Calyber Boatworks ed il suo nuovo 19 piedi

Ammetto di essere molto sensibile ad ogni creazione di questo cantiere dal regime familiare, poiché cura i suoi manufatti con amore ed accuratezza pressoché introvabili nelle produzioni di serie.

Non a caso, stiamo parlando di un cantiere di produzione custom.

Avevo già affrontato il tema “Calyber” recensendo il suo sfrontatissimo e geniale 12 piedi, il Lil’ Buddy (VEDI ARTICOLO) ma oggi ritorno su questo brand per parlare di una barca certamente più polivalente e fruibile di quel 12 piedi con un flare da urlo.

Calyber ha da poco presentato allo scorso Salone di Fort Lauderdale il suo nuovo 19 center console, un fisherman che rispecchia in tutto e per tutto la tradizione ed i canoni stilistici del cantiere.

La purezza di linee tipica dei custom fisherman del North Carolina impregna ogni singolo centimetro quadro del Calyber 19.

Notare la falchetta, del tutto priva di sporgenze , e gli spray rails che si allungano dalla linea di galleggiamento fino ad un terzo di lunghezza da poppa. Un secondo spray rail è posizionato a partire da dove il cavallino si rovescia, per spezzare evantuali lingue di acqua che l’ampia svasatura dei masconi normalmente solleva durante la navigazione con mare mosso.

La lunghezza del solo scafo è di 19 piedi tondi, mentre la larghezza è di 2.44m; il pescaggio è di 0.33 m mentre la motorizzazione consigliata dal cantiere è monomotore fuoribordo da 150cv.

Barche come il Calyber 19 si comprano per il fascino che suscitano: sono barche molto “emozionali” sebbene, proprio nel caso di Calyber Boatworks, per fortuna ci sono molti contenuti qualitativi, progettuali e costruttivi che ci farebbero “cascare in piedi” nel caso di invaghimento fulminante…

tutte le intercapedini dello scafo fino a filo del piano0 di pagliolo sono schiumate a cellula chiusa. Il risultato è una riserva di galleggiamento che rende la barca praticamente inaffondabile, unita ad una rigidità d’insieme che ne fa un vero e proprio monolite, pronto ad affrontare il mare aperto.

Su questa barca, come su ogni creatura di Calyber Boatworks, l’estetica va a braccetto con la funzionalità:

se gli americani ci hanno abituati ad essere innamorati del flare, è perché esso ha una sua logica funzionale durante la navigazione; parimenti dicasi per il cavallino rovescio, per la poppa a murate convesse, per la prua senza delfiniera né battagliola, ecc…

Da notare l’assenza di ombrinali di scarico lungo le murate: qui per il drenaggio delle acque reflue di coperta viene adottato uno schema di canalizzazioni e tubazioni che defluiscono sugli unici due ombrinali posti sullo specchio di poppa: in tal modo si minimizza il rischio di imbarco accidentale di acqua (meno fori ha lo scafo, meno rischi di imbarco di acqua c’è…) e si riducono anche i tempi di manutenzione  e pulizia degli ombrinali stessi, che sono, appunto, solo due.

Non ci è dato conoscere ancora le performance di questo piccolo grande center console, per via del lancio avvenuto solo poche settimane or sono. Mi riprometto di reintegrare questo articolo con tali dati, non appena ne verrò in possesso.

Non vi resta che contattarmi scrivendo ad info@fishermanamericani.com per qualsiasi ulteriori informazione di carattere tecnico ed economico su questa barca.

 

A presto e Buon Mare,
Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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