Articles by Benedetto Rutigliano

Pontili chiusi, barche ferme: cosa ci aspetta dopo la quarantena?

La situazione che stiamo vivendo avrà indubbie ripercussioni anche su chi ha un mezzo che non è al momento consentito utilizzare, come una barca.  Siamo rinchiusi in casa per emergenza sanitaria, lo dobbiamo a noi ed ai nostri cari, e nel frattempo sto portando a termine tanti lavoretti accantonati per metà per mancanza di tempo. E di tempo, quello sì, in questi giorni siam ricchi! Ho anche lanciato da poco la versione eBook di Fisherman Americani, per chi non l’avesse ancora letto o volesse regalarlo ad un amico, evitandogli il recapito di pacchi postali. Tra l’altro solo fino a lunedì alle 00:01 è disponibile a prezzo ridotto, e chi ha KindleUnlimited potrà leggerlo gratis. Tornando a noi, il problema vero è che non si intravede all’orizzonte la fine di questo congelamento della libertà di movimento, seppur per ragioni sacrosante, perché inerenti la salute pubblica. La considerazione più scontata è che, non appena le attività saranno riprese regolarmente, i piazzali e le banchine dei cantieri navali si congestioneranno immediatamente, con flotte di imbarcazioni barbute e che necessiteranno della manutenzione stagionale, che a questo punto potrebbe far partire, con molta probabilità, la stagione in ritardo. Secondo, questione “batterie”: dovendo interpretare alla lettera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, non ci è consentito nemmeno andare in barca per accertarci delle condizioni in cui versa, poiché lo spostamento dal nostro domicilio o residenza al luogo di ormeggio della barca non rientra nelle “situazioni di necessità” ivi previste. E’ intuibile che molti di noi si troveranno davanti a riserve di carica insufficienti che, in alcuni casi, comporteranno la sostituzione di una o più batterie. Ad esempio, il sottoscritto ha acquistato qualche giorno prima dell’inizio della quarantena un cavo banchina nuovo, avendo smarrito il precedente, e sa benissimo che, quando tornerà a bordo,…


Fisherman Americani: arriva l’eBook

Siamo tutti in casa, ci tocca per dovere di legge ma anche e soprattutto per senso civico verso noi stessi e verso i nostri cari. E siccome la lettura rinfranca lo spirito di chi, come noi, non può navigare e pescare con la propria barca momentaneamente ferma forzosamente agli ormeggi, ho deciso di approntare anche la versione eBook del libro Fisherman Americani. Questo anche nell’ottica di ridurre quanto più possibile, nel nostro piccolo, la nostra esposizione e quella di corrieri e trasportatori ai contatti umani. Visto che abbiamo la comodità dei libri in formato elettronico, sfruttiamola: faremo del bene a noi stessi ed al prossimo. Ecco il link dove prenotare FISHERMAN AMERICANI in versione eBook: CLICCA QUI L’eBook sarà disponibile sul vostro tablet o smartphone a partire da lunedì 23 marzo.   A presto e buona giornata a tutti, Benedetto Rutigliano  Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Coronavirus e Nautica: come comportarsi?

Per chi non segua i social,  mi sembra doveroso pubblicare un articolo sull’argomento qui sul blog di FishermanAmericani. Come in qualsiasi emergenza nazionale, anche in questo caso l’emanazione del dispositivo ministeriale ha lasciato lacune normative che dovranno essere colmate dal nostro buon senso. Questo video contiene le mie prime considerazioni sull’argomento, nel tentativo di non indurre in errore ed in sanzione gli amici diportisti: Le quattro fattispecie individuate dal dispositivo suddetto sono le seguenti: Comprovate esigenze lavorative; Situazioni di necessità; Motivi di salute; Rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. 1- COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE E’ chiaro che è ben difficile ricomprendere le ragioni di uno spostamento presso il proprio pontile ad una delle suddette determinazioni, almenoché non abbiate un lavoro nel quale la barca è un bene strumentale all’esercizio dell’attività lavorativa. Ma su questo punto ricorre l’ulteriore limitazione dell’ultima revisione restrittiva del dispositivo, che prevede l’apertura esclusivamente delle seguenti attività: Ipermercati, supermercati, discount di alimentari e minimarket Farmacie e parafarmacie Distributori di benzina, gas e metano Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4) Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione Commercio al dettaglio di articoli di profumeria e per l’igiene personale Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento Commercio al dettaglio di saponi, detersivi e prodotti…


Il pozzetto ideale per una barca da pesca

Se volessimo tradurre in proporzione matematica cosa rappresenti il pozzetto per un fisherman, questa potrebbe essere: pozzetto : fisherman = farina : pane Un fisherman senza pozzetto, o con un pozzetto mal progettato, è un oggetto galleggiante senza finalità specifiche. Un po’ come l’impasto del pane privo di farina. Come dovrebbe essere il pozzetto di un fisherman costruito davvero… per pescare? Prima di tutto, dovrebbe essere ampio. Generalmente sui fisherman d’oltreoceano almeno un quarto della superficie di coperta è dedicata all’azione di pesca. Tale proporzione è il minimo sindacale per garantire libertà di movimento, almeno per le barche motorizzate entrobordo, considerando l’ingombro della sala macchine e del posizionamento del ponte di guida. Ma non basta che sia capiente, ovviamente. Un elemento fondamentale di un pozzetto ben progettato è che sia sgombro. Gli americani usano il termine “unobstructed“, che rende ancor meglio l’idea. Sgombro non significa scarno, povero di equipaggiamenti essenziali alla pesca sportiva. Detti impianti devono invece esserci, ed installati in modo tale da non intralciare la normale e spesso “istintiva” mobilità dell’angler impegnato nel combattimento con prede importanti. Per esempio, le utenze idriche: i rubinetti di acqua salata ed acqua dolce non devono in nessun caso collidere con le gambe di chi percorre il perimetro delle murate, poiché le falchette sono spesso imbottite proprio per accoglierle durante le operazioni di combattimento, tag o imbarco delle prede. Stessa cosa dicasi per ogni appendice che possa ledere il libero movimento in pozzetto: dai portacanna alle rastrelliere lungo le murate, alle bitte, ai profili di vasche del pescato e vasche del vivo, finanche alle ghiacciaie amovibili: tutto deve essere ad incasso, o per lo meno profilato in modo tale da non diventare un’arma in caso di mare formato o mosso. Il pozzetto deve essere dotato di vani di stivaggio per i carichi…


Ma quanto bevi? Articolo su Pesca in Mare di febbraio

Cari amici, come ormai di consueto, anche nel numero di Febbraio 2020 è presente il mio contributo alla rivista cartacea Pesca in Mare. Nella rubrica Pesca&Nautica, questo mese parlo di motori, brackets e soluzioni singole e multiple: MA QUANTO BEVI? Qualora vi foste persi il numero di Pesca in Mare di Gennaio 2020, vi rimetto il file pdf consultabile gratuitamente cliccando qui sotto: CLICCA QUI PER SCARICARE L’INTERO ARTICOLO Non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva, l’unico libro con consulenza nautica inclusa! A presto e Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Offerta per circoli nautici ed associazioni diportistiche

A seguito della piacevole conferenza tenuta presso la Associazione Armatori Santo Spirito, al termine della quale per volontà dei Soci, indomiti uomini di mare e pescasportivi, sono state acquistate diverse copie dei libri, ho pensato di formulare una offerta con uno sconto particolare per i club nautici ed associazioni di diportisti. (A proposito, a breve seguiranno video ed articoli sugli argomenti discussi in occasione dell’evento suddetto, quindi restate sintonizzati su www.fishermanamericani.com !) Con l’auspicio che la mia esperienza, riportata nei testi Fisherman Americani e Le 11 Buone Ragioni per non Comprare una Barca sia di spunto e riflessione per quanti, come me, sono nati a diretto contatto con il mare, questa è l’offerta: Lotto di N.5 copie del libro  Fisherman Americani al prezzo di € 25,00 per copia, anziché € 33,00 INCLUSA SPEDIZIONE (CLICCA QUI) Lotto di N.10 copie del libro Le 11 Buone Ragioni al prezzo di € 12,00 per copia, anziché € 16,50 INCLUSA SPEDIZIONE (CLICCA QUI)   A presto e Buon mare, Dr Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare Fisherman Americani PODCAST


Motori marini: dai carburatori all’iniezione… in kit.

Quante volte scartiamo la possibilità di acquistare un fisherman con un po’ di anni alle spalle, perché la rimotorizzazione è troppo onerosa? (a tal proposito LEGGI ANCHE QUI) Altre volte, invece, non è una questione di costi di sostituzione, ma di costi “alla pompa”: chi possiede una vecchia barca con grandi motori originali, sa quanto possano essere assetati due propulsori a carburatori.   Ebbene, l’alternativa alla sostituzione c’è, e già da un po’ di tempo, per la verità, e si chiama: EFI conversion kit. Il kit è composto da una centralina di iniezione, un gruppo di alimentazione che va applicato in luogo dei carburatori, sensori di temperatura, scarichi, aspirazione e cablaggi elettrici ed elettronici (in soldoni!). Il risultato è riassumibile in: Regolarità di funzionamento; Fluidità di erogazione lungo tutto il range di potenza ai vari regimi di rotazione; Consumi sensibilmente inferiori rispetto al precedente assetto a carburatori; Emissioni nettamente più basse e di migliore qualità, per via della più ottimale combustione della miscela aria/benzina. Prima di abdicare dall’acquisto di una barca ben mantenuta e conservata, solo per l’età e la tecnologia di alimentazione dei suoi motori, informatevi sul costo di conversione ad iniezione elettronica. Potrebbe diventare un affare. Ecco un libro che ho trovato in rete, che potrebbe aiutarvi nel capire come avviene la conversione da alimentazione a carburatori ad iniezione elettronica di vecchi motori a benzina: Qui di seguito, invece, un paio di proposte che potranno darvi idea dei costi di conversione: ATOMIC EFI 2 HOLLEY 550 Per qualsiasi informazione sul kit adatto alle Vs esigenze, non esitate a scrivere ad info@fishermanamericani.com A presto e Buon mare, Dr Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook…


Motori elettrici Minn Kota Riptide Ulterra e Terrova

Tocca anche a me, ora, dal basso del mio iniziale scetticismo -lo ammetto- lasciare una considerazione sull’ultimo ritrovato della tecnologia applicata alla pesca sportiva dalla barca. Sia che pratichiamo traina con il vivo o bolentino, le potenzialità offerte dai nuovi modelli di motori elettrici lanciati da Minn Kota sono insospettabili e per certi versi incredibili solo fino ad un paio di anni fa, o poco più. I motori elettrici sono, per la verità, “pane quotidiano” per i pescasportivi americani, che da lustri ormai li usano nelle flats e nelle acque dolci per muoversi e per avvicinarsi agli hot spot, silenziosamente. Ma da poco tempo stanno prendendo piede anche in Europa, per un utilizzo prettamente marino. Analizziamo brevemente due casi in cui questi motori possono essere una vera svolta. BOLENTINO DI PROFONDITA’: l’operazione più noiosa e spesso difficile è quella di ancoraggio. Calumi di cima che vanno da un minimo di una volta e mezza la profondità, fino al doppio e più; difficoltà di azzeccare il punto gps che ci eravamo prefissi, vuoi per le correnti che di punto in bianco fanno mulinare la barca, vuoi per il vento teso; tempi considerevoli di disancoraggio, che a volte costituiscono un vero e proprio pericolo quando le condizioni meteomarine cambiano repentinamente ed in modo inaspettato, ed è necessario guadagnare la via del porto al più presto. TRAINA CON IL VIVO: chi pesca lungo le cigliate sa bene quanto “manico” ed esperienza siano necessarie per seguire le linee di batimetrica con precisione, pena l’incaglio e la rottura dei terminali, oppure, nella migliore delle ipotesi, il far passare le nostre esche innescate su fondali non interessanti, e dunque, di fatto, il NON ESSERE IN PESCA. In entrambi i casi sopracitati, i Minn Kota Riptide Ulterra e Terrova ci vengono in soccorso e semplificano la vita,…


Quando una barca può dirsi AFFIDABILE?

La foto della plancia aperta del MagBay 42 Express fa da introduzione a questo piccolo articolo. Mag Bay ha una storia di marchio molto corta, ma un trascorso societario lungo oltre venti anni e costellato di successi e di passione. Mag Bay Yachts nasce, infatti, dall’entourage che ha dato vita a Cabo Yachts, cantiere che ha chiuso i battenti nel 2014, prima di essere assorbito da Hatteras Yachts. (per un approfondimento sul tema LEGGI QUESTO ARTICOLO) Perché pongo continuamente l’accento sull’ordine di esecuzione dei cablaggi e sulla pronta accessibilità agli impianti? E’ il fulcro attorno al quale si sviluppano le linee guida dettate sia in Fisherman Americani, sia nell’ebook “La barca da pesca perfetta” e provengono dalle buone (ma soprattutto cattive) esperienze vissute per mare in prima persona, a bordo di svariate barche. Chi naviga da anni mi darà ragione: l’avaria, per mare, è sempre in agguato. L’affidabilità di una barca non si misura dalla frequenza delle sue avarie, ma dalla semplicità e dalla immediatezza con cui si può porre rimedio ai guasti più ricorrenti. Ecco il mio video sull’argomento: Durante una traversata con mare mosso, un black-out dell’elettronica di ausilio alla navigazione deve essere risolto con pochi gesti ed in poco tempo. Questo è possibile solo se si ha accesso immediato agli impianti, oltre ovviamente al fatto di conoscere bene il proprio mezzo. A proposito di cura realizzativa e del perché non debba essere appannaggio della sola alta orologeria o dell’industria armigera della Val Trompia… vi consiglio di guardare questo video, realizzato da Power and Motoryacht: Abbasso gli orpelli; W l’essenzialità! PS: informarsi costa molto meno che effettuare un investimento sbagliato: per questo ti invito a leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche da Pesca Sportiva : Buon mare, Dr Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di “Le…


Il rococò della nautica

In foto il Cigarette Tirranna 59 AMG, una collaborazione tra il noto cantiere statunitense e la divisione sportiva di Mercedes-Benz, presentata all’appena concluso salone nautico di Miami. Posto esser indubbio che Cigarette, anche stavolta, sia sicuramente riuscita a creare una carena incredibilmente veloce e sicura anche in condizioni marine difficili; posto che AMG ha le tecnologie per costruire motori marini superperformanti (cosa che già fa da un pezzo, vedasi gare offshore), quale ragione ha potuto portare, in tale sodalizio, a scegliere 6 (SEI) fuoribordo Mercury a poppa di una barca larga appena 4,26m, se non la volontà di ottenere l’effetto scenico? Effetto a dir poco opinabile, a mio parere, con i motori esterni che sembrano addirittura sporgere dal filo di murata. Mi chiedo, per giunta, come abbia potuto Mercedes-Benz accettare che fosse appesa, a poppa di una barca che riporta anche la sua firma congiunta con Cigarette, una rastrelliera di fuoribordo prodotti da un costruttore che ha a catalogo propulsori che direttamente concorrono con AMG in ambito agonistico (Mercury Racing Competition)? Credo di poter scrivere ciò che sta per seguire nelle prossime righe, perché mi occupo di fisherman, ovvero la tipologia di barche a motore dalle radici più ancestrali. Appartengo a quella schiera di nostalgici della nautica (chi ha letto i miei libri lo sa) aggrappata alla tradizione. Scrivo “aggrappata” perché oggi questo termine è quanto mai appropriato, ahimè. Chi si ostina a produrre barche marine, funzionali ed affidabili, lo fa combattendo ogni giorno con una fetta di mercato frivolo e desideroso di soddisfare esclusivamente capricci circostanziali e dettati dalla moda del momento. Il risultato è che chi costruisce barche adatte a NAVIGARE è costretto a sgomitare per mantenere il suo spazio, quando dovrebbe essere l’esatto contrario. Oggigiorno si assiste a cantieri, che hanno fatto della tradizione il loro trademark,…