Perché NON comprare una barca?

Spesso mi si chiede come mai abbia voluto dare un titolo così negativo ad un mio libro, quasi a voler darmi la “zappa sui piedi”.

Il mio obiettivo dovrebbe essere quello di invogliare i miei lettori ad acquistare una barca, se possibile attraverso una mia consulenza… e non demoralizzarli con una negazione scritta a caratteri cubitali!

Il motivo di fondo è che desidero clienti consapevoli della scelta che stanno per compiere:
che vogliano davvero una barca propria, con tutto ciò che ne consegue in termini di responsabilità e di inconvenienti piccoli e grandi.

In me convivono in una sorta di reciproco supporto, sia la funzione di consulente sia la veste dello scrittore. In questo caso la penna fa esattamente ciò che il mio passato mi ha insegnato, ragion per cui sono terrorizzato dall’idea che i miei clienti rivivano i miei errori di gioventù (gioventù diportistica, intendo; non sono negli “anta”, sebbene ancora per poco!)

Quando svolgo i miei lavori di consulenza, quindi, non posso fare altro che allertare in continuazione:

un po’ come accade tra le pagine “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” .

Allertare rispetto al tempo, all’impegno (non solo economico, ma anche fisico ed emotivo), alle responsabilità che comportano il possesso di una barca di proprietà, che sicuramente condividerete con gli amici più cari, con i familiari o, semplicemente, con voi stessi.

Già, il tempo… 

Cambiare auto è un’operazione che contempliamo abbastanza istintivamente, tutto sommato. Se il modello scelto dopo qualche mese non ci soddisfa, si può rimpiazzare non rimettendoci granché cambiandola per un’auto che secondo noi fa al caso nostro.

Con le barche, affinché una scelta consapevole (ed i capitali con essa spesi) non venga destituita di sensatezza, non è così.

Una voce tramandata tra i naviganti di lungo corso racconta che sia necessario possedere, usare e RIPARARE una barca per almeno cinque anni per poterla apprezzare in tutti i suoi pregi, nonché conoscerla in tutti i suoi difetti. 

Un po’ come in amore, i conflitti sono funzionali al rapporto, oppure sfociano in una separazione..
Ed un po’ come nelle separazioni tra “umani”, quella dalla propria barca può costare altrettanto cara, in termini economici, di delusione e di tempo libero male impiegato.

La condivisione è un’occasione preziosa di scambio di energie, di idee e di vita, e farlo a bordo della barca desiderata ed acquistata con i sacrifici di una vita può arricchire la nostra esistenza come nessun’altra esperienza.

 

La barca per me è sempre stata un rifugio dalla terraferma e dai suoi rumori, la culla delle mie aspirazioni e dei miei obiettivi, la mia compagna di pesca, di albe e di tramonti. In barca ho passato anche molti momenti difficili.

Per questo motivo in questo libro convivono il lato prettamente professionale e l’aspetto che sento più MIO: quello esperienziale di chi è davvero appassionato di mare e vede nel navigare l’ancestrale metafora di chi, partito per una terra lontana, ritorna al suo luogo di nascita, in cerca della sua casa.

Dopotutto, proveniamo dal Mare e non c’è rumore che orecchie non riconoscano più familiare dello sciabordio delle onde.

Desiderare una barca è quindi un desiderio GIUSTO ed irrinunciabile.

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Buon Mare,
Dr. Benedetto Rutigliano

Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare