L’amore è cieco: Eastern 27 Seaferer

Da qualche giorno mi sto aggiornando sugli ultimi ritrovati nel segmento “downeast”, e mi ci son gettato letteralmente a capofitto. Questa categoria non è presente nel libro, anche perché non è categorizzabile come fisherman in senso stretto, sebbene i downeast discendano direttamente dalle barche da lavoro e da pesca professionale!

“Prima avevate la mia curiosità; ora avete la mia attenzione!”

come disse Leonardo DiCaprio nelle vesti di Calvin Candie in Django Unchained, rivolgendosi al Dr Schulze.

La mia curiosità prima, e la mia attenzione poi, si sono riversate su una barca che a mio parere avrebbe molti consensi qui in Italia, per la duttilità di utilizzo e per la concezione che accarezza i desideri dei più avvezzi alla tradizione marinara.

Eastern 27 Seaferer

E’ un downeast in piena regola: grande parabrezza in cristallo, tuga in rilievo, oblò e dritto di prua poco inclinato; assetto in navigazione tipico delle carene semiplananti con deriva in chiglia, ma un pozzetto che fa accendere più di una lampadina in testa.

In effetti, potrebbe essere facilmente interpretato come un express fisherman, dotandolo di hardtop e portacanne.

Ciò che mi ha attratto più di tutto, di primo acchito, è stata la scelta della motorizzazione fuoribordo in luogo della tradizionale in linea d’asse. Il che è un netto vantaggio per quanto concerne il contenimento dei costi di manutenzione, il comfort a bordo e la spaziosità interna.

Un bracket Armstrong supporta un singolo motore da 300hp od una doppia motorizzazione da 150hp, sebbene il cantiere sia disponibile per strutturare la barca per motorizzazioni di potenza superiore. Questa è semplicemente la motorizzazione consigliata in rapporto alle prestazioni ed ai consumi rilevati.

Ed è proprio qui che c’è da stupirsi: quattro posti letto veri a bordo di un open di ventisette piedi scarsi è davvero difficile trovarli, ancor meno su un downeast.

Procedendo per ordine, il pozzetto: qui c’è tutto ciò che ai pescasportivi serva per svolgere qualsiasi genere di pesca: dal drifting, per via della tuna door e la plancetta integrata nel bracket quasi a filo di pelo d’acqua, ai portacanne ad incasso, al mobile per la preparazione delle esche condiviso con la cucina esterna, al divano in ponte comandi che si sporge fino ad inizio pozzetto, perché anche i non addetti ai lavori trovino giusta e confortevole collocazione senza intralciare l’azione di pesca. La vivibilità del pozzetto è enfatizzata dal baglio generoso, di 3.05 metri, assolutamente notevoli per una barca lunga poco più di ventisei piedi.

A pagliolo troviamo una vasca gavonata centrale coibentata e provvista di maceratore.  Il ponte di guida è dotato di due poltrone Todd Deluxe con elemento lombare basculante per favorire la guida in piedi; un mobile cucina esterno allestibile con ghiacciaia asportabile, frigo, piano cottura e lavabo, questo di serie; specularmente troviamo il divano longitudinale di cui sopra.

Sottocoperta c’è adeguata sistemazione per quattro persone, non essendoci l’ingombro della sala macchine della motorizzazione entrobordo.

Un divano a V prodiero funge da zona pranzo interna (sebbene il ponte di guida inviti molto più a sfruttare la barca per questo fine all’aperto. Il divano si covnerte in matrimoniale abbattendo il tavolo centrale ed integrando la cuscineria con un elemento centrale.

Il locale toilette separato è dotato di lavabo, stivaggi con specchio e di doccia e pagliolo autovuotante. Sotto il ponte di guida è ricavata una seconda cuccetta doppia, ampia abbastanza per accogliere due adulti o per essere utilizzata come grande vano di stivaggio di attrezzature e dotazioni.

Le prestazioni, con 2x150cv Yamaha quattro tempi, si attestano sui 20 nodi di crociera continuativa e di 30 nodi di velocità di punta. L’autonomia è assicurata da due serbatoi speculari di benzina della capacità di 360 litri cadauno. La riserva di acqua dolce è invece di 115 litri. La navigazione è asciutta grazie al ginocchio pronunciato ed agli spray rails disposti appena sopra la linea di galleggiamento. Il flare è gradevolmente pronunciato e si concilia con lo spirito marinaro di un downeast in piena regola.

Una barca tuttofare, che concilia le esigenze dalla famiglia intera; che non delude chi voglia attrezzarla di tutto punto per la pesca sportiva, giacché il cantiere costruisce su commessa ed è aperto a qualsiasi tipo di personalizzazione dei propri modelli.

Per ulteriori informazioni tecniche ed economiche su questa barca non esitate a scrivere ad info@fishermanamericani.com

A presto e Buon Mare,

Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani (anche eBook)
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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