Motori fuoribordo 2T Vs 4T: considerazioni OGGETTIVE, al di là dei luoghi comuni

La materia è di perenne discussione e contesa nei circoli nautici, soprattutto tra coloro i quali praticano particolari discipline di pesca sportiva, che prevedono un impiego “massiccio” dei motori, come la traina:

DUE O QUATTRO TEMPI?

La risposta che dilaga ultimamente, alla luce dei più che lusinghieri numeri dei moderni quattro tempi, propende quasi esclusivamente a favore di questi ultimi.

Oltretutto, esclusa Evinrude, ultimo temerario a perseverare nella ricerca sui due tempi, il resto del mercato ha bandito la “miscela”.

La scelta più ovvia, al giorno d’oggi, è sicuramente per il quattro tempi, che assicura un funzionamento regolare e silenzioso, consumi relativamente bassi e l’assenza dell’olio per miscela, da molti considerata una schiavitù…

A questo punto, un retaggio della mia pregressa esperienza nei mercati finanziari mi porta a domandarvi:

E’ giusto seguire sempre e comunque il gregge?

Se dovessi motorizzare la mia barca (ammesso che fosse fuoribordo) seguendo i dettami del mercato e lasciandomi sopraffare dal timore di scarsa rivendibilità, dovrei ad occhi chiusi propendere per il quattro tempi.

Tuttavia, in questo articolo valuterò casi specifici per poter giungere, insieme a voi, alla scelta più SENSATA invece che a quella più GETTONATA!

Dunque, entrando nel merito, ipotizziamo una barca di 24 piedi (Sea Chaser 24, una tra le poche barche sul web con dati ufficiali di test con entrambi i motori di cui ai dati seguenti) , sulla quale dover installare un fuoribordo. Premettiamo che il proprietario faccia 100 ore di moto a stagione, fatte tutte a velocità di trasferimento.
Facciamo due conti:

Evinrude G2 250hp
Consumo medio a 25 nodi : 30 lt/h ===> 30×100= 3.000 lt di benzina a stagione : Euro 5.100 al costo medio alla banchina di 1.70 Euro/lt
Miscela olio TC-W3 alla media del 1% (ref. Evinrude)= 30lt : Euro 300 al costo medio di 10 Euro/lt
Intervalli di manutenzione: ogni 500 ore o 5 anni

Ipotizziamo che la motorizzassimo, stavolta, con motore a quattro tempi:
Yamaha F250
Consumo medio a 25 nodi : 36 lt/h ===> 36×100= 3600 lt di benzina a stagione : Euro 6.120 al costo medio alla banchina di 1.70 Euro/lt
Intervalli di manutenzione: ogni 100 ore o 1 anno.

Domanda: Come mai il consumo del 4t è superiore a quello del 2t, a parità di velocità?
Risposta: Perché  il 2t ha valori di coppia circa il 40% superiori a quelli del 4t a parità di regime di rotazione. Questo si traduce in una maggiore efficienza del 2t rispetto al 4t.


Vi aspettavate che fosse così inevitabile rimettere in discussione
le vostre convinzioni?

 

I nuovi Evinrude G2, motori a due tempi con tecnologia lontana anni luce dai vecchi e fumosi motori “a miscela”.

La valutazione, dunque, non si riduce che a spalmare i costi durante le ore di moto (visto che la scarsa manutenzione richiesta dai 2t è ricompensata, almeno parzialmente, dal maggior costo dell’olio per miscela), piuttosto che durante gli intervalli di tagliando previsti dalla casa costruttrice sui 4t.

Ovviamente i numeri cambiano, al variare del numero di ore annuee. Ragion per cui potrebbe essere necessario VALUTARE IL CASO SPECIFICO.

Se le presenti righe hanno creato scompiglio nelle vostre convinzioni prima ferree in fatto di motorizzazioni, contattatemi compilando il FORM CONTATTI. Cercheremo insieme la soluzione migliore al vostro problema.

Non dimenticate di leggere Fisherman Americani- il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva, il quale saprà indurvi alla scelta della motorizzazione idonea, spesso affatto ovvia!

Buon mare e saggia decisione,

Dr. Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare