All pictures of this article are courtesy of Pozitif Studio Production and Vicem Yachts
Cari amici pescasportivi, dopo circa un mese di silenzio sul mio blog, complici impegni estivi di perizie e consulenze, oggi torno a scrivere di fisherman. In particolar modo, la mia attenzione si soffermerà, stavolta, su un cantiere che ha sempre ruotato nell’orbita della filosofia progettuale yankee, unendola, però, alla maestria turca nella costruzione nautica.
Questo articolo parla di Vicem Yachts, un cantiere che si è distinto nei decenni per le sue costruzioni in legno. A tal fine, faccio parlare direttamente il cantiere, citando testualmente parte della propria presentazione:
All the Vicem Vintage Line yachts – which includes Classic, Flybridge, Cruiser and Bahama Bay lines – are built with the Cold-Molded Process. This operation simply involves applying layers of thin solid-wood veneers, oriented at different angles, to be saturated by epoxy over a computer-designed mold. This marriage of engineered woods with formulated resins yields a hull that is lighter, stronger and more durable than traditionally built fiberglass boats.
www.vicemyachts.com
Il cantiere, dunque, è famoso per la costruzione in cold molded, che consiste nella sovrapposizione di “pelli” di legno, orientate diversamente in modo da seguire la direzione della fibra del legno stesso ed irrobustire ed al contempo rendere flessibile il manufatto (un po’ come avviene con le stuoie di fibra di vetro multiassiale). La monoliticità della costruzione viene assicurata da una iniezione epossidica che rende solidale l’intero impianto di pelli sovrapposte.
Chiusa questa parentesi introduttiva, analizziamo nel dettaglio il nuovo Tuna Masters 37 Express.
Chi mastica già qualcosa del cantiere in oggetto, sa che Vicem aveva lanciato un paio d’anni or sono la prima versione Tuna Masters, quella center console. Il risultato è stato oltre ogni più rosea aspettativa se consideriamo che questa realizzazione proviene da un cantiere “mediterraneo”:
La versione Express è realmente il compromesso ideale per la famiglia mediterranea, che voglia godere della barca sia per la pesca d’altura, che per la crociera. L’allestimento di coperta è sobrio, come si conviene ad un express fisherman puro, ma completo di ogni accessorio e accorgimento per rendere l’esperienza di pesca e quella di crociera confortevoli e sicure.
Il pozzetto è ampio e sgombro, con vasche per il pescato a pagliolo e una grande vasca del vivo stampata nel capo di banda poppiero. i trincarini sono ampi ed imbottiti perimetralmente da cockpit bolsters generosi, le ferramente di coperta sono a filo struttura, per impedire accidentali collisioni con le lenze in tensione o per non ferire i membri dell’equipaggio impegnati nelle concitate operazioni di pesca e raffiatura o release delle prede.
A cavallo tra il ponte di guida (sopraelevato di due gradini) e il pozzetto, è un divano mezzanino che richiama i grandi convertible d’oltreoceano, che consente agli ospiti che assistono all’azione di pesca di avere una postazione comoda ed allo stesso tempo partecipe della scena di pesca; per chi utilizzasse la barca per diporto, invece, questa seduta si rivela utile in caso di allestimento dell’area con tavolo da pranzo, poiché altre sedute a scomparsa sono ricavate ai giardinetti poppieri, che quindi accoglierebbero altri commensali senza dover ricorrere a poltrone stivabili.
Il ponte di guida domina il mare e la visuale è pressoché totale. Gli unici ed inevtiabili intralci alla visibilità sono i montanti in stampata dell’ampio parabrezza in cristallo temperato, nonché i tubolari della half tower o della opzionale tuna tower.
Gli interni sono, come da tradizione del cantiere, rifiniti con cura artigianale e le essenze di legno naturale inebriano l’olfatto e l’occhio: in una tradizionale ripartizione open space, la cuccetta a V prodiera è coronata da mobilio pensile rifinito ad olio; un grande passo d’uomo costituisce l’unica via di luce e di aria della cabina, che tuttavia, assieme alla porta di accesso sottocoperta, è più che sufficiente per arieggiare il raccolto ma completo ambiente.
La cucina è sul lato sinistro, a murata, e risulta completo di tutti gli accessori utili per poter essere davvero utilizzata e non per esser destinata a mero complemento d’arredo. Il locale toilette è ampio e completo di box doccia separato.
La riserva di carburante di 1500 litri presagisce ad una motorizzazione generosa: infatti questa barca, di serie offerta con una coppia di fuoribordo da 350 cavalli cadauno, può opzionalmente ospitarne tre, offrendo una velocità di punta di 46 nodi e una di crociera di 38.
Le linee d’acqua sono una garanzia, essendo firmate dallo studio D.L.B.A. Architects, alias Donald L. Blunt Associates. Vi dice nulla? Facciamo un po’ di nomi a caso: “Destriero”, Jim Smith “Ovation”, Jupiter 43, ecc…
I puristi (come il sottoscritto, sigh!) obietteranno che questo progetto avrebbe meritato una versione entrobordo in linea d’asse, tanto più che la parte sottostante il ponte di governo non vedrebbe sacrificata alcuna seconda cabina (qui assente). Non ci resta che sperare nel futuro ed in un Nietzscheano “eterno ritorno”… alla razionalità.
Per il resto, bella barca e bel gesto da parte di Vicem, che intende con questo express fisherman ricordare che non tutto ciò che appartiene al passato deve considerarsi superato!
Buon mare,
Benedetto Rutigliano
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Autore di Fisherman Americani
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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