Hydra-Sports 2200 VX: il mini express

Dal momento che il mercato ci propina quasi esclusivamente center console, io a denti stretti mi ci oppongo a suon di battute (di tastiera) e propongo alternative “pontate” valide anche da usate. In questo caso, soprattutto da usate, visto che la barca oggetto di questo articolo, da nuova, aveva un prezzo a dir poco “tirato” per il suo segmento.

Si tratta dell’allora Hydra-Sports (ora HCB) 2200VX, un piccolo express fisherman che misura 6.8 metri di lunghezza per 2.59 m di larghezza.

Di fatto, la configurazione “express”, che di certo sacrifica i passavanti, rende gli spazi interni degni di una barca di dimensioni ben maggiori: la zona guida, in particolare, gode, dell’ampio e robusto parabrezza avvolgente, che protegge sia la comoda poltrona di pilotaggio che il lounge seating posto a sinistra, in grado di accogliere comodamente 3 persone. All’interno è celato un ampio gavone con drenaggio diretto fuoribordo e coibentazione, il che lo fa fungere sia da valida ghiacciaia, sia da vasca per il pescato.

Il pozzetto è ampio, simmetrico e regolare, con due vasche speculari ricavate nel capo di banda, entrambe estraibili per dare accesso agli impianti.

La tuna door qui è centrale, posizione logica da un punto di vista della ripartizione dei pesi, ma opinabile per chi preferisce un transito immediato dal pontile alla barca, e viceversa.

Le murate sono spesse il giusto per non tagliare il costato all’addetto alla slamatura di grosse prede, che dovesse trovarsi obbligato a sporgersi fuoribordo. Il perimetro è imbottito internamente, per consentire un combattimento confortevole in stand-up, mentre la vasca del vivo è ubicata dietro la poltrona di governo. Lavaggio ad acqua dolce e salata sono di serie, così come l’hard-top in lega e vetroresina.

Le rifiniture sugli Hydra-Sports ci hanno sempre abituati benissimo, e questo modello non fa eccezione: dal bottazzo sovradimensionato, al gelcoat impiegato, alla qualità dell’antisdrucciolo, qui non sui è badato a spese, e ciò si vede anche su barche con più di 10 anni di età.

Come già annunciato, il transito alle sezioni prodiere della coperta non è dei più agevoli, complice il layout da express puro: un passavanti largo quanto basta per infilarci una scarpa sportiva, per fortuna protetto già all’altezza del polpaccio da una robusta battagliola monopezzo di sezione generosa, da bitte a scomparsa e da un antisdrucciolo tra i più efficienti sul mercato, ci conduce ad una tuga appena accennata, che consente di convertire l’area a valida zona prendisole. Un passo d’uomo circolare ampio a basso profilo non minaccia la schiena di chi vi si distende per la tintarella, mentre il pozzo catene è accessibile solo dalla cabina. Poco male, visto che le dimensioni della barca consentono di utilizzarla in solitaria, caso in cui l’accesso più rapido e sicuro risulta essere proprio quello a proravia della dinette.

In cabina lo spazio non manca, e nella sua semplicità ha tutto ciò che serve per un weekend per una coppia: un’ampia dinette convertibile in matrimoniale con tavolo è completata da un lavabo in stampata, vari gavoni e cassettiere, più una ghiacciaia a pozzetto sulla parte opposta. Il WC marino è celato sotto il calpestio del ponte di comando, ed è estraibile.

Sul fronte delle prestazioni, lo scafo è entusiasmante, complice la deadrise poppiera di 20°, non eccessiva per gli standard del cantiere, ma comunque in grado di mangiare mare formato come fosse pane quotidiano. La ruota di prua, generosissima in raggio, fa sì che lo spigolo di carena sia sempre a contatto con la superficie del mare, riducendo al massimo gli urti e garantendo direzionalità, mentre ed il peso di 1856kg senza motore pianta questo scafo in acqua con sicurezza e permette ai pattini di sostentamento di scavare rotaie in acqua. La barca è omologata per potenze massime di 300cv, in configurazione fuoribordo, esclusivamente singola.

Con un motore da 250cv supera agilmente i 40 nodi di massima e mantiene una velocità di crociera economica di 20.5 nodi ad un regime di 3500 giri/min. A quest’andatura l’autonomia è ben oltre ciò che offre la concorrenza: 310 miglia, grazie alla riserva di carburante di 432 litri.

Hydra-Sports 2200 VX (seguito dal restyling, denominato 2300 VX) costituisce una scelta di qualità per il diportista che voglia conciliare la pesca sportiva all’uso ricreativo con famiglia al seguito, puntando su un prodotto fatto bene e sicuro per sé e per il proprio equipaggio.

Data l’età delle barche in circolazione, resta comunque consigliata una ispezione peritale che vi metta al riparo da cattive sorprese dovute ad incuria o cattiva manutenzione, per cui vi consiglio di contattarmi ad info@fishermanamericani.com per organizzare una visita ispettiva con perizia.

Buon mare,

Benedetto Rutigliano
SPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)
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Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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