Come gestire il moto ondoso?

Spesso capita di incorrere in condizioni meteomarine avverse. Se siamo a bordo di una barca con carena planante a V profonda, le cose potrebbero apparire semplici, in teoria, ma la vita reale è a volte più complessa della teoria.

Navigare con moto ondoso da prua e da poppa sono le condizioni potenzialmente più insidiose per uno scafo monocarena che, prima o poi, ogni diportista è chiamato ad affrontare.

Le differenze di approccio dipendono dalla direzione del moto ondoso. Quando navighiamo attraverso un mare di prua (head sea, in gergo nautico anglosassone), dovremmo sfruttare quanto più possibile il coefficiente di penetrazione del cosiddetto “tagliamare”, in modo tale da:
  1. dare direzionalità all’intera barca;
  2. non farla battere sull’onda.

Gli obiettivi del comandante di qualsiasi imbarcazione devono essere in ogni caso preservare il comfort dell’equipaggio e la sicurezza di quest’ultimo ma anche delle strutture dello scafo.

Lo scafo, quando tenuto in assetto non troppo cabrato (= prua eccessivamente alta, poco o nullo contatto delle sezioni prodiere della carena), tenderà letteralmente a cascare nel cavo d’onda dopo averne superato la cresta.

I flaps, o correttori di assetto, ci soccorrono in questo, ma il loro settaggio dipenderà, ancora una volta, dall’entità del moto ondoso. Abbassando la prua con l’aiuto dei flaps potremo rendere la barca più direzionale, più morbida sull’onda e meno sensibile agli sbandamenti dovuti all’onda incrociata.

Dovremo abituarci a vedere più spruzzi in coperta, ma d’altronde se questo è il costo da pagare per una navigazione più confortevole, sicura e meno stressante per lo scafo e per noi stessi, saremo ben disposti a farlo!

Un vecchio adagio ormai andato con l’avvento di barche che sfiorano l’acqua invece che solcarla, recita:

“barca bagnata, barca marina” (LEGGI QUI).

Spesso, per evitare il mare di poppa (più insidioso del primo), si sceglie di spezzare la rotta diritta e procedere a zig-zag, in modo da offrire il giardinetto all’onda. Quando questo non è possibile, le misure da adottare sono opposte a quelle per il mare da prua: flaps neutri in modo di tenere la prua abbastanza alta per evitare pericolosi ingavonamenti. In questo intento vengono in soccorso il cavallino rovescio ed il flare, ove presenti (LEGGI QUI)

Spesso, il regime di rotazione dei motori aiuta a correggere l’assetto quel tanto che basta per navigare nella giusta maniera: il mix equilibrato tra azione sui flaps e sulle manette, permetterà di trasformare il temperamento della vostra imbarcazione quando le condizioni si fanno impegnative; in più, questo servirà a comprendere meglio le attitudini dello scafo e le reazioni nelle diverse situazioni di moto ondoso. In poche parole, è sana gavetta che gioverà a voi ed all’intero equipaggio.

A presto e Buon Mare,
Benedetto Rutigliano
Perito Nautico, iscrizione n.1502 al Ruolo dei Periti ed Esperti Nautici della CCIAA di Bari

Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast

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ENGLISH VERSION

Often it happens to occur in unexpected rough sea conditions when cruising. If we are aboard a deep V planning hull, the things could appear simple in theory, but the real life is sometimes harder than theory.

Cruising with rough head and aft seas are the worst conditions every boater, soon or later, will have to deal with.

It’s all about the direction of the waves. When you’re navigating through an head sea, you should let the hull entry cut the wave, in way to:

  1. give directionality to the whole boat;
  2. not make it bang.

The hull will thank you for respecting her and your guests will, too. The more the hull remains on the water while planning on rough head seas, the less the boat will bang. Trim tabs will help you massively in this aim. Often, the bow can be flattered simply by adding some more RPMs to the engines: if your boat is designed to manage head sea, you shouldn’t be afraid to push her throu waves!

As opposite, if you’re forced to manage a huge sea by transom, you should keep the bow high in order to avoid nose sinking. Firstly, you should bring trim tabs at 0 position; secondly, if this is not enough, you should move weight from bow to the aft cockpit, in way to help the boat proceed with an higher bow.

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Benedetto.