Ci sono barche che hanno lasciato un segno sottile ma indelebile, una ruga sul volto della nautica specialistica.
Ci sono cantieri che hanno rappresentato l’élite della nautica da diporto , con soluzioni costruttive e di layout a suo tempo rivoluzionarie.
Uno di questi è Striker Yachts , di cui accenno brevemente in queste poche righe, nonostante il nome meriterebbe di scavare nel passato per ricostruirne i fasti ed i suoi sviluppi fino ad oggi, che è diventato un produttore di imbarcazioni custom, pur basate sui propri storici progetti, ovviamente aggiornati con i materiali che la migliore avanguardia navale oggi ci offre.
Lo Striker 44 è, forse, il convertible sportfisherman più esclusivo e di nicchia del suo tempo.
Ogni Striker è costruito in alluminio saldato, in modo da ottenere un manufatto praticamente monolitico, con una filosofia votata alla durata nel tempo ed alle lunghe permanenze in mare.
La maestria nella costruzione porta questi oggetti molto particolari fino ai nostri giorni , la stragrande maggioranza dei quali ancora in onorevole servizio.
Le carene sono semiplananti con un tagliamare molto profondo e variamente motorizzate, in base alle velleità velocistiche dell’armatore. Le particolari geometrie delle stesse consentono a questi scafi di raggiungere velocità di tutto rispetto, fino ai 28-30 nodi (in base alle motorizzazioni scelte dall’armatore), grazie ad un diedro che garantisce comunque una grande portanza, nonostante la connotazione da “trawler veloce” che il cantiere amava far indossare ai suoi modelli, quando configurati con motorizzazioni di ingresso . Si partiva da 2 motori Daf da 145cv, e negli anni si è giunti fino a 2 motori
Parimenti, uno Striker è in grado di mantenere velocità di dislocamento in maniera ineccepibile e senza inficiare minimamente il comfort di bordo, garantendo grandi autonomie (uno Striker 44 imbarca ben 2900L di gasolio e ben 900L di acqua dolce)
L’area destinata alla pesca è allestita come qualsiasi pescasportivo sognerebbe:
vasche a pagliolo con maceratore e vasche del vivo con ricircolo di dimensioni generose, rinforzo per due sedie da combattimento come predisposizione standard, trincarini in tek e portacanne ad incasso, mobili ad incasso che celano lavabo, piano per la preparazione delle esche, frigorifero e ghiacciaia, angolo cucina esterno, più un catalogo a parte di varie configurazioni di hard-top, marlin towers e tuna towers. Da notare che ogni elemento che compone le imbarcazioni Striker, è prodotto all’interno del cantiere.
Ecco il rivoluzionario disegno di carena, che il cantiere schematizzava in sezioni sulle sue brochures:
Il design del Penthapolymeric Hull prevedeva un tagliamare molto profondo e privo di pattini di sostentamento, per consentire agli spigoli di carena rovesciati di deflettere in maniera “pulita” l’acqua deflessa dal primo; a mezza barca la V si allargava progressivamente per finire in una conformazione simile ad un trimarano ad estrema poppa, con superfici concave che provocavano l’effetto tunnel proprio nell’area dove ruotavano le eliche, per una maggiore efficienza di spinta e, al contempo, una riduzione del pescaggio.
Nonostante la ridondanza costruttiva, l’impiego di alluminio anodizzato consentiva di ottenere uno scafo di 15 metri che pesava appena 9.500 kg, con una robustezza non paragonabile alle costruzioni in composito dell’epoca.
- Valutare di acquistare una barca di questo tipo rende certamente onore a chi intende farlo, ma necessita di attente valutazioni ed ispezioni di bordo, vista la vetustà degli esemplari in circolazione, il che, da un lato, rappresenta un pregio a testimonianza della solidità costruttiva di queste barche; dall’altro, obbliga ad analizzare attentamente gli spessori delle carpenterie e lo stato delle saldature, oltre ad eventuali punti di corrosione anomala causata dalla mancata protezione dalle correnti galvaniche.
Per maggiori info su questa e su altre barche del passato (o del presente…) non esitate a contattarmi al 3486562148 e a scrivermi a info@fishermanamericani.com
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A presto e buon mare,
Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare