Novità dal Salone: Wellcraft 202 Fisherman

Altra presenza, tra le poche testimonianze yankee dell’ultimo Salone Nautico di Genova, è Wellcraft, che ci mostra il suo “venti piedi”, dopo il già recensito 182 Fisherman ed il nuovo modello d’ingresso della casa, il 162 Fisherman.

Il 202 Fisherman.

Si tratta di una barca da pesca compatta, con layout center console che, come da tradizione del cantiere costruttore, offre tutte le dotazioni, gli accorgimenti, le comodità proprie di un vero fisherman, per di più per la maggior parte di serie.

La vista da poppa evidenzia il baglio considerevole in rapporto alla lunghezza fuori tutto di questa barca. Due strapuntini sono ricavati a scomparsa ai lati della vasca del vivo. Gli schienali sono calpestabili una abbattuti in posizione di riposo.

Ciò che più rileva circa l’equilibrio progettuale e dinamico, è la possibilità di gestire velocità di crociera più che decorose, pur a pieno carico, con una potenza contenuta nei 150cv del fuoribordo Mercury che equipaggiava l’esemplare ormeggiato ai pontili dello stand.

La carena a V variabile con deadrise di diciannove gradi rappresenta un ottimo compromesso tra morbidezza di impatto sull’onda ed efficienza in termini di consumi.

La zona guida è protetta da un T-Top verniciato a powder-coating, dotato di chiusure perimetrali amovibili per le stagioni più fredde o, semplicemente, per ripararsi dagli inevitabili spruzzi durante la navigazione impegnata. Il divanetto che ospita comandante e passeggero è dotato di schienale ribaltabile per potersi facilmente trasformare in mezzanino rivolto verso poppa durante le fasi di pesca. Sotto il medesimo, è possibile alloggiare, come opzione, una ghiacciaia estraibile ed asportabile.

La console destina un’area generosa, per la categoria, all’incasso della strumentazione elettronica di ausilio alla navigazione, mentre il Marine Mat Package rende più confortevole talune zone della barca soggette a compressione e calpestio, come la pedana poggiapiedi della console stessa, le falchette interne che, altrimenti, sono fornite prive di cockpit bolsters. La soluzione offerta da tale package ha un vantaggio rispetto ai tradizionali “cuscini”: ingombrano poco più di 1cm in spessore, a totale beneficio della abitabilità interna, che consentirà di godere appieno della generosa larghezza di questa barca, che si attesa a 2.54 metri a fronte di una lunghezza fuoritutto di 6.20 metri.

Una vista del pozzetto con i due strapuntini “flip-up” in posizione d’uso.

La console ospita un vano che, oltre a dare accesso agli impianti ed ai cablaggi dei comandi, offre spazio sufficiente per alloggiare un WC portatile o marino, come opzione.

Nel complesso considero questo Wellcraft una barca adatta ad un impiego prettamente mediterraneo, con un mix di utilizzo che predilige le stagioni miti, ma che tuttavia ben può adattarsi alle uscite in solitaria durante tutto l’arco dell’anno, considerata la tipologia di mezzo e la relativa protezione offerta dal kit T-Top+ chiusure perimetrali.

Il tutto ad un prezzo di sicuro interesse rispetto alla concorrenza ed al cospetto della sfavorevolissima congiuntura che colpisce, a suon di dazi pesantissimi, la nautica d’importazione dagli U.S.A.

Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Alberto Strini, che mi ha illustrato la barca nel dettaglio e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. In bocca al lupo ad Alberto ed a Wellcraft in Italia.

A proposito di salone, questa è la prima parte della mia “recensione” del 59° Salone Nautico di Genova, ovviamente strettamente inerente le barche da pesca sportiva:

 

Buon Mare e buona lettura,

Benedetto Rutigliano

Autore di Fisherman Americani
Autore di“Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di“La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
FISHERMANAMERICANI Podcast