Tecnologia e tradizione, in 35 piedi

Xcelerator Boatworks, North Carolina: qui nascono le creature più esclusive della tradizione custom americana. Tradizione con la “T” maiuscola: qui si costruisce in cold molded.

Cosa è la tecnica cold molded? 

Sarebbe un po’ come montare un gioiello, avendo in mano solo il diamante grezzo.

Per costruire in “stampaggio a freddo” (traduzione letterale e non perfetta) è necessario creare e montare un jig (maschera o dima) che consenta di rivestirvi sopra la “pelle” in legno che costituirà il supporto primo per stratificare lo scafo. Questo potrà essere costituito di vari strati, dall’ okumè (di solito, ma non sempre, utilizzato come strato primario per le sue proprietà meccaniche) al compensato per gli strati intermedi, alla vetroresina per quelli più esterni. La scelta della qualità degli strati dipende dalla filosofia costruttiva di ciascun artigiano.

In buona sostanza, non esistono stampi: ogni barca ha il suo jig kit o mascherone, sul quale nascerà lo scafo.

In North Carolina questa tecnica artigianale è tramandata di generazione in generazione, ha reso famose nel mondo botteghe poi diventate “boutique nautiche” che hanno partorito gioielli come Craig Blackwell, Ritchie Howell, Paul Mann, Jarrett Bay, solo per citarne alcuni.

Ebbene, Xcelerator Boatworks adotta questo tipo di metodo costruttivo: ogni barca nasce da zero.

Dove il binomio tecnologia/tradizione non è ossimoro ma simbiosi perfetta 
c’è un vero fisherman

e l’ Xcelerator 35 Express ha entrambe queste caratteristiche, a cominciare dal pozzetto:

Guardandolo dal ponte di guida, nulla di diverso rispetto a qualsiasi fisherman ben concepito, ma le cose cambiano osservandolo dal giardinetto:

L’occhio cade su quel tambuccio di accesso sottocoperta: si tratta di una sala attrezzature, in cui riporre sotto chiave canne da pesca, esche, accessori ed ogni cosa che normalmente accatastereste in cabina o vi portereste a casa dopo la battuta di pesca. In trentacinque piedi, invece, abbiamo a disposizione un locale separato da quello abitabile, per tutto l’occorrente per la nostra passione.

A pagliolo troviamo vasche del pescato, rigorosamente gelcoattate internamente, coibentate, con maceratore e drenaggio fuoribordo. La vasca del vivo è incassata nello specchio di poppa e prevede anche due tuna tubes ai lati esterni.

Ma l’ Xcelerator 35 Express è una barca costruita con crismi da yacht di lusso, quindi prevede due sedute mezzanine, generalmente trovabili su convertible ed express dai quarantacinque piedi in su, nonché un display full size che ripete le informazioni di navigazione, di fishfinder e radar, a completo beneficio di chi assiste le canne in pesca in pozzetto.

La postazione di guida è rialzata su due bei gradini, centrale, servita da tre poltrone de luxe di tipo ladderback con braccioli ed elemento lombare basculante per agevolare il governo della barca in piedi.

L’helm pod è in stile Carolina, in mogano lucidato a specchio e timone Palm Beach. La plancia prevede un’amplissima superficie per l’incassso di display lcd di grandi dimensioni e prevede due vani richiudibili per riporre accessori, occhiali e quant’altro senza che si bagnino, giacché qui non vi è alcun parabrezza, ma ci si affida alla sempiterna chiusura perimetrale in EZ2CY ad alto spessore per ripararsi da intemperie e spruzzi d’acqua.

A proravia della plancia è stato ricavato un altro divano doppio con portavivande centrale:

Proseguendo, si trova l’ingresso al sottocoperta, degno di un quaranta piedi cresciuto: subito scesi i tre gradini di accesso, si trova a sinistra la porta per il locale toilette; subito a prua la dinette a V con tavolo abbattibile, che la trasforma in matrimoniale; a dritta, il mobile cucina con piano cottura in vetroceramina, frigo nella parte inferiore e lavabo; il tutto ricoperto in corian per una facile pulizia e rifinitura yacht-style. Non mancano stipi per stoviglie ed il forno microonde.

A poppavia c’è la “chicca”: una vera cabina doppia a letti separati, provvista di TV lcd, comodino centrale ed impianto di aria condizionata. Impossibile trovare su un fisherman di trentacinque piedi tanta grazia ed equilibrio, senza sacrificare le volumetrie interne. Davvero uno sforzo ammirevole da parte dei progettisti Xcelerator:

L’ Xcelerator 35 Express ha valori quasi impossibili da ritrovare in una unica barca:

  • Specificità da vero fisherman;

  • Tradizione

  • Tecnologia

  • Cura del dettaglio

  • Comfort da barca da crociera

D’accordo, la motorizzazione fuoribordo fa molto per favorire gli spazi a bordo, ma non era affatto scontato che una barca costruita “con dime e morsetti” potesse essere anche economa: con i due Yamaha quattro tempi da 350cv ciascuno, infatti, oltre a raggiungere una velocità di punta di 43 nodi a 6100 rpm, mantiene una velocità di crociera continuativa di 30 nodi con pieno di carburante (300 galloni) e liquidi con una percorrenza media di 1-1.2 miglia per gallone, il che equivale a poco più di 50 l/h per motore.

Per chi si chieda quanto costi da nuovo questo gioiello made in N.C., per far sì che non cada dalla seggiola alla lettura della cifra di 850.000USD, allegherò queste ultime due foto, con relativa didascalia:

Come ogni opera d’arte, le barche jig built nascono con uno scheletro, costruito con la stessa cura maniacale con la quale l’ultima modanatura in mogano delle poltrone di guida o dell’helm pod sono rifinite. Immaginate quanto tempo serva per completare la sola plancia comandi, alla vista di queste due foto.

Un esemplare usato per dimostrazioni è attualmente in vendita, per il quale posso fornirvi ulteriori informazioni qualora foste interessati.

Nel caso, non esitate a scrivermi ad info@fishermanamericani.com

PS: vi ricordo che da poco è disponibile il nuovo libro Barche da Pesca di Ieri e di Oggi.
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A presto e buona giornata,

Benedetto Rutigliano 
Autore di Fisherman Americani , da oggi anche ebook
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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