Come perdere meno denaro possibile nell’acquisto di una barca

Una barca non è quasi mai un buon investimento; anzi, può esserlo solo nella misura in cui se ne consideri la sua rendita non in termini economici, bensì emotivi e spirituali.
Qualora, cioè, si nutra vero ed incondizionato amore per il Mare.

cit. Le 11 Buone Ragioni per Non Comprare una Barca (e una per farlo)

Introduco questo mio piccolo articolo riportando un passo dell’introduzione de Le 11 Buone Ragioni per Non Comprare una Barca, non per auto-celebrazione ma per sottolineare che, comunque vada, ci rimetterete denari.

La barca è un veicolo “spirituale”, dunque la convenienza nello spendere una certa somma di soldi in una barca va valutata rispetto all’appagamento ed al miglioramento della qualità del proprio tempo libero che la barca ci apporterebbe.

Tornando al titolo dell’articolo: come possiamo limitare i danni?

Mi spiego meglio: come posso sapere quanto offrire al venditore, ossia come posso desumere quanto valga al momento dell’acquisto davvero quella barca, nello stato in cui versa?

1. PRUDENZA, METODO E PAZIENZA

Ci sono varie soluzioni a questo dilemma: la prima è senz’altro procedere con prudenza, metodo e pazienza. la prima e l’ultima caratteristica sono universalmente applicabili, mentre la seconda, il metodo, è questione di esperienza e di sangue freddo (in gergo tecnico, “obiettività”).

Se si ha sufficientemente esperienza nautica, ci si dovrà impegnare unicamente ad essere obiettivi, cosa davvero difficili se davanti agli occhi abbiamo la barca che abbiamo sempre sognato. Ma sognare una barca non porta sempre buone scelte, perché il sogno appartiene all’ambito della follia (Kant insegna): sognare una barca ci proietta in una dimensione non dominata dalla ragione, ma dagli istinti, e scegliere una barca istintivamente fa cadere drammaticamente in errore.

Ecco perché la figura del terzo professionista qui è quantomai opportuna: il professionista non è innamorato come lo siete voi della barca che gli chiedete di valutare, ma adotta, appunto, un metodo, una strategia ripetibile e collaudata basata sulla propria esperienza e sul distacco emotivo dall’oggetto che, invece, ha inebriato voi.

2. PERIZIARE, PERIZIARE, PERIZIARE

La seconda arma, che troppo spesso viene considerata una spesa inutile, un complemento d’arredo da inserire nel faldone dell’incartamento di acquisto della nostra barca usata, è la perizia a valore legale: la perizia nautica eviscera ogni aspetto sensibile di una barca usata (e talvolta anche nuova, ma su questo tornerò con un articolo dedicato, ndr), espone le criticità di quell’esemplare specifico, mette il compratore ed il venditore in condizioni di sapere cosa compra l’uno, e cosa vende l’altro. Questa consapevolezza porta a miti consigli e, quasi certamente ad un prezzo congruo di compravendita della barca.

Una perizia responsabilizza il venditore, offre uno strumento valido a fini legali (è la sua prerogativa principale) al compratore e consente a quest’ultimo di sapere a quali spese ulteriori (per riparazioni e ripristini) va incontro dopo aver corrisposto il prezzo di acquisto al venditore.

In sostanza, questi due macro-ingredienti consentono di acquistare bene.

Per avere ulteriori delucidazioni su come posso aiutarvi, scrivete a info@fishermanamericani.com indicando gli estremi della tua richiesta: risponderò appena possibile con la soluzione per la tua esperienza nautica.

Buon mare,

Benedetto Rutigliano
SPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)
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Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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