Il 220 Outrage è un mezzo poliedrico e specialistico allo stesso tempo.
Il 220 Outrage beneficia dell’influsso del nuovo design arrivato sotto egida Brunswick (questa è anche la ragione per cui tutti i Boston escono dalla fabbrica con pre-rig Mercury o mtorizzati con gli stessi motori).
Dimenticato il passato… ad ali di gabbiano, ormai da due decenni, la carena del 220 Outrage è ora una moderna V variabile con deadrise poppiera di 21°, che le consente di essere molto performante con motorizzazioni nell’ordine dei 225-250cv, ottenendo più che apprezzabili percorrenze a velocità di crociera (2.75mpg a 4000rpm e 21.5kn, con 1x225cv Mercury Verado).
Il pozzetto è come dovremmo aspettarcelo da un cantiere veterano dei fisherman come Boston Whaler: ampio calpestio, pur con il mobile che ospita le poltroncine di guida arretrate, una zona di preparazione delle esche con tagliere e vasca del vivo -questa perfettamente centrale, in modo da poter essere raggiungibile da ogni angolo del pozzetto- cockpit bolsters fabbricati in robustissimo vinile marino resistente ai raggi UV, vasche del pescato a pagliolo davvero generose per la categoria, più alloggi per palle di cannone per downrigger su ambo le falchette.
Interessante notare la soluzione adottata per le bitte di ormeggio, dislocate nelle murate interne del pozzetto, con passacima nei trincarini e bocche di rancio situate ad estrema poppa ed allineate ai primi. Una soluzione sicuramente più costosa di una semplice bitta esterna, ma anche molto più sicura sia dal punto di vista della tenuta, se sottoposta alle sollecitazioni di forti mareggiate, ma sicura anche dal punto di vista più prettamente antinfortunistico.
Parlavo di flessibilità e di poliedricità di questo mezzo. Lo è davvero, a guardare come è architettata la prua: innanzitutto i passaggi laterali sono ampi e sicurissimi grazie alla generosa altezza della murata laterale (ma non eccessiva da far sembrare questo bel fisherman una tinozza instabile…); in più i gavoni di prua, adibibili a stivaggio di dotazioni ed attrezzature varie, sono ampie e cuscinate per poter essere facilmente utilizzate come prendisole. Ragion per cui, anche una compagnia femminile non propriamente interessata alla pesca, può intrattenersi per una tintarella in un luogo al riparo da ami e piombi, pur essendo a bordo di una barca di 6.80 m.
Dal punto di vista della costruzione, non c’è bisogno di annunci: the unsinkable legend è ancora uguale a se stessa, da sempre. Con le ovvie migliorie conseguite all’evoluzione delle tecniche costruttive e dei materiali, come uno studio progettuale di rango come quello di Boston Whaler ha da quando il buon Dick Fisher la fondò.
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Sarò lieto di guidarvi verso l’acquisto di una barca da pesca di sicuro riferimento nella categoria, mettendovi al riparo da cattive sorprese ed educendovi al meglio sulle sue caratteristiche, pregi e difetti.
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Buon mare ed a presto,
Benedetto Rutigliano
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Autore di Fisherman Americani
Autore di Barche da pesca di ieri e di oggi
Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)”
Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook
Scrittore per la rivista Pesca in Mare
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