Corrosione galvanica: il tarlo invisibile che mangia la tua barca dal di dentro

La barca è sempre immersa in una trappola elettrica:

IL MARE

L’acqua salata è un conduttore di corrente elettrica, in cui ogni metallo concorre passivamente alla circolazione di questa energia.

La differente “nobiltà” dei metalli espone quelli più in basso nella scala galvanica ad una pericolosa corrosione che può, in breve tempo, mangiare un piede poppiero, un’elica, cablaggi, piastre, supporti ed ogni altro elemento che compone la ferramenta di bordo.

L’installazione di un motore fuoribordo è peculiare per proteggere quest’ultimo dalla corrosione galvanica: sarebbe auspicabile che, con il trim al massimo, il piede del motore non tocchi l’acqua.

Quando acquisti una barca usata è importantissimo capire quali accessori siano stati installati dai proprietari e, soprattutto,
COME SONO STATI INSTALLATI.

Il pericolo di acquistare una barca con ferramente ridotte a gruviera è concreto e più diffuso di quanto sembri.

Per ovviare a questo spesso subdolo problema, i costruttori dotano le proprie barche di ANODI SACRIFICALI. Si tratta di pezzi di metallo applicati strategicamente in vari punti di scafo e motori, per proteggere le parti metalliche dall’aggressione di tale fenomeno elettro-chimico.

Tali elementi sono fatti generalmente di zinco, magnesio o leghe di alluminio poco nobili.

La durata di un anodo sacrificale dev’essere né troppo breve, né troppo lunga.

Un anodo che necessita di sostituzione dopo un paio di settimane indica un carico di “lavoro” eccessivo e pertanto sarà il caso di:

  1. Analizzare l’impianto elettrico per eventuali dispersioni che scarichino a massa;

  2. Provvedere ad un surdimensionamento di tale anodo, se sono state installate apparecchiature od accessori non di serie sulla barca: in tal caso l’impianto di protezione galvanica di serie potrebbe non essere sufficiente!

Ciononostante, tale evenienza potrebbe essere imputabile a fattori esterni, non dipendenti dalla propria barca. La presenza di catenarie abbandonate sul fondale del proprio porto di stazionamento, ad esempio, aumenta di molto l’attività galvanica e dunque l’usura di nostri zinchi.

Non solo lo scafo, ma anche i motori necessitano di adeguata protezione dalle correnti galvaniche: ecco perché molti di essi sono dotati di uno schema di barrotti sacrificali da pulire e sostituire periodicamente.

Viceversa, quando gli anodi si consumano troppo lentamente o non si usurano affatto, c’è da preoccuparsi seriamente poiché al loro posto, altre componenti della ferramenta di bordo potrebbero star sacrificandosi! E’ quindi il caso di allertarsi immediatamente per verificare le connessioni dell’impianto di massa alle piastre sacrificali, poiché con buona probabilità alcune saranno mollate o non faranno contatto saldo!

Durante la vita di una barca si avvicendano modifiche, sostituzioni, variazioni degli equipaggiamenti e degli accessori di bordo che possono arrecare danno in anni di stazionamento in acqua.

NON SOTTOVALUTARLO!!!

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Buon  mare e saggia scelta!

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore del libro Fisherman Americani
Autore del libro Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)
Autore dell’eBook La Barca da Pesca Perfetta
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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