CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: Portacanne doppio heavy-duty

Di prodotti del genere se ne trovano in gran numero sul web, ma è difficile trovare un portacanne davvero duraturo e “definitivo”. Un po’ perché, a volte, le angolazioni dei tubi di questo genere di portacanne non sono ben studiate, un po’ perché sono fatti con materiali non propriamente compatibili con la spietatezza del mare e del salino. Insomma, se oggi mi è capitato per le mani un oggetto che merita attenzione, sono ben felice di condividere questa “scoperta” con chi mi segue e mi legge. Oggi vi segnalo il breve video che ho postato su YouTube per presentarvi questo portacanne artigianale in acciaio inox AISI-316L (per informazioni su come averli scrivi ad info@fishermanamericani.com): Parliamo di AISI-316L vero e non quel surrogato di ferro e carbonio di provenienza cinese che purtroppo dilaga anche in componenti peculiari, non solo dell’industria nautica. Per maggiori dettagli ed informazioni su come avere questo prodotto artigianale, scrivete ad info@fishermanamericani.com Non dimenticate di leggere i libri Fisherman Americani e il nuovo eBook La Barca da Pesca Perfetta, che sicuramente vi daranno le giuste nozioni per acquistare la vostra prossima barca e ad allestirla al meglio per le vostre esigenze di pescatori sportivi incalliti! Buon Mare, Dr. Benedetto Rutigliano Autore del libro Fisherman Americani Autore del libro Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo) Autore dell’eBook La Barca da Pesca Perfetta Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMAN AMERICANI Podcast su iTunes e su Spreaker


Corrosione galvanica: il tarlo invisibile che mangia la tua barca dal di dentro

La barca è sempre immersa in una trappola elettrica: IL MARE L’acqua salata è un conduttore di corrente elettrica, in cui ogni metallo concorre passivamente alla circolazione di questa energia. La differente “nobiltà” dei metalli espone quelli più in basso nella scala galvanica ad una pericolosa corrosione che può, in breve tempo, mangiare un piede poppiero, un’elica, cablaggi, piastre, supporti ed ogni altro elemento che compone la ferramenta di bordo. Quando acquisti una barca usata è importantissimo capire quali accessori siano stati installati dai proprietari e, soprattutto, COME SONO STATI INSTALLATI. Il pericolo di acquistare una barca con ferramente ridotte a gruviera è concreto e più diffuso di quanto sembri. Per ovviare a questo spesso subdolo problema, i costruttori dotano le proprie barche di ANODI SACRIFICALI. Si tratta di pezzi di metallo applicati strategicamente in vari punti di scafo e motori, per proteggere le parti metalliche dall’aggressione di tale fenomeno elettro-chimico. Tali elementi sono fatti generalmente di zinco, magnesio o leghe di alluminio poco nobili. La durata di un anodo sacrificale dev’essere né troppo breve, né troppo lunga. Un anodo che necessita di sostituzione dopo un paio di settimane indica un carico di “lavoro” eccessivo e pertanto sarà il caso di: Analizzare l’impianto elettrico per eventuali dispersioni che scarichino a massa; Provvedere ad un surdimensionamento di tale anodo, se sono state installate apparecchiature od accessori non di serie sulla barca: in tal caso l’impianto di protezione galvanica di serie potrebbe non essere sufficiente! Ciononostante, tale evenienza potrebbe essere imputabile a fattori esterni, non dipendenti dalla propria barca. La presenza di catenarie abbandonate sul fondale del proprio porto di stazionamento, ad esempio, aumenta di molto l’attività galvanica e dunque l’usura di nostri zinchi. Viceversa, quando gli anodi si consumano troppo lentamente o non si usurano affatto, c’è da preoccuparsi seriamente poiché…


Come montare il motore ausiliario sulla propria barca da pesca?

La risposta dipende dal vostro obiettivo: MOTORE DI EMERGENZA?           o             MOTORE DA TRAINA? Ovviamente mi direte che volete entrambe le caratteristiche da un motore ausiliario. Ma la risposta serve a capire quale delle due funzioni per voi abbia più peso, perché in base a ciò sarà opportuno dimensionare il motore e prevedere determinati accorgimenti per installarlo. Un motore da usare prevalentemente per la TRAINA non è necessario che abbia molta potenza: su una barca di 7 metri un motore da 6 cv è più che sufficiente per muovere la barca da 0 a 3 nodi, ciò che basta per praticare tutte le tecniche di traina con il vivo o con il morto manovrato. Se, invece, praticate prettamente pesca d’altura e l’idea di rimanere con il vostro fisherman monomotore in panne a 30 miglia dalla costa, vi servirà un motore DI EMERGENZA ben dimensionato, che non muova la barca ma la faccia navigare in dislocamento per ore senza che l’elica perda spinta, senza che la barca si fermi appena entrata nel cavo d’onda e che sappia condurvi sani e salvi in porto. In tal caso, su una barca di 7 metri sarà necessario come minimo un motore da 10 cv con elica da spinta e gambo adeguatamente lungo per superare la “zona d’ombra” della carena. In ogni caso, comunque, ci sono vari fattori che influenzano la corretta installazione del motore ausiliario, nonché la sua resa in termini di spinta e governabilità. 1️⃣ Spazio utile per accoglierlo sullo specchio di poppa Se la vostra barca ha una sagomatura particolare dello specchio di poppa, bisognerà valutare attentamente le dimensioni massime della calandra motore che esso potrà accogliere: 2️⃣ Forma della carena ed angolo di deadrise poppiera Se la carena presenta un angolo di deadrise poppiera…


Perché alcune barche attraggono i pesci ed altre li allontanano: leggenda o verità?

Spesso le esigenze di comfort a bordo contrastano con la “resa” in pesca. Nel caso d’ispecie, mi riferisco al comfort acustico durante la navigazione. Vi siete mai chiesti perché i grandi fisherman entrobordo sono alquanto rumorosi? La ragione è imputabile, oltre che alle motorizzazioni generose, al posizionamento degli scarichi. ✳️ Gli scarichi emersi fanno rumore sopra la linea di galleggiamento, ma sono silenziosi sott’acqua! – ❌ Viceversa, gli scarichi sommersi conferiscono alla vita a bordo gran confort e vivibilità, ma sott’acqua i poveri pesci dovranno dotarsi di cuffie per sopportarli. A comprovare ciò, chi di voi abbia vissuto la spiacevole e pericolosa esperienza di sostare sott’acqua in apnea mentre una barca passa a poche decine di metri di distanza, saprà cosa voglio intendere. Perché un fisherman sia “pescante” è necessario che esso SUSCITI LA CURIOSITÀ DEI PESCI, SENZA SPAVENTARLI! ☎️👨🏻‍💼 Per non sbagliare acquisto, ottieni il tuo ticket consulenza telefonica CLICCANDO QUI. Ti assisterò al meglio che posso seguendoti nella emozionante ma insidiosa esperienza di acquistare un vero fisherman. Leggi Fisherman Americani, il Libro delle barche per la pesca sportiva. e non perderti il nuovo eBook La Barca da Pesca Perfetta!   Buon mare e buona lettura, Dr. Benedetto Rutigliano Autore del libro Fisherman Americani Autore del libro Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo) Autore dell’eBook La Barca da Pesca Perfetta Scrittore per la rivista Pesca in Mare


Manutenzione ed avarie a bordo: perché io non mi limito a delegare, ma voglio conoscere bene la mia barca

Per questo articolo traggo spunto da una corrispondenza di oggi ricevuta da un mio lettore. D’accordo affidarsi ai propri meccanici di fiducia, d’accordo anche che loro ne sanno più di voi, ma… COSA VI IMPEDISCE DI INFORMARVI? Oggi internet ci mette a disposizione una quantità di informazioni prima impensabili, che possono insegnarci molto sia sugli intervalli di manutenzione dei nostri motori ed impianti, sia sul saper riconoscere le probabili cause di un’avaria. – Affidarsi ciecamente alle maestranze dell’officina meccanica di sempre va bene, ci mancherebbe, ma la “dimenticanza” è sempre dietro l’angolo. – Esempio lo scambio di email di stamani con un mio lettore, il quale aveva affidato la manutenzione programmata di motori ed invertitori all’officina di fiducia. – Posta la domanda al meccanico su cosa avesse provocato l’avaria su uno degli invertitori, la risposta è stata un laconico: “mi sono dimenticato di cambiare l’olio” Ovviamente suona automatica l’idea di intraprendere azioni legali nei confronti dell’officina, ma siccome le aziende sono fatte di uomini ed errare è umano, io ho imparato a studiarmi le mie barche/motori dopo aver subito personalmente negli anni le “dimenticanze” altrui a suon di migliaia di euro di danni. – Oggi, fornisco io l’elenco dei lavori da effettuarsi all’officina che incarico della manutenzione e mi ci confronto per eventuali mie omissioni o suggerimenti della stessa. Il mio monito a tal riguardo è: Imparate a conoscere la vostra barca, vi costerà certamente molto meno, nel tempo! ☎️👨🏻‍💼 Ottieni il ticket per la tua consulenza telefonica cliccando QUI. 📘Leggi Fisherman Americani, il Libro delle barche per la pesca sportiva. e non perderti il nuovo eBook La Barca da Pesca Perfetta!   Buon mare e buona lettura, Dr. Benedetto Rutigliano Autore del libro Fisherman Americani Autore del libro Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)…


Tiara Yachts e nuovi modelli: quale rotta ha preso?

Un tempo c’era Tiara Yachts, costruttore di imbarcazioni express e convertible con vocazione alieutico/crocieristica, rigorosamente entrobordo (con rare eccezioni efb per la serie Sport), con linee tese e sempre attuali anche a distanza di anni. Poi c’era la divisione più prettamente fisherman della Pursuit Boats, facente parte dell’unico gruppo S2 Yachts, proprietario di entrambi i marchi. Questa era dedita a center console, cuddy cabin e walkaround variamente motorizzati, più specificamente caratterizzati per l’uso in pesca sportiva. Insomma, in S2 avevano le idee chiare: chi voleva una barca comoda per crociere in famiglia, autonomia e praticava la pesca, sceglieva Tiara; per chi, invece, voleva una barca da pesca senza compromessi c’era Pursuit. Oggi Tiara si cimenta in campi per questo marchio nuovi e cerca di accontentare un po’ tutti, unendo in un mix di caratteristiche tipiche del day-cruiser, motorizzazioni fuoribordo di grande potenza tipiche dei fisherman di medie dimensioni. E’ pur vero che la serie Sport di Tiara, nata più di trent’anni or sono e sospesa dal mercato per quasi venti fino ad oggi, aveva una inclinazione più diportistica, ma mai si era vista una tripla motorizzazione fuoribordo su un Tiara di 40 piedi (per questo c’è già il Pursuit S408, allestibile con appositi pacchetti cruising). E non si era mai nemmeno visto un pozzetto ingombrato completamente da una lounge a U. Esprimo perplessità a tal riguardo, poiché a mio parere così si rischia di edulcorare il carattere di un marchio che ha impiegato decenni per diventare un indiscusso riferimento della cantieristica statunitense. Più che altro i miei dubbi, assolutamente opinabili, ineriscono il messaggio che credo giunga al cliente, a mio modo di vedere non molto chiaro. I miei auspici sono che Tiara continui a costruire barche per le quali ogni diportista ricorda il suo marchio, dalle linee sobrie e pulite,…


Nuovo articolo su Pesca in Mare di gennaio!

Eccoci con l’usuale appuntamento di ogni mese, con il quale vi informo dell’uscita del mio articolo sulla rivista Pesca in Mare. Nel numero di gennaio 2019 parliamo di entrobordo! CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO   Buona Lettura ed a presto! Dr. Benedetto Rutigliano Autore del libro Fisherman Americani Autore del libro Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo) Autore dell’eBook La Barca da Pesca Perfetta Scrittore per la rivista Pesca in Mare


Pesca in deriva: è possibile con ogni barca?

Lo scarroccio è il nostro miglior amico, soprattutto in determinate tecniche di pesca. Tuttavia, se lo scafo reagisce male a questo effetto dinamico passivo, esso può pregiudicare la corretta riuscita dell’azione di pesca e farci letteralmente ODIARE LA NOSTRA BARCA. E, se non arriveremo ad odiarla, per lo meno dovremo adattarci NOI alla barca, al contrario di come invece dovrebbe essere! Cosa incide sullo scarroccio di un fisherman?   1️⃣ Altezza dell’opera morta: uno scafo con murate molto alte farà più vela con vento al traverso, rispetto ad una barca più bassa sull’acqua. 2️⃣ Baricentro: una barca con masse importanti situate sotto il livello dell’acqua ridurrà l’effetto “tappo di sughero” tipico delle barche leggere in balia di venti e correnti. 3️⃣ Ripartizione dei pesi a bordo: un fulcro spostato a mezza barca o poco verso poppa, farà in modo che la barca presenti il giardinetto al vento, cosa che agevola tutte quelle circostanze in cui è opportuno filare diverse lenze in acqua senza che si ingarbuglino tra loro (per es. drifting o traina col vivo a diverse profondità). Una barca che presta la poppa al vento sarà più indicata per chi pesca generalmente con non più di due lenze. Ragioni per cui, mi verrebbe da dire che  OGNI PESCATORE VUOLE IL SUO SCARROCCIO Per approfondire la tematica dei fisherman e fare una scelta consapevole leggi i libri Fisherman Americani e La Barca da Pesca Perfetta (Di entrambi i libri puoi richiedere i rispettivi estratti gratuiti scrivendo ad info@fishermanamericani.com ) Per ogni dubbio, un aiuto nella ricerca e la scelta della tua prossima barca da pesca sportiva richiedi il tuo ticket consulenza telefonica. Ti aiuterò personalmente mettendo a tua disposizione le mie competenze ed il mio tempo per far sì che il tuo prossimo fisherman non sia l’ennesima barca da due o tre stagioni,…


Fuoribordo e manovre rapide: alcune considerazioni

Quello che vediamo in foto è di grande suggestione, ma potenzialmente di grave pregiudizio per i motori. E non mi riferisco espressamente ai modelli in foto in evidenza, ma a tutti i fuoribordo in quanto tali. Un fuoribordo ha la caratteristica di racchiudere sotto un’unica calandra blocco motore, impianto di alimentazione, parte dei rinvii di trasmissione e, soprattutto, le condotte di ASPIRAZIONE. Sebbene qualsiasi fuoribordo sia progettato in modo tale da ridurre al minimo l’ingestione di acqua dall’esterno, tale rischio non può essere mai del tutto evitato, soprattutto quando effettuiamo delle manovre repentine in presenza di mare mosso. (Non a caso un noto marchio di fuoribordo ha avuto diversi problemi con un altrettanto arcinoto modello di suoi motori 4t, problemi relativi proprio all’ingestione di acqua salata nelle camere dei cilindri più bassi sull’acqua). Il peso gravante ad estrema poppa tipico delle imbarcazioni motorizzate con grossi fuoribordo ha l’effetto che, quando si accelera in retromarcia, la pressione della poppa sull’acqua tenderà a “tirare in basso” lo specchio stesso. Ovviamente tale effetto non è evidente così platealmente su ogni imbarcazione fuoribordo, ma stiamo parlando di tendenza , la quale resta. Al contrario, una barca entrobordo ha il fulcro posizionato nella zona della sala macchine, che quindi agirà da perno per le manovre a tutto gas marcia indietro. Gli effetti benefici sono di: Sollevare la poppa quel tanto che basta per agevolare il drenaggio fuoribordo delle acque imbarcate grazie ad ombrinali non “affogati”; Dare la possibilità di effettuare manovre a più alta velocità rispetto ad una imbarcazione fuoribordo, con la quale bisognerà procedere con i guanti bianchi se non si vorrà avere il timore di arrecare danni ai motori. Naturalmente, esistono barche fuoribordo che minimizzano tale endemico effetto e, viceversa, barche entrobordo che mal gestiscono tali manovre, nonostante la loro natura le vorrebbe ben…


Ricambi per la tua barca: dove comprarli e quando conviene la via “alternativa”

Come sempre, anche questo articolo scaturisce dalla mia esperienza diretta. In questo caso riporto esattamente i dati inerenti i ricambi che mi necessitano per rimettere a mare la mia barchetta… Due mesi di inattività mi sono costati steli valvole ossidati, con tutto ciò che ne consegue. Con l’occasione, dati gli undici anni del mio fido Volvo Penta 5.7 Gi, ho deciso di sbarcarlo approfittando per dargli una bella riverniciata e sostituire le componenti che lo richiedano. Siccome ho da sempre nel sangue la “passione” per le ricerche di mercato, anche stavolta ho voluto confrontare i prezzi di listino ufficiali con quelli reperibili online. Ho rispettato, in questo, un requisito: ove il fornitore o il produttore non abbia recensioni eccellenti e la differenza di costo rispetto all’articolo fornito dal circuito ufficiale Volvo Penta non sia superiore del 20%, propenderò per acquistarlo dal concessionario ufficiale. Cominciamo con un kit di guarnizioni per testate: da Volvo Penta costa € 68.71; il miglior prezzo reperito online è stato, invece, di € 44.69; ottimo, considerando che di questi kit ce ne vogliono due (vedi link). I perni guidavalvole costano di listino € 10.76 cad; online ho riscontrato un costo di € 14.65… questo perché l’unico fornitore con l’articolo in stock è statunitense, infatti più della metà del costo va via in spedizione. Ovviamente questo ricambio conviene acquistarlo tramite officina fisica Volvo Penta senza pensarci due volte. Così come per altre voci, sulle quali ho riscontrato prezzi addirittura superiori rispetto a quelli Volvo Penta. Sui kit risers e collettori di scarico il risparmio è di oltre il 50%! ( vedi link). Un tubo di alimentazione del circuito olio, da Volvo Penta costa € 48.04; online ne ho trovato uno in stock al prezzo, inclusa spedizione, di  € 38.85 (vedi link) Un kit coppa olio  per motore V8…