barca usata

Consulenza e Barche da Pesca Sportiva: una riflessione ed un invito

Se il mio obiettivo, sin dal principio di questa mia iniziativa nel settore che più amo, fosse meramente quello di lucrare sulle scelte dei diportisti a prescindere dalle conseguenze del mio operato sulle loro sorti, la mia bacheca ed il mio sito web sarebbero pregni di elogi sfacciati a questo o quel cantiere nautico o di altro genere di azioni di sponsorizzazione. Invece ho scelto la via meno esplorata, almeno nel campo nautico,  nonché la più ostica: quella dell’avvocato del diavolo. Il mio interesse principale è DIRE LE COSE COME STANNO DAVVERO, correndo persino il rischio di esser preso per uccello del malaugurio, o per colui che spegne gli entusiasmi di chi sogna di solcare i mari con questa o quella barca. Ebbene, nella mia esperienza di diportista e di perito nautico non mi sono mai imbattuto in una figura di consulente nautico imparziale ed indipendente, ma la consulenza stessa era incorporata nel più grande “pacchetto” della vendita marketizzata. In poche parole, un po’ come quando si entra in concessionaria, il venditore Vi propone ciò che è disponibile nel parco prodotti della Casa, e GIAMMAI vi dirà che, magari, la barca che tanto ha attirato la Vostra attenzione è poco adatta all’ impiego che vorrete farne, perché all’orizzonte il Vostro entusiasmo si traduce, per l’operatore commerciale, in un imminente contratto di vendita. D’altronde è giusto che sia così, in quanto l’ambito commerciale ha obiettivi spesso diversi rispetto a quello consulenziale. Sarebbe ottimale, tuttavia, che l’ambito commerciale e quello consulenziale “navighino” in parallelo ed all’unisono, per poter migliorare la qualità dell’esperienza del diportista. Tale esperienza sarà massima solo se si sarà riusciti a guidare la voglia di nautica del diportista o aspirante tale, verso una scelta SENSATA e CORRETTA, orientata ad esaudire le sue aspettative e adeguata al modo in cui questi intenderà vivere…


Rimotorizzare SI o NO?

A volte il marchio di grido è una TRAPPOLA. Perché specifico che le barche di cui parlo sono “blasonate”? Perché ovviamente queste godranno di maggior attenzione da parte vostra, rispetto a barche di classe modesta, e pertanto sarà più facile che voi cediate. E’ bene, tuttavia, ricordare che nel corso della vita di una barca (e dei suoi passaggi di mano), questa può aver subito modifiche migliorative, ma anche PEGGIORATIVE… Riporto qui un esempio dei più ricorrenti: la rimotorizzazione di una barca fuoribordo, nata con motori a due tempi e rimpiazzati con unità quattro tempi di pari potenza. Forse non tutti sanno che in questo caso, il più delle volte: NON si interviene sulla nuova distribuzione statica dei pesi a bordo; Le prestazioni della barca rimotorizzata con 4t di pari potenza saranno inferiori non tanto e non solo come velocità di crociera a pari regime, ma soprattutto come velocità minima di planata a pieno carico e tempo di planata da fermo; La riduzione dei consumi, fine principe per il quale nella stragrande maggioranza dei casi si procede alla sostituzione dei 2t con i 4t, non è mai scontata. Non si valutano le conseguenze strutturali dell’ accresciuto peso sullo specchio di poppa Per quanto riguarda il primo punto, tutti sappiamo che i 4t sono sensibilmente più pesanti dei 2t di pari potenza, per cui sarebbe indispensabile spostare dei carichi verso mezzabarca, come per esempio i gruppi batteria o altri elementi originariamente posizionati in prossimità dello specchio di poppa. In ogni caso, avere un quintale in più a sbalzo sull’estrema poppa, il più delle volte renderebbe necessario un nuovo studio della ripartizione dei carichi a bordo. Altrimenti? Linea di galleggiamento da rifare; Cattivo lavoro degli ombrinali di scarico, alcuni dei quali potrebbero restare permanentemente sott’acqua, con difficoltà di drenaggio del pozzetto o delle…


Grady White 208 Adventure: Piece of my heart <3

C’era una volta un Grady-White 208 Adventure, il mio 208. Avevo trovato l’annuncio nella penultima pagina della rivista Nautica , a nome di un grande importatore del marchio Grady White che aveva da poco cessato l’attività. – La barca era sotto cellophane, senza elettronica né motore. Era ben accessoriata però, dato che aveva l’hard top con le chiusure perimetrali, anch’esse imballate e riposte in cabina. Dopo una breve ma proficua trattativa, accordammo il prezzo e la facemmo consegnare presso il cantiere di zona che avrebbe installato il motore, un ruggente Evinrude 225cv Ficht-Ram D.I. nuovo, giusto 5cv meno della massima potenza applicabile su quello scafo . Installato il motore e testata la barca, notammo l’esuberanza del package, tant’è che mai abbiamo provato a darvi tutta manetta. L’erogazione di quei due tempi ad iniezione diretta non era nemmeno lontanamente paragonabile a quella dei moderni quattro tempi, al paragone moscia e piatta. Ricordo la cura per i dettagli che Grady White riservò a questo suo walkaround entry level, paragonabile a quella delle sue ammiraglie. Notai in particolare, il foro di scolo del vano chiuso porta-strumenti, provvisto di boccola smussata e di cucchiaio per evitare anche il minimo ristagno di acqua! Nel pozzetto , nel suo piccolo, non mancava nulla: vasca del vivo con ricircolo, vasche del pescato coibentate, imbottiture perimetrali dei trincarini, persino il supporto porta-palla da affondatore (!), portacanne ad incasso e sull’hard-top, plancetta di poppa . Insomma, avevo tutto ciò che mi potesse permettere di ambire a grandi avventure di pesca , ed ora avevo acquistato il mio primo fisherman americano nuovo! Tutto ciò che toccavo era ricoperto di quel brillante e pastoso gelcoat color crema tipico di GW, il bottazzo era pieno e solido, perfettamente raccordato agli spigoli e le curvature in prossimità degli angoli conservavano la loro linearità e…


Cosa faccio e cosa sono. Le consulenze di Fisherman Americani

❗❗AVVISO: questo sarà un articolo noioso per tutti coloro i quali sanno scegliere da sé una barca, analizzarla in ogni sua parte e portarsela a casa senza preoccupazione di aver acquistato una “sola”. Per tutti gli altri, è vivamente consigliato leggere quanto segue. È bene chiarire ciò che mi è capitato di aver visto travisato o mal interpretato, talvolta, tra i miei clienti. Se avete interpellato FISHERMAN AMERICANI è perché non vi basta scegliere un annuncio di vendita in base alle foto pubblicate dal venditore: avete, dunque, il fondato timore di acquistare un pezzo di plastica inservibile. È facile dire “mi compro la barca”. Ed è altrettanto facile sceglierne una su questo o quel portale di annunci.  Certo, non vi è richiesto di conoscere punto per punto la serie di analisi, di strategie e di filtri di selezione che Fisherman Americani applica per arrivare a quella scelta, perché voi vorrete da me il risultato di tutta questa serie di attività, cioè  LA RISPOSTA al vostro problema: QUALE BARCA COMPRARE Fisherman Americani vi darà il supporto necessario ad evitare di comprare barche problematiche e sceglierne una sana ed adeguata all’utilizzo che vorrete farne. Ciò altro non è che il risultato di quella serie di attività di mia specifica competenza, che sfocerà in ciò per cui mi avete interpellato: portarvi a casa una barca della quale godere nella bella e nella cattiva stagione, che sia con la famiglia, in solitaria piuttosto che con amici. La verità profonda è che, se venite a bussare alle porte di FISHERMAN AMERICANI, probabilmente non vi sentite sicuri di intraprendere una spesa di molte migliaia di euro; le ragioni di questa insicurezza potrebbero essere: la scarsa conoscenza di come e dove uno scafo usato necessiti di essere controllato per essere considerato un buon acquisto; la mancata o…


Quanto peso attribuisci al marchio? .

Quando si acquista una barca usata, di tende a focalizzare l’attenzione su brand conosciuti o comunque nomi pronunciati con frequenza dai nostri amici di pesca. In linea di principio non è un’idea malvagia, senonché non esiste cantiere che non abbia conosciuto modelli non particolarmente riusciti o che non abbia adottato tecniche costruttive o accorgimenti che negli anni si siano rivelati veri e propri difetti costruttivi. Di esempi ce ne sono diversi, ma vengono “dimenticati” o ignorati quando il peso del marchio catalizza l’attenzione dell’interessato, che finisce il più delle volte, quindi, per attribuire gran parte del valore del denaro speso al blasone del brand piuttosto che all’oggetto “barca”. Questo è ovviamente SBAGLIATO, poiché ciò che ci ricondurrà in porto sani e salvi non sarà il marchio, ma il mezzo sul quale avremo investito le nostre sostanze. Non è sbagliato affidarsi a cantieri rinomati, ma lo è invece acquistare “al buio” un mezzo usato, seppur di marca, senza conoscere a fondo:  


Le migliori barche americane… in Italia – parte II

Abbiamo passato in breve rassegna alcuni dei principali cantieri e modelli di barche da pesca americane che hanno dominato il mercato nautico negli ultimi lustri, forti di una rete distributiva efficiente e di indiscusse qualità intrinseche che sono la principale ragione per cui tali barche hanno ancora appeal nel mercato dell’usato e sono tuttora onorevolmente in servizio. Oggi citerò altri costruttori meno in vista, ma con prodotti altrettanto ben caratterizzati e di qualità, che meritano l’attenzione del pescasportivo che desideri un mezzo specialistico, senza avventurarsi in acquisti ben più impegnativi sul mercato del nuovo. Inoltre, tratterò solo di fisherman americani attualmente reperibili sul mercato nostrano; infatti, come specifico ogni volta che, durante le mie consulenze, un cliente mi chiede di edurlo riguardo l’importazione di una barca dagli USA, uso termini dissuasori a riguardo, per le ragioni che a breve spiegherò. Avendo svolto personalmente operazioni di importazione di barche dagli USA svariate volte, posso ben affermare che le alee incombenti sulle fasi dell’incarico possono generare tensioni tali da rendere l’operazione addirittura antieconomica, sia per i tempi in gioco, sia per le spese accessorie non previste. Ribadisco per iscritto quanto già riferisco telefonicamente a chiunque mi chieda di assumere un’incarico d’importazione: al momento non mi occupo di importazioni; peraltro lo farò se e solo quando avrò raggiunto l’obiettivo di controllare ed essere responsabile in prima persona di ogni step necessario all’esecuzione dell’intero iter d’importazione. Al contrario, sono a vostra disposizione per aiutarvi nel calcolo del costo dell’operazione, in modo da essere preparati alla spesa nel caso vogliate farvi seguire da chi vi assicura l’esito positivo dell’importazione Incassare il compenso per una pratica di importazione è l’operazione più semplice del mondo; le competenze e l’esperienza pregressa per farlo non mi mancano, ma purtroppo l’importazione di una barca comporta doversi affidare all’ operato di altre aziende…


Indeciso sulla barca da pesca giusta? Il Fisherman’s Report Comparativo

Di solito la scelta della barca usata, soprattutto se per la pesca sportiva, è dettata dai “sentito dire” piuttosto che dall’ altisonanza del cantiere. Molti cantieri nautici, tuttavia, anche tra i più blasonati, hanno avuto periodi più o meno bui o, più semplicemente, le tecniche costruttive adottate, per quanto all’avanguardia per l’epoca in cui la barca fu progettata e costruita, potrebbero predisporla a problemi di natura strutturale o meccanica, dopo anni di utilizzo e sollecitazioni del mare durante la navigazione. Ogni imbarcazione ha i suoi PUNTI DEBOLI e nessun venditore o broker nautico, che abbia sottomano una barca che potrebbe suscitare il tuo interesse, sarà mai interessato a svelarteli, non per cattiveria o per il desiderio di rifilarti una “sola”, ma semplicemente perché un commerciante di barche molto probabilmente non si sarà mai imbattuto nelle rogne che tipicamente vive un diportista in anni di utilizzo di un’imbarcazione! Può accadere che i tuoi obiettivi diportistici ed alieutici ti pongano nell’incertezza di scegliere tra più modelli, anche dopo la consulenza pre-redazione che terremo insieme, se sceglierai di redigere il tuo report. Per tale motivo ho ideato il Fisherman’s Report Comparativo, che analizza approfonditamente pregi, difetti e caratteristiche legate alla pesca sportiva, al diporto e alle performance di più barche da pesca, fino a un massimo di tre. Una valutazione finale scritta di mio pugno fornirà una forchetta di prezzi entro cui sarà preferibile mantenersi per ciascun modello esaminato, riferite alle motorizzazioni consigliate, scelte per equilibrio tra prestazioni e consumi, capillarità della rete di assistenza nel luogo di stanza della barca e livello di affidabilità risultante dall’analisi degli eventuali problemi lamentati dagli utenti nel corso degli anni.   Con una spesa irrisoria rispetto al danno generato da un acquisto che può rivelarsi facilmente errato se non affrontato con le necessarie competenze e prudenza,…


Come affonda una barca: pericolo “ombrinali di scarico”

Sebbene questa tematica riguardi le imbarcazioni in generale e non solamente le barche da pesca sportiva, ritengo opportuno soffermarmici, perché il passato ha visto tanti natanti colare a picco per colpa di problematiche inerenti i passaggi attraverso lo scafo (o ombrinali). Un ombrinale è un foro passante praticato nei pressi della linea di galleggiamento, o poco sopra, che consente lo scarico delle acque reflue fuoribordo, per esempio provenienti da sentine o gavoni. Nei fisherman la presenza di detti fori è più importante rispetto ad una barca da diporto, perché la prima ha almeno, nella peggiore delle ipotesi, due vasche in più: quella del vivo e quella del pescato. Peraltro assai spesso a queste due si accompagnano altri gavoni a pagliolo o sotto le sedute, che necessitano di risciacquo perché finalizzate a riporvi il pescato o le attrezzature da pesca da lavare. È facile, dunque, immaginare quanti ombrinali le murate di un fisherman possa presentare, arrivando molto facilmente a raggiungere e superare il numero di dieci. Ebbene, gli ombrinali, sebbene indispensabili per le applicazioni suddette, sono anche possibili punti di imbarco accidentale di acqua all’interno dello scafo, dall’esterno ma anche dall’interno stesso. Per tale motivo, dovrà essere sana abitudine controllare con religiosa costanza i serraggi delle fascette di tenuta dei tubi di connessione agli ombrinali, lo stato di corrosione e ossidazione delle stesse fascette e della gomma dei tubi, e la presenza di eventuali ostruzioni degli scarichi. Tutti i fisherman americani che nella vita mi è capitato di possedere e ispezionare, presentavano la doppia fascettatura dei passaggi a scafo, cosa non affatto scontata su barche di altra provenienza. Consiglio vivamente chiunque si appresti a valutare l’acquisto di una qualsiasi barca non americana, di prevedere una piccola spesa per verificare la presenza della doppia fascetta su ciascun ombrinale di scarico, e ove…