barche da pesca

Che bel progettino! ROBALO R200

Questo è il nuovo Robalo R200, un center console compatto ma perfettamente armato per pesca e diporto. In poco più di 6.2m ha Una vasca del vivo di 60 litri con ricircolo e regolatore di flusso; Una casting platform poppiera con sedili a scomparsa e gavoni sottostanti; Quattro portacanne in pesca e quattro a riposo; Un vano console tecnico con alloggio WC Due tuna door “virtuali” costituite dagli schienali dei pop-up seats che, ribaltati, danno accesso ad altrettante plancette di poppa, utili per imbarco e sbarco di persone e cose, nonché per operazioni di emergenza e non, sul motore; Un solidissimo T-Top Un rispettabile baglio di m 2.54 Una massima potenza applicabile di 200hp che, facendo il paio con l’angolo di deadrise moderata a 18°, consentono performance importanti. Tuttavia, già con un motore Yamaha F150 è possibile superare la soglia dei 40 nodi, mantenendo circa 23 nodi di crociera economica a soli 3500 rpm, percorrendo 4.9 miglia per gallone, che, tradotti in autonomia, significano oltre 300 miglia calcolate sul 90% della capienza massima del serbatoio (tot 265 litri) Sulla costruzione garantisce il marchio, da oltre quindici anni impegnato nella produzione wood-free, con impiego di materiali altamente tecnologici che, oltre a garantire la robustezza, consentono la durata di questi scafi ben oltre i limiti della naturale “biodegradabilità” delle barche esposte all’impietosa azione del mare e degli agenti atmosferici. Il tutto ad un prezzo di circa 60.000 Euro, franco U.S.A. Se il marchio Robalo ti interessa, ti ricordo che altri modelli di questo prestigioso marchio sono recensiti sia sul sito che sul libro Barche da Pesca di Ieri e di Oggi Buon Mare e a presto, Benedetto Rutigliano(per consulenze CLICCA QUI)Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di BariWhatsApp: 348/6562148E-Mail: info@fishermanamericani.comAutore di Fisherman Americani Autore di Barche da pesca…


L’eterno ritorno dell’uguale nel mercato dei fisherman americani

Ritorno su un argomento già più volte affrontato, con un riferimento alla filosofia Nietzschiana, stavolta mosso da un annuncio di vendita che mi è apparso in bacheca su Facebook. L’annuncio è il seguente: Cosa c’è di strano? Nulla, a prima vista: si tratta di un walkaround di fabbricazione europea di circa 30 piedi. A leggere la località, però, la cosa insinua qualche considerazione: la barca è in Florida (USA). Ricordavo che una alta percentuale di barche vendute negli Stati Uniti d’America è di fabbricazione americana. In Effetti, come da statistiche di Discover Boating , testata di primaria importanza nel campo della ricerca industriale nautica, il 95 percento delle imbarcazioni vendute negli USA è made in USA! Perché mai, quindi, un diportista americano dovrebbe essere spinto ad acquistare una barca di produzione estera, peraltro in un periodo in cui vigevano ancora i dazi aggiuntivi al 25% tra USA e Europa? Ciò può significare solo una cosa: una parte degli americani (persino degli americani, correggerei…) risente dell’estinzione dei fisherman semicabinati, tanto da dover ripiegare su produzioni europee di qualità certamente non paragonabile agli standard statunitensi. Di questo sentiment di mercato si può avere conferma osservando le quotazioni, letteralmente esplose, di fisherman walkaround anche molto datati. Barche che, fino a 5-6 anni fa erano reperibili a 25-30.000USD sono lievitate fino a richieste nell’ordine dei 45-50.000 USD. Così come accade da quando esiste l’economia capitalistica, l’Europa vive in guisa “postdatata” il trend partito lustri prima negli Stati Uniti, in qualsiasi ambito che preveda consumi in larga scala: così è stato dapprima per le auto “familiari”, poi a seguire per i SUV e per i pick-up; nella nautica, noi stiamo ancora vivendo l’exploit del consenso verso i center console, mentre in America cominciano le prime folate di vento… di ritorno. Guardate, ad esempio, uno dei…


Barche da pesca di ieri e di oggi

Cari amici,Oggi è stato finalmente pubblicato il mio nuovo libro sull’argomento barche da pesca. Ecco il link: https://amzn.to/3pu7EFl Un volume… voluminoso! Ecco un po’ di numeri di “Barche da Pesca di Ieri e di Oggi“: – 48 capitoli per altrettanti modelli di fisherman dai 12 ai 90 piedi, per tutte le tasche e per tutti i gusti;– 337 pagine;– 800gr di peso;– Più di 50 tabelle e schede tecniche. Tengo a precisare che ogni dato indicato proviene da fonti certe ed ufficiali e, laddove ne manchi uno, è perché non ho voluto inserire nel testo elementi frutto del “sentito dire”, in ossequio alla trasparenza dell’ informazione nella già carente letteratura della nautica da diporto. CLICCA QUI PER ORDINARLO Ecco una breve presentazione video: Buona lettura!Benedetto Benedetto RutiglianoPerito nautico iscritto al ruolo dei Periti ed Esperti al n.1502 presso CCIAA di Bari e BATAutore di Fisherman Americani Autore di Barche da pesca di ieri e di oggiAutore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica”YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC8lJ-Gch0Yy8uLncapcmaNAScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast


Barche da pesca di ieri e di oggi: il nuovo libro

Oggi ho il desiderio di condividere con voi la gioia dell’imminente disponibilità del mio nuovo libro di testo sulle barche da pesca sportiva, stavolta in forma di annuario. Questo nuovo testo raccoglie le recensioni dei modelli di fisherman presenti sul blog di Fishermanamericani.com, ma anche nuove recensioni inedite, che non verranno mai pubblicate sul blog ma saranno presenti esclusivamente qui. 48 capitoli corrispondono ad altrettanti modelli di fisherman recensiti, con descrizione di scafo e coperta, di pregi e difetti di ognuno, con supporto fotografico e schede tecniche a corredo. Ogni dato riportato ha origine ufficiale, per cui non troverete, in questo libro, dati appresi da fonti non attendibili. Piuttosto, come la nota a fine prefazione riporta: Nota Bene: sin dove i dati ufficiali fossero disponibili, le specifiche riportate in questo testo vi si sono attenute in modo ferreo; ove assenti o persi nei meandri della frammentaria letteratura nautica da diporto, non vengono riportati, nel rispetto di una sana informazione. Come ogni testo, anche questo certamente sarò contaminato dal mio personale punto di vista, tuttavia ho cercato, per quanto possibile, di rendere una rappresentazione oggettiva dei modelli di barche da pesca esaminati, a beneficio di chi lo consulterà per aiutarsi nella scelta della prossima barca. In “Barche da pesca di ieri e di oggi” sono presenti barche costruite in epoche più disparate, da quelle attuali finanche modelli prodotti 60 anni or sono. Lo scopo è di aiutare sia il diportista pescasportivo interessato al nuovo, sia chi venga attratto da una barca con molte stagioni alle spalle ed accarezzi l’idea di avere un pezzo di storia, oltreché una bella barca da pesca sportiva, magari accarezzando l’idea di refittarla e riportarla agli antichi fasti. Nei prossimi giorni comunicherò maggiori dettagli sul lancio del libro, che già posso preannunciarvi sarà disponibile Acquistalo su Amazon…


Le barche e la crescita esponenziale dei listini

E’ evidente che il comparto nautico abbia subito un incremento dei prezzi di listino di gran lunga superiore a prodotti di altro settore. Forse, l’impennata dei prezzi è pari solo alla irrazionalità con cui sono cresciuti i prezzi delle abitazioni per uso civile. In entrambi i casi si osserva che sono sempre meno gli utenti che acquistano cash, spostandosi verso l’indebitamento, un po’ per convenienza (nautica) un po’ per necessità (edilizia). Leggevo oggi l’analisi di un esperto di finanza ed economia, che mi ha fatto molto riflettere in merito alle possibili motivazioni di questa crescita incontrollata dei prezzi delle barche di qualità (leggasi di marchi premium) che, solo fino a cinque o sei anni fa, costavano il 25-30% in meno. Un dato di fatto è che stiamo vivendo un’era di forte inflazione, causata dall’eccesso di liquidità in circolazione. Attenzione, questo non significa che siamo tutti più ricchi, ma che semplicemente questa liquidità “sguazza” nel mercato in quantità molto superiore al controvalore in prodotto mondiale lordo, quindi una parte di moneta è eccedente e viene naturalmente “accorpata” ai soldi che servono per comprare i beni, da quelli di prima necessità fino a quelli strumentali e quelli voluttuari. Come? Nei listini prezzi… Un discorso che necessiterebbe di una trattazione sterminata, ma qui non mi dilungherò rispetto a tutti i fattori che scatenano un’onda inflattiva poderosa come quella che stiamo vivendo oggi. Quali sono i mezzi che l’essere umano “produttore” ha, per combattere l’impennata dei prezzi dei suoi prodotti? Diminuire la qualità dei beni, riducendo le percentuali di materie prime migliori e miscelandole a materie prime più “scarse”;Ridurre il costo della manodopera, quindi i salari. E’ ovvio a tutti che la crescita della remunerazione del lavoro è sempre molte volte più lenta rispetto a quella dei prodotti finiti, i cui prezzi invece negli…


L’importanza del peso su un fisherman

Prendi uno scafo, uno o due motori, impianti; installaci la coperta, fagli il pieno di carburante, caricaci dotazioni ed equipaggiamenti. Basta questo per intuire le conseguenze di errori di valutazione e progettazione. Per capire come ogni motorizzazione abbia effetti specifici anche -e soprattutto- sullo stesso identico scafo, passiamo in rassegna alcune considerazioni non sempre ovvie, nel seguente articolo: LEGGI QUI Buona lettura e, come sempre, buon mare! A presto e Buon Mare, Benedetto RutiglianoPerito nautico iscritto al ruolo dei Periti ed Esperti al n.1502 presso CCIAA di Bari e BatAutore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookYouTube: https://www.youtube.com/channel/UC8lJ-Gch0Yy8uLncapcmaNAScrittore per la rivista Pesca in MareFISHERMANAMERICANI Podcast P.S.: è ora disponibile il nuovo libro Barche da pesca di ieri e di oggi (CLICCA QUI)


Christmas Pack: un idea per Natale

Le festività natalizie sono occasione di riunione tra amici e parenti, di gioie e di serenità. A volte, però, il cruccio più grande può essere il solito interrogativo: “Cosa regalo?” Noi di Fisherman Americani ti proponiamo un pacchetto irripetibile per il suo contenuto e per l’originalità dell’offerta. A partire da oggi, infatti,  è possibile ordinare il “Christmas Pack” composto da: 1 copia di “Fisherman Americani”; 1 copia de “Le 11 buone ragioni per non comprare una barca (ed una per farlo)” AL PREZZO TOTALE DI € 45,00 INCLUSA SPEDIZIONE, anziché € 52,50 PER ACQUISTARE IL CHRISTMAS PACK scrivi a info@fishermanamericani.com indicando nel testo: “INFO CHRISTMAS PACK” Approfitta ora dell’offerta e condividila con gli amici interessati ad un dono originale! → N.B.: in questo periodo i corrieri sono particolarmente impegnati ed i ritardi sono frequenti, per cui ti consigliamo di inviare l’ordine quanto prima, per non rischiare di non riceverlo in tempo per metterlo sotto l’albero! Buon Mare! Dr. Benedetto Rutigliano Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare


Il fascino del trolling motor

Da nascere come fugace moda del momento, ad insediarsi sulla stragrande maggioranza delle imbarcazioni da pesca sportiva piccole e non, è bastato davvero poco. Nell’articolo di Pesca in Mare di Ottobre 2021 parlo di questo accessorio divenuto pressoché irrinunciabile, con alcune considerazioni sulle implicazioni che la sua installazione comporta su imbarcazioni non progettate ab origine per accoglierne uno. CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO Buona lettura e Buon Mare come sempre, Benedetto Dr. Benedetto RutiglianoPerito Nautico con iscrizione al Ruolo al n.1502 presso CCIAA di BariAutore di Fisherman AmericaniAutore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBookScrittore per la rivista Pesca in Mare


Dove vogliamo spingerci, e perché?

Chi ha vissuto un po’ di nautica tradizionale, e chi ha letto Fisherman Americani sposandone almeno in parte il pensiero, rischia di avere un colpo apoplettico alla vista di una barca come quella in copertina di questo articolo. Il trend delle motorizzazioni multiple fuori bordo nasce, infatti, a partire dal dilagare dei grandi center console da pesca americani. Barche che agevolmente ormai superano i 50 piedi per sfiorare i 70. Il tutto spinto da motori fuoribordo dalla cilindrata e potenza unitaria che fanno impallidire certi entrobordo diesel installati su grandi convertibles da decine di tonnellate di dislocamento. Non si tratta di un fisherman , è vero, tuttavia questa moda scaturisce proprio dal nostro piccolo segmento di barche che tanto amiamo. Il test report di un Boston Whaler 420 Outrage In principio, La necessità di avere fuoribordo di più alta potenza scaturiva dalla ricerca di costi di manutenzione e gestione più contenuti a parità di lunghezza di scafo. Ed in effetti questo resta vero, ma fino ai 30-32 piedi di lunghezza scafo e 600 cavalli di potenza impiegata. A tal proposito, ti consiglio la lettura di questo altro mio articolo che affronta l’argomento “super-fuoribordo” sotto altri punti di vista: CLICCA QUI Oltre questa soglia devono necessariamente entrare in gioco altre giustificazioni: ad esempio, la necessità di pescaggi ridotti, oppure di performance elevate a prescindere dai consumi di carburante. Perché, se non è per queste ultime ragioni, la scelta i esporre 2000 e passa cavalli a poppa lasci fa solo ed esclusivamente per apparire. Non che sia vietato ma, nella nautica, ciò che balza spavaldamente all’occhio senza avere un nesso funzionale, allontana dal Mare. PS: non dimenticate di leggere il libro Fisherman Americani – il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva Benedetto RutiglianoSPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)Perito Nautico, iscrizione…


Un fisherman piccolo e sicuro: Robalo R180

Quando ho deciso di scrivere “Fisherman Americani” sono partito dal basso. Per me cercavo una barca flessibile, poco impegnativa dal punto di vista dei costi di gestione e di spostamento, ma che potesse garantirmi un certo livello di sicurezza nel caso avessi dovuto affrontare imprevisti cambi di condizioni meteomarine. In questa sottile arte i piccoli scafi non sempre ben riescono, tanto è vero che, nella fascia dimensionale fino ai 21 piedi, la percentuale di pescasportivi che optano per il battello pneumatico anziché l’imbarcazione è consistente. Robalo ha la soluzione per i gommonauti che vogliono avvicinarsi alla barca in vetroresina senza rimpiangere la tenuta di mare del loro vecchio battello. Il R180 è tra i più piccoli fisherman center console sul mercato, ma anche tra i più “massicci” nella sua fascia dimensionale. Prova ne è la massima potenza applicabile di ben 150hp, il peso del solo scafo di 950kg a secco, nonché il baglio di 2.44m a fronte di una lunghezza f.t. di 5.59m La coperta è attrezzata di tutto punto, dalla vasca del pescato coibentata a quella del vivo, dalla console con vano wc integrato, alla leaning station e ad una varietà di portacanne in pesca ed a riposo, tutti inclusi nella dotazione di serie. Di fatto, questa barca non costa poco, ma c’è davvero quasi nulla da aggiungere (prettamente opzioni estetiche) alla dotazione già completissima con cui viene fornita in versione “standard”. La deadrise di 18°, unita al design multi-angolare della carena, già analizzata in altri articoli di questo blog, ne fa una barca molto asciutta e marina, con un occhio di riguardo ai consumi, grazie alla ridotta superficie bagnata alle velocità di crociera. Se quei famosi dazi aggiuntivi fossero tolti, sarebbe una ottima barca da importare e conservare con la diligenza del buon diportista, perché potrebbe riservarvi grandi…