Qui il comunicato ufficiale dello U.S. Justice Dept.:
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E’ chiaro che, al di là dell’illecito perpetrato ai danni non solo di due aziende (il cantiere costruttore delle barche e la Evinrude), ma anche degli Stati Uniti d’America, qualunque governo con un minimo di grano salis valuterebbe di ritirare prodotti sui quali vi sia anche il solo alone di dubbio che le relative tecnologie siano state trafugate o emulate.
Mi piace pensare che, tra qualche tempo, rivedremo il marchio Evinrude con un G3 dalla caratteristiche ancor più avveniristiche del già avanzatissimo G2. Centotredici anni di storia non si gettano con un colpo di spugna.
Buon Mare,
Benedetto Rutigliano
Autore di Fisherman Americani (anche eBook)
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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