Il 20 settembre è vicino e la sete di novità dal settore nautico si fa sempre più viva. Quest’anno mi aspetto un cauto risveglio della proposta nautica, soprattutto da oltreoceano, pur consapevole che il cambio euro/dollaro non favorevole potrebbe rendere giustificabile il peso economico dell’importazione solo a partire da barche di un certo importo in poi.
Comunque sia, fa sempre piacere constatare lo stato dell’arte dei costruttori d’oltreoceano a più riprese, da sempre, precursori e pionieri nell’ adozione di soluzioni ed accorgimenti poi diventati, dopo poche stagioni, di dominio comune sulle imbarcazioni “nostrane”. Non ultimo, mi aspetto una certa presenza di eliche traenti su Fisherman nazionali, sulla scia di esperimenti andati a buon fine su scafi di cantieri blasonati che, con successo, solcano i mari degli Stati Uniti d’America (leggasi Garlington e Jarrett Bay). Per citare esempi meno sofistici quanto a raffinatezza tecnologica delle costruzioni, quantunque altrettanto validi, ricordo il Luhrs 37 Open, che adotta proprio le trasmissioni ad eliche traenti Volvo IPS e da anni naviga con questa avveniristica tipologia di trasmissione (avveniristica per lo meno per la nautica da diporto).
Tecnologia parte, mi aspetto una sempre più cavalcante tecnologia nel campo dell’elettronica di bordo, che d’altronde è stata già oggetto di mie critiche riferite ad un uso non appropriato delle stesse (vedi video), così come un parziale ritorno al passato nelle nuove motorizzazioni fuoribordo “aspirate”, soprattutto sulle potenze di punta (leggi articolo)
Mi aspetto anche una certa presenza di fuoribordo a rastrelliera in poppa a grandi center console, tipologie di Fisherman che stanno dilagando anche nei nostri marina nonostante la benzina sia gravata da accise sempre più pesanti. Da specificare, però, che i grandi Center Console moderni sono anche molto più confortevoli dei cc tradizionali di diversi anni fa, i quali erano orientati esclusivamente alla pesca sportiva e, pertanto, molto spartani e pressoché privi di comfort.
Proprio le “amenities” di coperta presenti su questi super rifiniti e potenti scafi, né favoriscono l’appetibilità sia da parte di chi vive il mare con canne e mulinelli, sia da parte di chi ne gode con la famiglia al seguito, tra un bagno ed un pranzo a bordo.
–> Ma, soprattutto, mi aspetto qualità progettuale e cura del dettaglio, caratteristiche che da sempre, e per sempre, faranno di una barca un mezzo valido ed alla stessa conferiranno una buona tenuta di mercato, garantendone un elevato valore residuo.
Perché in fin dei conti, se in assoluto la barca può considerarsi un cattivo investimento (leggi “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca”), si può sempre sceglierne una ben fatta, per far sì che tale investimento, da cattivo, per lo meno non diventi pessimo!
Colgo l’occasione per comunicarti che sarò al 58° Salone Nautico di Genova per tutta la giornata del 25 Settembre; per un caffè insieme o uno scambio di idee, contattatemi pure al 3486562148 o, per email, scrivendo a fishermanamericani@gmail.com.
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Buon Salone (per chi ci sarà) e, come sempre, Buon Mare!
PS: Ti ricordo che su Pesca in Mare di Settembre troverai la mia prima presenza come collaboratore alla redazione di articoli della sezione nautica del mensile. Ti aspetto in edicola, quindi!