L’acquisto di una barca usata è una esperienza di vita (1/2)

Con il presente articolo ringrazio, innanzitutto, Diego di avermi consentito di pubblicare, seppur rispettando l’anonimato, la sequenza di conversazioni che hanno portato il mio cliente ad un acquisto mirato, aderente alle sue esigenze e, soprattutto, diverso da quello che credeva essere la scelta giusta per se stesso.

Spero che questa testimonianza aiuti il lettore a comprendere meglio come affrontare la scelta e l’acquisto di una futura barca, nuova o usata essa sia.

Per rapidità, abbrevierò con D. e B. gli intestatari degli scambi del dialogo che riporterò qui di seguito, che rispecchia la dinamica usuale delle mie consulenze pre-acquisto.

Diego: “Buongiorno, ho preso il suo numero di telefono sulla lettera allegata al libro Fisherman Americani, che ho letto; io sto cercando una barca da pesca usata perché con la mia non mi ci trovo per un po’ di cose che le dirò”
Benedetto: “Buongiorno a lei, grazie per avermi interpellato. Se va bene per entrambi, possiamo darci del TU, tra pescasportivi così il dialogo scorre meglio!”

D: “Ci mancherebbe, te lo avrei proposto io. Dunque, se posso, vorrei sfruttare la consulenza inclusa per avere un’idea più chiara di cosa cercare per me”.
B: “Certo. Che barca hai attualmente?”

D: “Un Marino 6.50 con un Evinrude E-Tec 130cv. Non mi trovo perché ho una certa età e i reni non mi accompagnano più… La barca è dura per me, poi d’inverno soffro il freddo nonostante i tendalini nuovi che ho fatto fare a novembre”
B: “Ti capisco. Dipende molto dalle tue abitudini di uscire in mare: peschi in solitaria o spesso c’è qualcuno con te a bordo?

D: “Da solo non mi ci diverto, c’è sempre un amico o mio figlio, quando può. Poi, ho una certa età e non me la sento più di affrontare il mare da solo”
B: “Cosa ti ha portato a scegliere un center console, allora?”

D: “A dir la verità questa è sempre stata la barca di famiglia: mi ci sono affezionato ed ho imparato a conoscerla nei suoi pregi e difetti, solo che ora i suoi difetti mi pesano troppo”
B: “Qual è il difetto che ti pesa maggiormente?

D: “Prendo vento da ogni parte!”
B: “Ti faccio notare che questo non è un difetto del Marino 650, ma una caratteristica di ogni center console. Nell’ideale comune, la barca da pesca dev’essere quanto più… aperta possibile. Ma questa verità funziona in condizioni meteorologiche ideali: quando si pesca d’inverno, ci si ingegna a crearsi protezioni più o meno efficaci per proteggersi mentre attendiamo lo strike. E’ ovvio che quella barca, senz’altro valida e flessibile dalla primavera all’autunno, d’inverno costituisce un handicap. Ma così come per ogni center console puro.”

D: “E quindi?”
B: “Quindi ti invierò un breve test a risposta multipla a mezzo email appena chiudiamo la telefonata, così da targetizzare meglio la tipologia di barca più aderente alle tue esigenze. Ti preannuncio che attualmente sei sulla barca sbagliata e che sarai indotto a valutare soluzioni che, probabilmente, non hai mai contemplato in passato”.

D: “Grazie mille, quindi attendo tue?”
B: “Sì, appena avrò ricevuto le tue risposte, ti invierò un parere preliminare sulla tipologia di fisherman che ritengo adatto a te, dopodiché ci risentiamo per spiegarti come si può procedere. Ti ringrazio per il tempo dedicato e ti auguro buona giornata, a presto”.

Dopo la telefonata, della quale ho estrapolato gli scambi più significativi per brevità, ho inviato per email a Diego un breve questionario, le cui domande riassumo qui di seguito:

1.In quali stagioni intendi utilizzare prevalentemente la tua barca? 
Primavera – Estate / Autunno – Inverno / Tutto l’anno

2.Quante ore di moto annue fai o intendi fare, in media?
Meno di 100 / Da 100 a 250 / Da 250 a 500 / Oltre 500

3.Quale motorizzazione prediligi? 
Fuoribordo / Entrofuoribordo / Entrobordo / Altro (IPS, Zeus, Jackshaft…)

4.Qual è la tipologia di pesca che prevalentemente pratichi di solito? 
Traina costiera – Bolentino leggero / Bolentino di profondità – Parangali / Traina d’altura – Pesca ai grandi pelagici / Non amo pescare

5.Qual è impiego l’utilizzo prevalente che farai della tua barca? 
Solo Pesca / 50% Pesca, 50% Diporto / 75% Diporto, 25% Pesca / Solo Diporto

6.Di quante persone è composto il tuo equipaggio, in media? 
Solo io / Io ed uno o due persone / Io con famiglia al seguito / Comitive di amici, spesso numerose (più di 5 persone)

7.Quali zone di mare navighi prevalentemente? 
Alto Tirreno / Isole Maggiori / Basso Tirreno / Ionio Meridionale / Ionio Settentrionale / Adriatico Meridionale-Centrale / Adriatico Settentrionale

Ricevuto l’esito del test, dalla elaborazione delle risposte risultava che avrebbe dovuto valutare un walkaround o, al più, addirittura un dual console. E la cosa più difficile sarebbe stata spiegargli perché il secondo era ancora più idoneo del w.a. nel suo caso specifico, poiché i dual console sono barche ancora pressoché sconosciute e snobbate per pregiudizio nel nostro mercato.

Diego pratica traina costiera e bolentino, quindi l’esigenza di ancorarsi o di avere un ospite “pescante” in più a bordo, l’avrebbe portato a praticare la prua, non solo per ormeggiare in acque riparate.

Dunque, sarebbero servite murate protettive, passavanti sicuri, considerando che, quando il figlio non è disponibile, Diego viene accompagnato da amici suoi coetanei, pertanto da ragazzi ultrasettantenni ancora avidi di emozioni di pesca e di vita di mare, ma con agilità rapportata all’età. Serviva una barca sicura, stabile e con una coperta più pratica possibile, ma al contempo con una zona guida comoda per due-tre persone, riparate da un ampio parabrezza ed un ottimo bimini top o, meglio ancora, un hard top con tendalini perimetrali.

Le mie idee erano chiare, ora bisognava affrontare due fasi, di cui la prima costituiva un problema, alieuticamente parlando…:

  1. Convincere Diego a mettere in vendita una barca nel periodo di pesca migliore per lui, ahimè, per potersi ritrovare all’inizio della nuova stagione con una barca idonea e definitiva, per quanto, nella nautica, di definitivo v’è solo il giorno della vendita(!);
  2. Avviare una consulenza pre-acquisto in quattro step:
    A. Ricerca preliminare;
    B. Scrematura modelli e primo contatto con il venditore;
    C. Individuazione barca “target”;
    D. Ispezione a bordo con visita ispettiva pre-contrattuale

…CONTINUA QUI

Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast

PS: E’ disponibile da pochi giorni il nuovo libro Barche da pesca di ieri e di oggi che, assieme a Fisherman Americani, possono costituire una valida base di scelta autonoma del tuo futuro fisherman. Buona lettura!