Southport 30 FE DPI: specchio di poppa libero cercasi

Il Southport 30FE DPI (Courtesy Southport Boats)

Siamo così abituati ad avere lo specchio di poppa ingombrato dai grandi fuoribordo, che ci abbiamo ormai rinunciato. Siamo così rassegnati all’omologazione, che abbiamo dimenticato la prime due prerogative di un fisherman:

. pozzetto libero;
. specchio di poppa sgombro.

Sarà che ho ancora la libreria intasata da vecchie riviste nautiche americane, sarà che ogni tanto penso a ciò che i banner pubblicitari e i test in mare non ci fanno più vedere, ma sono arrivato addirittura ad accettare che un center console di 30 piedi sia monomotore. Non devo peraltro lavorare su me stesso per accettare il piede poppiero, giacché a più riprese mi sono pronunciato favorevolmente, in determinati tipi di impiego, a questo tipo di trasmissione (link qui e qui).

Il Southport 30 FE DPI è tutto questo: un center console, di trenta piedi di lunghezza, alimentato da un motore TD Volvo Penta da 440cv, accoppiato ad un piede DPI.

Pozzetto comodo, specchio di poppa pulito, plancetta poppiera comoda sia per imbarcare grosse prede, che per far trasbordo di persone ed equipaggiamenti da e per il pontile, coppia in abbondanza (quasi 120kgm di picco massimo).

Sul fronte delle prestazioni, la velocità di crociera si attesta sui 25 nodi a 2800 giri/min, con una percorrenza di 2.5 mpg, il che garantisce una autonomia di oltre 350 miglia con il 90% di capacità del serbatoio di gasolio di 160 galloni. La velocità di punta è di poco più di 40 nodi, il che non è affatto male, considerando le 5 tonnellate suonate, in ordine di navigazione, di questo Southport di molta sostanza.

D’accordo, in manovra nello stretto potrà anche sembrare meno pratica di un bimotore fuoribordo, ma la casa fornisce la barca già nell’equipaggiamento di serie l’elica di prua integrata con la propulsione del piede tramite joystick, per cui questa barca sa ruotare letteralmente su un fazzoletto senza dover fare troppi origami con la ruota del timone e la manetta, ove fosse necessario.

Per tutto il resto c’è… una cascata ininterrotta di barche fuoribordo. Ma chi si affaccia ad un prodotto come questo, lo fa perché vuole avere un’area di pesca completamente sgombra, e non certamente per avere una barca superliquida in fase di rivendita, Perché, si sa, il nostro mercato non è mai maturo per barche così.

PS: a me piace tanto.

Buon mare,

Benedetto Rutigliano
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Autore di Fisherman Americani 
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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