Coronavirus e Nautica: come comportarsi?

Per chi non segua i social,  mi sembra doveroso pubblicare un articolo sull’argomento qui sul blog di FishermanAmericani.

Come in qualsiasi emergenza nazionale, anche in questo caso l’emanazione del dispositivo ministeriale ha lasciato lacune normative che dovranno essere colmate dal nostro buon senso.

Questo video contiene le mie prime considerazioni sull’argomento, nel tentativo di non indurre in errore ed in sanzione gli amici diportisti:

Le quattro fattispecie individuate dal dispositivo suddetto sono le seguenti:

  • Comprovate esigenze lavorative;
  • Situazioni di necessità;
  • Motivi di salute;
  • Rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

1- COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE

E’ chiaro che è ben difficile ricomprendere le ragioni di uno spostamento presso il proprio pontile ad una delle suddette determinazioni, almenoché non abbiate un lavoro nel quale la barca è un bene strumentale all’esercizio dell’attività lavorativa. Ma su questo punto ricorre l’ulteriore limitazione dell’ultima revisione restrittiva del dispositivo, che prevede l’apertura esclusivamente delle seguenti attività:

  • Ipermercati, supermercati, discount di alimentari e minimarket
  • Farmacie e parafarmacie
  • Distributori di benzina, gas e metano
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria e per l’igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi e prodotti affini
  • Mense e catering
  • Ristorazione con consegna a domicilio
  • Autogrill ed esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e aeroportuali
  • Servizi bancari, finanziari, assicurativi
  • Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
  • Lavanderie e tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

L’oggettività dei fatti indica che:

in nessuna delle attività lavorative suindicate possa farsi rientrare un’attività di charter di pesca sportiva o di diporto, di visita turistica costiera o qualsiasi altro genere di attività che richieda l’uso di una imbarcazione.

D’accordo, non esiste un esplicito divieto, al momento, di esercizio della pesca sportiva dalla barca, ma esiste un “forte invito” governativo a limitare al massimo gli spostamenti dalla propria abitazione se non per necessità.

Dato che non è necessario trasgredire una legge per essere puniti, ma è sufficiente trasgredire indicazioni governative dirette all’ordine ed alla tutela della salute pubblica, è di fatto ESTREMAMENTE SCONSIGLIATO ESERCITARE L’ATTIVITÀ’ DI PESCA SPORTIVA per questioni di tutela della salute pubblica, come a mio parere ben interpretato dalla F.I.P.S.A.S:

2- SITUAZIONI DI NECESSITA’ e MOTIVI DI SALUTE

Anche qui sarà ben difficile giustificare uno spostamento presso la barca, almenoché , ad esempio, non abbiate dimenticato un apparecchio sanitario a bordo e siate in grado di dimostrarlo, dato che i moduli di autodichiarazioni sono suscettibili di verifica. Una situazione di necessita’ potrebbe invece rinvenirsi nel caso di rottura degli ormeggi della barca, che dunque potrebbe arrecare danno a persone o cose contro le quali collida.

3- RIENTRO ALLA PROPRIA ABITAZIONE, RESIDENZA O DOMICILIO

Vivete in barca? In caso contrario, non rientrerete nemmeno in questo caso.

ATTENZIONE

Ricordo che la dichiarazione mendace sul modulo di autodichiarazione (SCARICALO QUI) è punita con denuncia penale ai sensi dell’art. 650 C.P. o con l’ammenda di Euro 206,00. Ricordo, altresì, che pagare l’ammenda non esime dalla segnalazione di polizia ai sensi dell’art 335 c.p.p.

 

In ogni caso, il buon senso serve a limitare i danni e siccome siamo davanti ad un interesse superiore, è doveroso per ognuno di noi rispettarle.

Pensate se doveste fare avaria in mare, o peggio, voi od un membro dell’equipaggio dovesse avere un malore: sarebbe un ulteriore problema da accollare alle forze dell’ordine marittime, in questo momento impegnate a far rispettare le direttive sia per mare, che per via terrestre.

Cercando di non sovraccaricare il lavoro degli agenti in divisa e del già stressato comparto sanitario italiano di queste settimane, faremo tutti insieme lo sforzo di rinunciare alla nostra battuta di pesca per poterne godere appieno al più presto possibile, non appena questa emergenza sarà rientrata.

 

Benedetto Rutigliano 
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast