Sea Chaser 27 HFC
E’ un dato di fatto, ormai: il center console spopola e pervade i listini di pressoché tutti i costruttori di fisherman (e non!) americani. La tendenza è tanto dilagante da arrivare al continente europeo e da indurre i cantieri peninsulari a fare altrettanto. Le motivazioni sono principalmente di carattere pratico: una barca “aperta” è più semplice da tener pulita, bisgona far meno attenzione a dove puntiamo il getto di acqua dolce una volta in banchina ed offre spazi calpestabili quasi doppi rispetto ai (da me amati…) fisherman tugati: walkaround, express, cuddy. Nel libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche da Pesca Sportiva ogni tipologia (non solo quelle appena elencate, sono dettagliatamente descritte, così come sono anche definiti gli ambiti in cui rispettivamente eccellono, e dove no. Ma arriviamo al titolo: probabilmente la maggior parte di chi leggerà questo articolo non avrà mai sentito parlare di Sea Chaser. A dir la verità la letteratura su questo cantiere è carente. Il tutto può riassumersi in un brand ben più noto: Carolina Skiff. Infatti Sea Chaser nasce una trentina di anni or sono come divisione “offshore fishing” di Carolina Skiff, cantiere dedito da sempre a barche per le flats ed in genere per la pesca nelle acque protette. L’esperienza del cantiere offre senz’altro ottime garanzie sulla integrità del prodotto Sea Chaser, sebbene loro stessi si pubblicizzano come costruttori di barche “di prezzo”. Non aspettiamoci, quindi, hardware e rifiniture da Boston Whaler o da Regulator, ma da Proline e Seaswirl, sì! Il Sea Chaser 27 HFC ha la peculiarità di avere linee tipiche dei fisherman oceanici: masconi alti e caliciati, cavallino rovescio che morbidamente (il profilo richiama gli Yellowfin…) digrada sulle basse falchette poppiere ed uno specchio di poppa rastremato che facilita l’imbarco e sbarco di persone, cose e prede. Il layout è tipicamente center…