Solitamente, quando si fa una nuova esperienza, che sia lavorativa piuttosto che di diletto, si tende ad affiancarsi a qualcuno che possa esserci in qualche modo da guida. Questo soprattutto quando ci sono di mezzo i soldi.

Nella nautica avviene l’esatto contrario: si parte da soli, si persevera nella scelta autonoma di barche che si pensa idonee per se stessi, salvo poi accorgerci che ci piace fare con la barca anche altro, ed è lì che rivalutiamo la bontà dell’agire da soli.

Spesso mi capita di parlare con persone che mi contattano per chiedermi semplicemente se io abbia “a disposizione” questa o quella barca da pesca. In questi casi (la maggior parte, per la verità) mi riesce difficile, se non impossibile, spiegare perché non ho barche disponibili.

Una ragione è prettamente legale e professionale: non sono né commerciante di barche, né broker.

L’altra ragione è incomprensibile a coloro i quali, nuovi del settore nautico, mi chiedano la disponibilità di una barca che magari hanno visto in copertina di qualche mio articolo di blog: sono consulente nautico e perito.

Ma cosa fa un consulente nautico?

1. Per prima cosa, ascolta il cliente. Ma molto spesso il cliente ha fretta di andare a mare, e vuole direttamente acquistare;
2. Seleziona: anche in questo caso, questa funzione sembra alquanto inutile, in quanto si pensa che i canali di ricerca del consulente siano gli stessi che si possono utilizzare in autonomia.
3. Esamina: pregi, difetti dei vari modelli selezionati, modo di navigare, accoppiamento con la motorizzazione degli esemplari specifici individuati, ecc… Ma in fin dei conti sono valutazioni che si possono fare anche da sé;
4. Parla con il venditore: lo ascolta, fa delle domande strategiche per capire lo storico della barca, le abitudini di utilizzo e di manutenzione del proprietario, per carpire eventuali ambiguità nel suo racconto;
5. Fornisce servizi che servono a certificare e rassicurare il cliente sullo stato di salute dello scafo, degli impianti e dei motori (perizia nautica a valore legale o sopralluogo pre-acquisto, se il consulente è anche perito)

In fin dei conti, queste funzioni possono essere assolte benissimo da soli, ma perché si sbaglia così spesso acquisto?

Per la fretta, la maledetta fretta di avere l’oggetto “barca” per le mani.

Il motivo per cui il Percorso di Consulenza Pre-Acquisto è mediamente lungo, è proprio dovuto al mio intento di spegnere la fretta del cliente, fretta che induce SEMPRE ad errori, che nella nautica possono costare molto molto cari.

E’ difficile per me far desistere il diportista dal cedere al fascino della fretta, ma d’altronde è già difficile il mio ruolo di consigliere. Chi si rivolge al consulente nautico è costretto a pensare, giocoforza, perché il consulente sceglie la barca per il cliente come un sarto crea il vestito addosso al proprio. E’ ovvio che per fare ciò ci voglia tempo, pazienza, sangue freddo e spirito di osservazione.

Allora, ecco che mi sento di dare un consiglio spassionato a chiunque voglia acquistare barca: non ricorrete al mercato, o a me se preferite essere seguiti, quando vi serve la barca, ma fatelo con largo anticipo, per non accontentarsi di quella talvolta misera fotografia istantanea che è il mercato del momento, ma dando la possibilità a questo di approvvigionarsi, ed anche la possibilità al professionista di fare il suo lavoro.

Contattatemi per riservare uno slot di consulenza per Settembre, mese in cui si inizia a selezionare le barche per la prossima stagione.

A presto e Buon mare,

Benedetto Rutigliano
SPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per consulenze CLICCA QUI)
Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari e BAT
WhatsApp: 348/6562148
E-Mail: info@fishermanamericani.com
Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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