Cabo Yachts: il ritorno

Abbiamo già parlato di questo glorioso nome della produzione americana di fisherman, in QUESTO ARTICOLO

E’ sicuramente noto a molti di voi che, prima che il marchio entrasse sotto l’egida di Hatteras Yachts, avesse sospeso la produzione nel 2013, per ragioni imputabili al deterioramento della salute finanziaria e societaria.

Cabo ha un posto privilegiato nel mio cuore -e nella mia penna… per chi ha già letto il libro Fisherman Americani

Per merito e per forza della Proprietà dello storico cantiere del North Carolina, che ha saputo riconoscere il grande valore del marchio californiano andato in momentanea malora, vediamo da qualche mese il primo esemplare di Cabo made-in-Hatteras. Di fatto, i distretti produttivi di Cabo Yachts hanno abbandonato la sede originaria in pieno deserto della California -Adelanto, per trasferirsi nella fabbrica di New Bern in N.C., appunto.

Il primo esemplare della rinata Cabo è un 41 Express, con stilemi costruttivi che ricalcano i vecchi scafi del cantiere per quanto concerne la qualità realizzativa (high-tier a tutti gli effetti).

Dal punto di vista della tecnologia costruttiva, qui vediamo applicata l’avanguardia della tradizione nautica, con stratificazione a mano di VTR in laminato pieno per l’opera viva, in sandwich di PVC a cellula chiusa incapsulato per le murate e la coperta.

La tuga prodiera è l’antonomasia dell’express fisherman: una piattaforma incontrastata, interrotta solo dal passo d’uomo della cabina armatoriale. Un sogno per qualisasi pescasportivo d’altura.

-> Tutti gli arredi sottocoperta sono imbullonati e resinati allo scafo per creare un manufatto praticamente monolitico, esente da vibrazioni e possibilità di allascamento anche dopo molti anni di navigazione.

Ma soprattutto:

NON C’E’ OMBRA DI LEGNO DI BALSA SU QUESTO CABO 41.

Barca da pesca non ha mai significato spartanità ed approssimazione nelle finiture, per Cabo. Gli interni del 41 ricalcano lo sitloe classico di Cabo, con classe e qualità assolute.

Chi associa il nome Cabo a barche robustissime, supe rifinite ma altrettanto rumorose, stavolta avrà di che soffermarsi sugli sforzi del cantiere per abbattere questa caratteristica degli express fisherman tradizionali.

Hatteras ha profuso e trasferito tutta la sua conoscenza in materia di comfort a bordo proprio sul Cabo 41, introducendo soluzioni propulsive abbandonate da Cabo appena dopo i primi anni dal suo debutto:

  • in primis i motori Volvo, con tecnologia common rail, notoriamente più silenziosi di Caterpillar, Man e Cummins, prime dotazioni dei vecchi Cabo, dal 38 in su);

  • in secondo luogo, con l’adozione dei Bypass Piping Exhaust Mufflers (uno schema di condotte di scarico che, attraverso un rinvio parziale dei gas, consente di abbattere la risonanza in uscita);

  • in terzo luogo, l’adozione dei Prop Pocket Air Induction tunnels, un design brevettato dei tunnel porta-asse che favorisce l’insistenza tra eliche e scafo di un cuscino d’aria che isola lo stesso dalle vibrazioni delle eliche.

  • In più, i materiali coibenti e le vernici stesse utilizzate in prossimità della sala macchine ed al suo interno sono progettati per attutire al massimo il rimbalzo sonoro delle frequenze più fastidiose a bordo.

Cabo 41 è ovviamente implementabile con stabilizzatori giroscopici Seakeeper, diventati ormai un must a bordo di barche di rango, fisherman inclusi.

Mi permetto di non soffermarmi su quella che ritengo un accessorio superfluo quanto ERETICO  a bordo di una barca di siffatto equilibrio progettuale: il joystick docking system…

Se chi compra il Cabo non ama far manovra con barra dritta e motori invertiti, non ha, a mio parere, ben compreso il valore tecnico e dinamico di una barca come questa!

 

Buona lettura e Buon Mare,

Benedetto Rutigliano

Autore di Fisherman Americani
Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast