Le barche e la crescita esponenziale dei listini

E’ evidente che il comparto nautico abbia subito un incremento dei prezzi di listino di gran lunga superiore a prodotti di altro settore. Forse, l’impennata dei prezzi è pari solo alla irrazionalità con cui sono cresciuti i prezzi delle abitazioni per uso civile. In entrambi i casi si osserva che sono sempre meno gli utenti che acquistano cash, spostandosi verso l’indebitamento, un po’ per convenienza (nautica) un po’ per necessità (edilizia). Leggevo oggi l’analisi di un esperto di finanza ed economia, che mi ha fatto molto riflettere in merito alle possibili motivazioni di questa crescita incontrollata dei prezzi delle barche di qualità (leggasi di marchi premium) che, solo fino a cinque o sei anni fa, costavano il 25-30% in meno. Un dato di fatto è che stiamo vivendo un’era di forte inflazione, causata dall’eccesso di liquidità in circolazione. Attenzione, questo non significa che siamo tutti più ricchi, ma che semplicemente questa liquidità “sguazza” nel mercato in quantità molto superiore al controvalore in prodotto mondiale lordo, quindi una parte di moneta è eccedente e viene naturalmente “accorpata” ai soldi che servono per comprare i beni, da quelli di prima necessità fino a quelli strumentali e quelli voluttuari. Come? Nei listini prezzi… Un discorso che necessiterebbe di una trattazione sterminata, ma qui non mi dilungherò rispetto a tutti i fattori che scatenano un’onda inflattiva poderosa come quella che stiamo vivendo oggi. Quali sono i mezzi che l’essere umano “produttore” ha, per combattere l’impennata dei prezzi dei suoi prodotti? Diminuire la qualità dei beni, riducendo le percentuali di materie prime migliori e miscelandole a materie prime più “scarse”;Ridurre il costo della manodopera, quindi i salari. E’ ovvio a tutti che la crescita della remunerazione del lavoro è sempre molte volte più lenta rispetto a quella dei prodotti finiti, i cui prezzi invece negli…


Due motori in 23 piedi? Con il Reefrunner 230, sì!

Una mosca bianca nel panorama dei center console moderni, che spingono sempre più in su l’asticella delle dimensioni di scafo minime per le motorizzazioni fuoribordo, vuoi perché le potenze dei motori sono salite vertiginosamente, vuoi perché il mercato ha nel suo DNA la caratteristica di spingere ad una spesa maggiore, che qui si giustifica con la scelta obbligata -per chi vuole il bimotore- ad orientarsi su uno scafo più grande. Per aver prova di questo cambiamento, basta guardare a modelli vetusti: Boston Whaler offriva la possibilità della doppia motorizzazione già sui 21 piedi (chi non ricorda i vecchi Revenge ed Outrage?), così come Robalo, Wellcraft e la maggior parte dei costruttori di fisherman fuoribordo statunitensi. La scusa ufficiale che qualsiasi cantiere riferirà in risposta al vostro interrogativo a riguardo, sarà che il cliente ormai vuole lo specchio di poppa chiuso e due plancette di poppa, o addirittura la tuna door anche su taglie di fisherman molto piccole. Scusa plausibile, se non che, con i bagli cui ci hanno ormai abituato, più vicini ai 25 piedi dell’epoca che non ai pari taglia di qualche lustro fa, ci sarebbe comunque spazio sufficiente a far convivere due motori fuoribordo attuali di media potenza con l’allestimento di poppa sopra descritto. D’accordo, questo Reefrunner 230 Open non avrà la tuna door, ma dimostra chiaramente come uno specchio di poppa chiuso con due plancette in stampata possano coesistere anche in presenza di due motori da 150 hp, il tutto su uno scafo di 23 piedi! In un baglio massimo di 2.46m questa barca accoglie un singolo motore o una soluzione doppia fino a 300hp, il tutto installato su uno scafo che fa misurare una deadrise poppiera di 22.5 gradi, sufficienti ed abbondanti per qualsiasi condizione meteomarina normalmente o accidentalmente incontrabili nella acque che bagnano il nostro…


L’importanza del peso su un fisherman

Prendi uno scafo, uno o due motori, impianti; installaci la coperta, fagli il pieno di carburante, caricaci dotazioni ed equipaggiamenti. Basta questo per intuire le conseguenze di errori di valutazione e progettazione. Per capire come ogni motorizzazione abbia effetti specifici anche -e soprattutto- sullo stesso identico scafo, passiamo in rassegna alcune considerazioni non sempre ovvie, nel seguente articolo: LEGGI QUI Buona lettura e, come sempre, buon mare! A presto e Buon Mare, Benedetto RutiglianoPerito nautico iscritto al ruolo dei Periti ed Esperti al n.1502 presso CCIAA di Bari e BatAutore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookYouTube: https://www.youtube.com/channel/UC8lJ-Gch0Yy8uLncapcmaNAScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast P.S.: è ora disponibile il nuovo libro Barche da pesca di ieri e di oggi (CLICCA QUI)


Facciamo il fisherman… a pezzi

L’inizio del nuovo anno parte con una nuova collana di brevissimi audio-video, pubblicati giornalmente su YouTube (CLICCA QUI). L’ascolto di questi brevi contenuti vi ruberà giusto il tempo di un caffè, ma l’auspicio è che instillino in voi il dubbio, perché dal dubbio scaturiscono sempre scelte migliori. Siamo partiti da estrema poppa: per proseguire, piede per piede, gradualmente verso estrema prua. La raccolta completa risulterà in una analisi precisa di ogni dettaglio che dovrebbe fare di una barca un vero fisherman. Ecco tutti gli episodi finora online: Ti invito ad iscriverti al canale YouTube QUI per restare aggiornato sulle future pubblicazioni. Se dopo l’ascolto di questi brevi interventi quotidiani dovesse sorgere qualche dubbio in merito alle tue scelte in fatto di nautica, sono disponibile ad un confronto tramite consulenza telefonica: un consulto può salvare i nostri denari ed il tempo libero nostro e di coloro i quali decidono di condividerlo con noi a bordo della nostra barca. A presto e Buon Mare, Benedetto RutiglianoAutore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast P.S.: è ora disponibile il nuovo libro Barche da pesca di ieri e di oggi (CLICCA QUI)


Le carene del fisherman attraverso la storia

Oggi mi pregio presentare un argomento dai confini indefiniti, delineabili solo ed esclusivamente prendendo come punti cardini designer navali che hanno lasciato il segno. l tema è suscettibile di sviluppi continui e di speculazioni riguardanti le origini, le finalità prime e le attitudini di determinate linee d’acqua, che son finite per essere fatte proprie e, spessissimo, emulate dall’industria nautica da pesca sportiva e non. Questo tema viene sviluppato nella Rubrica Pesca & Nautica della rivista Pesca in Mare, numero di Novembre. Per vostra comodità, l’articolo è disponibile per il download CLICCANDO QUI. Qualche anticipazione? Ray Hunt, Donald Blount, Lou codega… Buona lettura! Dr. Benedetto RutiglianoPerito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di BariAutore di Fisherman AmericaniAutore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in Mare


Il nuovo programma di assistenza personalizzato per il vostro fisherman

Durante l’utilizzo del proprio fisherman, usato o nuovo esso sia, le occasioni per chiedere un consulto sulla risoluzione dei problemi o consigli su eventuali upgrade, sono spesso ricorrenti. Esiste già il ticket consulenza telefonica (clicca qui) ma non si può passar la vita a prenotare ticket per ogni inconveniente o dubbio, soprattutto se questi sono ricorrenti come nel caso del refitting di una barca americana. Ecco perché abbiamo ideato un Programma di assistenza annuale con consulenze. Esso è caratterizzato da un numero illimitato di contatti di consulenza a scadenza annuale, con rinnovo NON automatico. Questo servizio è indicato per chi voglia effettuare riparazioni o refitting di una certa importanza sulla propria imbarcazione usata, operazioni che notoriamente impegnano molti mesi, fino ad oltre un anno, avendo un canale di consulenza sempre aperto per la pronta risoluzione di inconvenienti o la ricerca di ricambi anche di difficoltoso reperimento. Sarà possibile interfacciarsi direttamente con me, telefonicamente o per email per: risoluzione di problemi o avarie;per il reperimento di ricambi in ambito nazionale o estero;per consigli di carattere operativo. Per ricevere un preventivo personalizzato sul servizio descritto, scrivete ad info@fishermanamericani.com indicando nell’ oggetto “info programma assistenza” Buon mare a tutti! Dr. Benedetto RutiglianoPerito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di BariAutore di Fisherman AmericaniAutore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in Mare


Christmas Pack: un idea per Natale

Le festività natalizie sono occasione di riunione tra amici e parenti, di gioie e di serenità. A volte, però, il cruccio più grande può essere il solito interrogativo: “Cosa regalo?” Noi di Fisherman Americani ti proponiamo un pacchetto irripetibile per il suo contenuto e per l’originalità dell’offerta. A partire da oggi, infatti,  è possibile ordinare il “Christmas Pack” composto da: 1 copia di “Fisherman Americani”; 1 copia de “Le 11 buone ragioni per non comprare una barca (ed una per farlo)” AL PREZZO TOTALE DI € 45,00 INCLUSA SPEDIZIONE, anziché € 52,50 PER ACQUISTARE IL CHRISTMAS PACK scrivi a info@fishermanamericani.com indicando nel testo: “INFO CHRISTMAS PACK” Approfitta ora dell’offerta e condividila con gli amici interessati ad un dono originale! → N.B.: in questo periodo i corrieri sono particolarmente impegnati ed i ritardi sono frequenti, per cui ti consigliamo di inviare l’ordine quanto prima, per non rischiare di non riceverlo in tempo per metterlo sotto l’albero! Buon Mare! Dr. Benedetto Rutigliano Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare


La perizia nautica di Fisherman Americani

Si fa presto a dire: “facciamo la perizia”. Dietro uno schema più o meno consolidato di operazioni e rilievi da effettuarsi a bordo di una imbarcazione usata, si nascondono spesso diverse insidie: L’abilità del venditore nell’occultare vizi o difetti la cui riparazione comporta un dispendio di denaro talvolta consistente;L’abilità del perito nel rilevare vizi e difetti, seppure non occultati, ma dalla non immediata individuazione. Accanto a tali insidie, che una buona dose di pazienza e spirito di analisi risolvono con ottime probabilità di successo, ci sono anche indubbi vantaggi: a. Prima di tutto, quello di conoscere “a cosa si va incontro” una volta versata la caparra confirmatoria che ci fa aggiudicare l’imbarcazione: non è semplice quantificare, con accettabile approssimazione, la spesa complessiva che si andrà ad affrontare una volta che la barca sarà stata posata sulle taccate ed il personale di cantiere passerà in rassegna gli interventi indispensabili ad una navigazione sicura; b. In secondo luogo, la leva negoziale che si avrà quando, perizia alla mano, si andrà a contrattare il prezzo di acquisto con il venditore. La perizia espone oggettivamente lo stato di uso e conservazione di scafo, impianti e motore: ciò significa rendere totalmente trasparente la proposta dell’acquirente che, essendosi già sobbarcato del costo di una consulenza di perizia nautica, a maggior ragione conferisce credibilità al venditore che sia scettico o, magari, assalito dal dubbio di trovarsi dinanzi a sé un mero affarista, anziché un appassionato diportista e pescasportivo. La perizia nautica di Fisherman Americani consiste in tre fasi distinte e tra loro collegate: I rilievi di bordo, che consentono di avere un quadro generale dello stato di usura e conservazione dei vari organi che compongono la barca, oltreché dello scafo;La produzione di un dossier fotografico dettagliato, che servirà fa riferimento per i vari paragrafi di cui la…


Il fascino del trolling motor

Da nascere come fugace moda del momento, ad insediarsi sulla stragrande maggioranza delle imbarcazioni da pesca sportiva piccole e non, è bastato davvero poco. Nell’articolo di Pesca in Mare di Ottobre 2021 parlo di questo accessorio divenuto pressoché irrinunciabile, con alcune considerazioni sulle implicazioni che la sua installazione comporta su imbarcazioni non progettate ab origine per accoglierne uno. CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO Buona lettura e Buon Mare come sempre, Benedetto Dr. Benedetto RutiglianoPerito Nautico con iscrizione al Ruolo al n.1502 presso CCIAA di BariAutore di Fisherman AmericaniAutore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in Mare


La green economy nella nautica da diporto

Mentre mi documentavo sui motori fuoribordo elettrici da propulsione principale, non ho potuto fare a meno di constatare che, universalmente parlando, le autonomie attualmente possibili con i pacchi batterie cd “long range” sono comunque largamente insufficienti per un utilizzo funzionale e sicuro in mare. Il motore che, oggigiorno, ha più appeal tra i più incuriositi da questa nuova piega che l’industria motoristica nautica sta prendendo, è costruito da Torqeedo, azienda tedesca operativa dal 2004, che offre una gamma di motori marini elettrici per le più svariate applicazioni. Il motore fuoribordo più potente è il Deep Blue 50R, che promette una potenza di picco di circa 80hp. Il problema è che, alla massima potenza, con il pacco batterie più grande offerto da 40 kWh, la durata è di 0.8 ore, cioè 16/20 miglia nautiche (dati dichiarati sul sito web di Torqeedo). A velocità di traina, l’autonomia sale in media di circa 40mg. Con questi numeri, non c’è appetibilità, al momento, per il mercato dei fisherman da acque marine, visto anche la zavorra che la barca dovrebbe sopportare a fronte di una autonomia che è di circa un terzo, talvolta anche meno, rispetto alla stessa barca motorizzata con motore endotermico di pari potenza. Ma ciò che mi ha davvero basito è il “Range Extender” di Torqeedo, che dovrebbe aiutare chi necessita di maggiori autonomie, a produrre energia a bordo. Trattasi, in sostanza, di un generatore di corrente a gasolio. Con questo accessorio, la finalità con cui la maggior parte dei clienti (per lo più professionali) acquista Torqeedo decade: la navigazione in acque protette o in oasi dove è interdetta la navigazione con motori a combustione fossile, a meno di non utilizzare il Range Extender… Ovviamente questi motori, nelle versioni meno potenti ed “assetate”, si rivelano invece efficaci propulsori per tender, barche di…