Barche usate: le parti esterne più soggette ad usura

Il mare non teme neppure la migliore delle realizzazioni nautiche, lo sappiamo.

Il sole, il vento, gli sbalzi termici ed il salino lavorano senza sosta su ogni elemento esposto delle nostre barche, affinché le prime “rughe” comincino a manifestarsi già dopo qualche mese di sosta al pontile, persino su quelle nuove. (da un paragrafo de “Le 11 Buone Ragioni per NON Comprare una Barca”)

INTERVENTI DEL TIPO CHE ELENCHERÒ QUI DI SEGUITO SONO GENERALMENTE DA RITENERSI INDICE DI RIGORE E CURA DEL VENDITORE, MA A VOLTE QUESTI SONO MERI ESPEDIENTI DI “TRUCCO E PARRUCCO” CHE NASCONDONO BEN ALTRO!

Mi soffermerò su dettagli che più facilmente possono tradire l’età di una barca, poiché questi sono anche i dettagli in base ai quali si comprende la cura che il proprietario ha prestato nella manutenzione della propria barca, ma anche quelli su cui spesso taluni venditori “furbetti” intervengono per far trapelare una generale meticolosità manutentiva della stessa, magari sperando che l’interessato non approfondisca ulteriormente l’indagine pre-acquisto con il rischio che scopra beghe ben più perniciose.

Tali parti di facile usura e di altrettanto facile intervento sono:

• Plexiglass o policarbonato di parabrezza e palpebre in plancia;

• Portabicchieri, altoparlanti ed altri accessori plastici esterni;

• Linea di galleggiamento.

• Lucidatura gelcoat.

Basta intervenire su questi punti per dare un aspetto totalmente differente alla barca. È facile imbellettare una barca dalla salute precaria per renderla appetibile e distrarre l’attenzione dell’acquirente da problemi per più importanti e questi sono dettagli che, con poca spesa, possono essere ripristinati per riuscire nell’intento.

Una linea di galleggiamento rifatta dona ad uno scafo datato una seconda giovinezza esteriore. L’importante è capire se la stessa cura prestata all’estetica sia stata destinata anche ad impianti, motori ed ogni altro organo di cui la barca è composta.

Altri dettagli di intervento meno economico di quelli sopracitati, ma sui quali alcuni venditori particolarmente motivati a disfarsi di una barca problematica intervengono sono:

• Ombrinali di scarico;

• Guarnizioni profilo parabrezza e verniciatura a polvere, ove presente, delle ferramente di coperta;

• Bottazzo;

• Tendalini.

ATTENZIONE: con tale articolo non sto sostenendo che chiunque faccia questi interventi abbia la necessità di nascondere grossi problemi dai quali la propria barca debba essere affetta! Anzi, per fortuna, nella maggior parte dei casi tali sostituzioni e ripristini sono propri di diportisti dediti alla propria barca, che tengono massimamente a fare bella figura con l’acquirente ed a lasciargli una barca efficiente ed inappuntabile. L’intento di questo articolo è solo di far capire all’aspirante diportista od a quello inesperto e scevro da cattive esperienze nautiche che, se ci si trova dinanzi a sostituzioni del genere, non per questo dev’essere sufficiente fidarsi del venditore ma

sarà SEMPRE FONDAMENTALE continuare ad effettuare un’accurata analisi di ogni minimo dettaglio della barca che state per acquistare.

Sempre valido resta l’invito a contattarmi tramite form contatti o chat online per un preventivo di consulenza mirata a fugare ogni dubbio in merito alla problematicità della barca di tuo interesse.

Ti ricordo, a tal proposito, che nel libro Fisherman Americani è inclusa n.1 consulenza telefonica senza scadenza alcuna, che potrai quindi utilizzare quando ti sarà utile.

Buon Mare,

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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