Metamorfosi del pozzetto nei fisherman moderni

All’inizio era un’area completamente sgombra, attrezzata solo con ciò che strettamente serviva all’attività di pesca; oggi è un’area multifunzionale.

Prima il pozzetto per antonomasia era quello degli express fisherman e dei convertible, a partire da una certa dimensione a salire; oggi… è quasi indefinito nelle sue aree.

Parliamoci chiaro: nel panorama dei fisherman attuali, la preponderanza schiacciante è del center console, per lo meno per misure fino ai
35 piedi, valutando per difetto.

Il pozzetto di un center console non è quella pista da ballo, tipica di express e convertibles, che poteva accogliere al suo centro una sedia da combattimento in mogano full-size con tanto di spalliera e poggiapiedi: anche sui center console più grandi, questa zona è campeggiata quasi eslcusivamente dalla leaning station fusa con il divano della console di comando, per cui da perfettamente quadrata e libera, oggi il pozzetto è sagomato a C, immaginando di osservare la coperta della barca dall’alto. 

In buona sostanza, a parità di dimensioni, il pozzetto di un fisherman moderno è più piccolo di quello di una barca da pesca di due decenni fa.

Ciò significa che, per avere spazio adeguato per una compagnia di 4-5 persone comodamente ospitate per una battuta in altura piuttosto che per una cena a base di pesce, serviranno scafi proporzionalmente più grandi rispetto al passato.

Sopra: il pozzetto di un moderno Grady White 271, un center console di 29 piedi fuori tutto. Super equipaggiato, ma angusto.

Ciò significa che a bordo dei moderni fisherman center console si opera lungo il perimetro, a stretto contatto con i bordi dei trincarini, senza peraltro utilizzare lo specchio di poppa, nella stragrande maggioranza dei casi inservibile per via dell’ingombro dei fuoribordo. Non è in assoluto una nota negativa, questa, anche perché la sedia è diventata un puro ornamento, ove sia ancora presente, dato che persino su tonni di grandi dimensioni, oggigiorno preferiamo il combattimento in stand-up con l’ausilio di canne dall’azione (e dal peso) prima impensabile.

Ragion per cui, avere quella suggestiva superficie perfettamente sgombra, attualmente può esserci utile quasi esclusivamente per convertirla ad area conviviale, con tavoli e sedie, per ospitare amici per una cena all’ormeggio o in rada.

Ma io, essendo nostalgico ed anche un po’ retrogrado, dico che se ho le vasche del pescato nel pagliolo del pozzetto, non sono costretto ad insozzare di sangue tre quarti di barca per portare le prede nei gavoni quasi sempre alloggiati lungo i camminamenti laterali o addirittura ad estrema prua, come invece avviene sui center console.

Oggi, come anticipato poco sopra, i pozzetti sono multifunzionali: è facile trovare sedili e panche abbattibili di tipo pull-up, fabbricatori di ghiaccio e piastre di cottura celati nella leaning post a centro “pozzetto”, portabevande un po’ ovunque. Insomma, i fisherman moderni sono una sorta di SUV su carena, non più estremi come un tempo ma flessibili. 

A prua, si ripete lo scenario di poppa, con qualche variante sull’equipaggiamento e sulle modalità di accogliere l’equipaggio. Ma in buona sostanza, la separazione funzionale delle aree della coperta è andata persa.

Eppure, le barche da diporto ricreativo non sono affatto sparite dal mercato! Era proprio necessario contaminare anche la ristretta nicchia dei fisherman puri?

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Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani (anche eBook)
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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