Americani, già conosce la mia personale predilezione per questo layout) L’elemento caratterizzante, che conferisce anche la denominazione a questo tipico fisherman americano è il passavanti, che consente di percorrere agevolmente e senza intralci tutto il perimetro interno della barca, dall’inizio della sovrastruttura della tuga fino ad estrema prua, virtù che diviene fondamentale in fase di pesca; per giunta tale caratteristica è particolarmente apprezzata anche da una fascia di diportisti per i quali la pesca sportiva non è d’interesse preminente quando prendono il largo, ma cercano sicurezza a bordo ed indipendenza nelle operazioni di governo e di ormeggio. Per la verità, il mercato attuale non offre molte barche con il passavanti tipico del walkaround, poiché penalizza l’abitabilità del sottocoperta, requisito sempre più richiesto dai diportisti. E’ riscontrabile, infatti, la tendenza ad “incassare” meno il passavanti, per ottenere un passaggio a prua dalla profondità poco più che accennata, a metà strada tra un walkaround puro ed un express: Tornando alla ragione per la quale siete capitati sul mio sito web, la ricerca della barca per la pesca sportiva, l’eventuale sedia da combattimento o il trespolo saranno disposti preferibilmente sulla tuga prodiera, quest’ultima rialzata rispetto alla linea di falchetta, per aumentare l’altezza sottocoperta. Questo perché la stragrande maggioranza dei moderni W.A. sono motorizzati fuoribordo e, pertanto, talmente ingombrati sullo specchio di poppa da non permettervi la gestione di lenze sotto tensione. Tali delicate operazioni, quindi, andranno…


Vuoi comprare un fisherman americano ? occhio al cambio

L’incertezza insita nel cambio valutario ti ha sempre tenuto lontano dall’idea di importare il tuo fisherman americano? PERCHÉ NON CONSIDERARE CIÒ COME UN’OPPORTUNITÀ DI RISPARMIO? Se fino a pochi mesi fa era antieconomico pensare all’importazione in USD, in questi giorni si sta assistendo a una rivalutazione della valuta europea su quella americana, ragion per cui valutare di acquistare una barca usata dagli Stati Uniti d’America sta diventando una soluzione sempre più appetibile, con il cambio Euro/Dollaro a quasi 1.20 Occhio al mese di Agosto, storicamente foriero di sorprese sul fronte dei cambi per le settimane a venire, e considerate che, in tempi in cui la presenza di cantieri americani nei maggiori Saloni di settore Europei (Genova docet) è poco nutrita da ormai più di un lustro, piazzare sul territorio una imbarcazione seppur usata, può essere un’occasione di marketing gratuito per gli operatori d’oltreoceano. Dunque, per l’acquirente due grossi vantaggi che si riflettono sul potere contrattuale: 1. uno legato al cambio euro/dollaro sempre più vantaggioso 2. l’altro insito nel grande interesse, per il venditore d’oltreoceano, a “piazzare” un prodotto USA su un mercato quasi sfornito di proposte “Made in USA” da ormai diversi anni. Buona ricerca! Dr. Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare