fisherman americani

Facciamo il fisherman… a pezzi

L’inizio del nuovo anno parte con una nuova collana di brevissimi audio-video, pubblicati giornalmente su YouTube (CLICCA QUI). L’ascolto di questi brevi contenuti vi ruberà giusto il tempo di un caffè, ma l’auspicio è che instillino in voi il dubbio, perché dal dubbio scaturiscono sempre scelte migliori. Siamo partiti da estrema poppa: per proseguire, piede per piede, gradualmente verso estrema prua. La raccolta completa risulterà in una analisi precisa di ogni dettaglio che dovrebbe fare di una barca un vero fisherman. Ecco tutti gli episodi finora online: Ti invito ad iscriverti al canale YouTube QUI per restare aggiornato sulle future pubblicazioni. Se dopo l’ascolto di questi brevi interventi quotidiani dovesse sorgere qualche dubbio in merito alle tue scelte in fatto di nautica, sono disponibile ad un confronto tramite consulenza telefonica: un consulto può salvare i nostri denari ed il tempo libero nostro e di coloro i quali decidono di condividerlo con noi a bordo della nostra barca. A presto e Buon Mare, Benedetto RutiglianoAutore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast P.S.: è ora disponibile il nuovo libro Barche da pesca di ieri e di oggi (CLICCA QUI)


Christmas Pack: un idea per Natale

Le festività natalizie sono occasione di riunione tra amici e parenti, di gioie e di serenità. A volte, però, il cruccio più grande può essere il solito interrogativo: “Cosa regalo?” Noi di Fisherman Americani ti proponiamo un pacchetto irripetibile per il suo contenuto e per l’originalità dell’offerta. A partire da oggi, infatti,  è possibile ordinare il “Christmas Pack” composto da: 1 copia di “Fisherman Americani”; 1 copia de “Le 11 buone ragioni per non comprare una barca (ed una per farlo)” AL PREZZO TOTALE DI € 45,00 INCLUSA SPEDIZIONE, anziché € 52,50 PER ACQUISTARE IL CHRISTMAS PACK scrivi a info@fishermanamericani.com indicando nel testo: “INFO CHRISTMAS PACK” Approfitta ora dell’offerta e condividila con gli amici interessati ad un dono originale! → N.B.: in questo periodo i corrieri sono particolarmente impegnati ed i ritardi sono frequenti, per cui ti consigliamo di inviare l’ordine quanto prima, per non rischiare di non riceverlo in tempo per metterlo sotto l’albero! Buon Mare! Dr. Benedetto Rutigliano Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare


La perizia nautica di Fisherman Americani

Si fa presto a dire: “facciamo la perizia”. Dietro uno schema più o meno consolidato di operazioni e rilievi da effettuarsi a bordo di una imbarcazione usata, si nascondono spesso diverse insidie: L’abilità del venditore nell’occultare vizi o difetti la cui riparazione comporta un dispendio di denaro talvolta consistente;L’abilità del perito nel rilevare vizi e difetti, seppure non occultati, ma dalla non immediata individuazione. Accanto a tali insidie, che una buona dose di pazienza e spirito di analisi risolvono con ottime probabilità di successo, ci sono anche indubbi vantaggi: a. Prima di tutto, quello di conoscere “a cosa si va incontro” una volta versata la caparra confirmatoria che ci fa aggiudicare l’imbarcazione: non è semplice quantificare, con accettabile approssimazione, la spesa complessiva che si andrà ad affrontare una volta che la barca sarà stata posata sulle taccate ed il personale di cantiere passerà in rassegna gli interventi indispensabili ad una navigazione sicura; b. In secondo luogo, la leva negoziale che si avrà quando, perizia alla mano, si andrà a contrattare il prezzo di acquisto con il venditore. La perizia espone oggettivamente lo stato di uso e conservazione di scafo, impianti e motore: ciò significa rendere totalmente trasparente la proposta dell’acquirente che, essendosi già sobbarcato del costo di una consulenza di perizia nautica, a maggior ragione conferisce credibilità al venditore che sia scettico o, magari, assalito dal dubbio di trovarsi dinanzi a sé un mero affarista, anziché un appassionato diportista e pescasportivo. La perizia nautica di Fisherman Americani consiste in tre fasi distinte e tra loro collegate: I rilievi di bordo, che consentono di avere un quadro generale dello stato di usura e conservazione dei vari organi che compongono la barca, oltreché dello scafo;La produzione di un dossier fotografico dettagliato, che servirà fa riferimento per i vari paragrafi di cui la…


Questione di gravità

Durante uno dei miei studi inerenti lo stato dell’arte delle carene per imbarcazioni da altura, non sono riuscito a venire a capo del perché, anche quando ci si trovi dinanzi a progetti precedentemente nati con motorizzazione “tradizionale” (entrobordo od entrofuori,), l’upgrade costruttivo in configurazione fuoribordo riguarda soprattutto l’alleggerimento quasi ossessivo del manufatto. Incrociando dati di vecchi libri di design nautico, citazioni dei più influenti designer di sportfisherman del nostro secolo e di quello appena trascorso, ed anche analizzando particolari modelli di barche con diverse trasmissioni nelle più svariate condizioni meteomarine, sono venuto alla conclusione che, in qualche modo, la forza di gravità gioca un ruolo da protagonista nel caso di imbarcazioni entrobordo in linea d’asse; da antagonista, in quello di imbarcazioni performanti dotate di motori fuoribordo. Lo scopo del progettista di imbarcazioni fuoribordo è quello di raggiungere un equilibrio tra performance sul mare formato e comfort di impatto sull’onda dalla quale, inevitabilmente, uno scafo fuoribordo molto potente perderà maggiormente contatto rispetto ad una imbarcazione motorizzata entrobordo. Una imbarcazione fuoribordo con carena a V profondo deve sfiorare il pelo d’acqua e mantenere medie di velocità elevate, anche in condizioni di mare avverso, pena la perdita della planata, a causa delle eliche di dimensioni mediamente inferiori rispetto ad una motorizzazione entrobordo di pari potenza o persino inferiore, ed un’andatura fortemente incostante, in balìa del moto ondoso. Per far sì che ciò accada, bisogna ricorrere ad accorgimenti costruttivi (l’alleggerimento di cui sopra) ed ingegneristici (redan o steps, pattini di sostentamento, reverse chines e bracket, integrati o non, correttamente profilati e dimensionati); tale genere di imbarcazione sfrutta l’affilatura dell’opera morta per attutire gli impatti con l’onda e per incrementare la direzionalità. Una imbarcazione entrobordo con carena a V profondo deve poter solcare il mare, mantenendo una superficie bagnata uniforme. Questo significa che è essenziale…


Dove vogliamo spingerci, e perché?

Chi ha vissuto un po’ di nautica tradizionale, e chi ha letto Fisherman Americani sposandone almeno in parte il pensiero, rischia di avere un colpo apoplettico alla vista di una barca come quella in copertina di questo articolo. Il trend delle motorizzazioni multiple fuori bordo nasce, infatti, a partire dal dilagare dei grandi center console da pesca americani. Barche che agevolmente ormai superano i 50 piedi per sfiorare i 70. Il tutto spinto da motori fuoribordo dalla cilindrata e potenza unitaria che fanno impallidire certi entrobordo diesel installati su grandi convertibles da decine di tonnellate di dislocamento. Non si tratta di un fisherman , è vero, tuttavia questa moda scaturisce proprio dal nostro piccolo segmento di barche che tanto amiamo. Il test report di un Boston Whaler 420 Outrage In principio, La necessità di avere fuoribordo di più alta potenza scaturiva dalla ricerca di costi di manutenzione e gestione più contenuti a parità di lunghezza di scafo. Ed in effetti questo resta vero, ma fino ai 30-32 piedi di lunghezza scafo e 600 cavalli di potenza impiegata. A tal proposito, ti consiglio la lettura di questo altro mio articolo che affronta l’argomento “super-fuoribordo” sotto altri punti di vista: CLICCA QUI Oltre questa soglia devono necessariamente entrare in gioco altre giustificazioni: ad esempio, la necessità di pescaggi ridotti, oppure di performance elevate a prescindere dai consumi di carburante. Perché, se non è per queste ultime ragioni, la scelta i esporre 2000 e passa cavalli a poppa lasci fa solo ed esclusivamente per apparire. Non che sia vietato ma, nella nautica, ciò che balza spavaldamente all’occhio senza avere un nesso funzionale, allontana dal Mare. PS: non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva Benedetto RutiglianoSPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)Perito Nautico, iscrizione…


Un fisherman piccolo e sicuro: Robalo R180

Quando ho deciso di scrivere “Fisherman Americani” sono partito dal basso. Per me cercavo una barca flessibile, poco impegnativa dal punto di vista dei costi di gestione e di spostamento, ma che potesse garantirmi un certo livello di sicurezza nel caso avessi dovuto affrontare imprevisti cambi di condizioni meteomarine. In questa sottile arte i piccoli scafi non sempre ben riescono, tanto è vero che, nella fascia dimensionale fino ai 21 piedi, la percentuale di pescasportivi che optano per il battello pneumatico anziché l’imbarcazione è consistente. Robalo ha la soluzione per i gommonauti che vogliono avvicinarsi alla barca in vetroresina senza rimpiangere la tenuta di mare del loro vecchio battello. Il R180 è tra i più piccoli fisherman center console sul mercato, ma anche tra i più “massicci” nella sua fascia dimensionale. Prova ne è la massima potenza applicabile di ben 150hp, il peso del solo scafo di 950kg a secco, nonché il baglio di 2.44m a fronte di una lunghezza f.t. di 5.59m La coperta è attrezzata di tutto punto, dalla vasca del pescato coibentata a quella del vivo, dalla console con vano wc integrato, alla leaning station e ad una varietà di portacanne in pesca ed a riposo, tutti inclusi nella dotazione di serie. Di fatto, questa barca non costa poco, ma c’è davvero quasi nulla da aggiungere (prettamente opzioni estetiche) alla dotazione già completissima con cui viene fornita in versione “standard”. La deadrise di 18°, unita al design multi-angolare della carena, già analizzata in altri articoli di questo blog, ne fa una barca molto asciutta e marina, con un occhio di riguardo ai consumi, grazie alla ridotta superficie bagnata alle velocità di crociera. Se quei famosi dazi aggiuntivi fossero tolti, sarebbe una ottima barca da importare e conservare con la diligenza del buon diportista, perché potrebbe riservarvi grandi…


Il charter nautico in Italia

Tra i meandri della intricata normazione italica, non poteva mancare un bell’ingarbugliamento di leggi e leggine dedicate al charter nautico. Con l’articolo in allegato, ho cercato di studiare al meglio la materia, per fare un po’ di chiarezza, lavoro alquanto arduo e dagli esiti non scontati, ma intanto ci ho provato. SCARICA L’ARTICOLO CLICCANDO QUI E siccome sarebbe stato davvero noioso enumerare i riferimenti normativi e le relative citazioni, ho voluto raccogliere in questo file PDF tutti i rinvii alla legge che nell’articolo si citano. Trovate l’articolo in questione sul numero di Giugno 2021 della rivista Pesca in Mare. Buona lettura e Buon Mare! Benedetto Benedetto RutiglianoAutore di Fisherman AmericaniAutore di Barche da pesca di ieri e di oggiAutore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast 


Sea Chaser 27 HFC

E’ un dato di fatto, ormai: il center console spopola e pervade i listini di pressoché tutti i costruttori di fisherman (e non!) americani. La tendenza è tanto dilagante da arrivare al continente europeo e da indurre i cantieri peninsulari a fare altrettanto. Le motivazioni sono principalmente di carattere pratico: una barca “aperta” è più semplice da tener pulita, bisgona far meno attenzione a dove puntiamo il getto di acqua dolce una volta in banchina ed offre spazi calpestabili quasi doppi rispetto ai (da me amati…) fisherman tugati: walkaround, express, cuddy. Nel libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche da Pesca Sportiva ogni tipologia (non solo quelle appena elencate, sono dettagliatamente descritte, così come sono anche definiti gli ambiti in cui rispettivamente eccellono, e dove no. Ma arriviamo al titolo: probabilmente la maggior parte di chi leggerà questo articolo non avrà mai sentito parlare di Sea Chaser. A dir la verità la letteratura su questo cantiere è carente. Il tutto può riassumersi in un brand ben più noto: Carolina Skiff. Infatti Sea Chaser nasce una trentina di anni or sono come divisione “offshore fishing” di Carolina Skiff, cantiere dedito da sempre a barche per le flats ed in genere per la pesca nelle acque protette. L’esperienza del cantiere offre senz’altro ottime garanzie sulla integrità del prodotto Sea Chaser, sebbene loro stessi si pubblicizzano come costruttori di barche “di prezzo”. Non aspettiamoci, quindi, hardware e rifiniture da Boston Whaler o da Regulator, ma da Proline e Seaswirl, sì! Il Sea Chaser 27 HFC ha la peculiarità di avere linee tipiche dei fisherman oceanici: masconi alti e caliciati, cavallino rovescio che morbidamente (il profilo richiama gli Yellowfin…) digrada sulle basse falchette poppiere ed uno specchio di poppa rastremato che facilita l’imbarco e sbarco di persone, cose e prede. Il layout è tipicamente center…


Hybrid center console: perché e per chi

Cari amici, come ormai di consueto, anche nel numero di Maggio 2021 è presente il mio contributo alla rivista cartacea Pesca in Mare. Nella rubrica Pesca&Nautica, questo mese parlo di: FISHERMAN C.C. IBRIDI: COSA SONO? E’ nata una tipologia di barca da pesca americana che potrebbe diventare interessante anche per il nostro mercato. Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta, con esempi di modelli già in vendita da parte dei cantieri più blasonati. Qualora vi foste persi il numero di Pesca in Mare di Maggio 2021, vi rimetto il file pdf consultabile gratuitamente cliccando qui sotto: SCARICA QUI L’INTERO ARTICOLO P.S. Ecco il nuovo libro sulle barche da pesca: CLICCA QUI. A presto e Buon Mare, Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani (anche eBook) Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare FISHERMANAMERICANI Podcast


Fisherman americani: i grandi soffrono, i piccoli decollano

Hatteras Yachts, reduce da un periodo in cui ha rasentato la bancarotta solo due anni fa, è stata ceduta poco meno di due settimane or sono dalla proprietaria Brunswick Marine alla cifra di 34 milioni di dollari al gruppo Bass Pro Shops. In realtà i 25 milioni citati non sono stati corrisposti come somma d’acquisto del marchio, ma come “impegno” d’investirli in organico e in ammodernamento delle strutture produttive. Al contrario, cantieri impegnati nella costruzione di fisherman di piccole e medie dimensioni, crescono e raddoppiano, come Boston Whaler che ha visto riconvertita una sede originariamente di Sea Ray, sulla Palm Coast, per la produzione dei suoi modelli, la cui richiesta è cresciuta del 40% rispetto allo scorso anno. Non solo: è di pochi giorni fa la notizia che Brunswick stia per riaprire lo stabilimento di Flager County, con una assunzione di 440 unità di organico, per cercare di accorciare i tempi di consegna che, al momento, vedono le linee produttive impegnate fino a tutto il 2022. Come Hatteras, altri marchi sono addirittura spariti dalle scene negli ultimi anni (da Ocean a Post, Cavileer, Cabo e molti altri marchi di fisherman meno noti in Europa) ed alcuni parimenti soffrono, come Viking, che ha visto addirittura rischiare di dover eliminare dalla gamma di modelli il 92Ced il 93MY, a causa delle stringenti normative antinquinamento sui motori nautici a gasolio. tant’è che proprio Viking si è “attrezzata” con Valhalla, un marchio che tratta esclusivamente center console fuoribordo, tipologia di fisherman che oggi va per la maggiore. Forse, osservando i listini, si può desumere parte della sofferenza dei costruttori di grandi sportfisherman in scala industriale. I prezzi dei convertibles dai 60 piedi in su di Hatteras e Viking sono molto meno ridotti, rispetto al passato, di quelli di barche di produzione semicustom di pari…