Dicembre 2018

Mare mosso? Fa nulla, tanto ho il fisherman americano…

L’appeal che suscita su di noi l’idea di avere una barca fatta per l’oceano può a volte farci compiere scelte azzardate. Esporsi alla gratuita balìa del mare mosso intenzionalmente, facendo affidamento sulla propria barca, è sempre una scelta deprecabile perché anche lo scafo più solido mai costruito, prima o poi, vi consegnerà il conto delle vostre scelte. Una barca solida può certamente aiutarvi a rientrare in porto sani e salvi, ma affrontare deliberatamente situazioni avverse non è immune da conseguenze su qualsiasi scafo. Anche su una barca ben costruita andranno periodicamente controllati: Il corretto serraggio dei supporti motore, se motorizzata entrobordo; i bulloni di serraggio allo specchio di poppa, se fuoribordo; La tenuta delle fascettature delle tubazioni di drenaggio di liquidi fuoribordo sotto e sopra la linea di galleggiamento; I collegamenti alla strumentazione di ausilio alla navigazione nel retro plancia; Il serraggio delle colonnine dei cablaggi nei pannelli elettrici principali e quelli dei gruppi batterie; Il corretto ancoraggio dei carichi sospesi (per es. zattere o atolli posizionati sull’hard top, antenne radar e fari supplementari) Tutti gli elementi non strutturali, che siano previamente assemblati allo scafo, possono parimenti cedere alle vibrazioni ed alle forti sollecitazioni che una imbarcazione, nel corso della sua vita operativa, è chiamata a sopportare. E questo può avvenire anche se l’assemblaggio delle varie componenti è stato effettuato seguendo le procedure più rigorose, utilizzando i materiali più adatti. A me stesso è capitato di dover serrare supporti motore di barche blasonate con soli pochi mesi di vita. La barca è viva (cit. Le 11 buone ragioni): essa è il risultato della passione ed esperienza di chi la produce e della dedizione di chi la cura. Venendo meno anche uno solo di questi elementi, essa non potrà che costituire pericolo per voi e per il vostro equipaggio. Sceglietevi la giornata…


Nuovo articolo su Pesca in Mare di Novembre: Leggilo qui!

Cari Pescasportivi, Sono lieto di invitarvi a leggere il mio nuovo articolo sul numero di Novembre 2018 della rivista Pesca in Mare, con la quale collaboro. Questo mese affronto il nodo della trasmissione FUORIBORDO. Leggi l’articolo CLICCANDO QUI. Motorizzazione da almeno un decennio vista con favore e spesso preferita nel nostro ambiente di indomiti pescatori, questo genere di trasmissione offre vantaggi e svantaggi, analizzati con ottica oggettiva in modo tale da permettere al lettore di trarre autonome conclusioni, libere dal comune pensare che, ultimamente, la vede come soluzione a tutti i “mali” nautici. Vi auguro, quindi, buona lettura e vi aspetto con commenti all’articolo qui sotto o, se preferite, sulla nostra pagina Facebook! Non dimenticare di leggere il Libro Fisherman Americani, nel quale questo ed altri argomenti sono racchiusi in un testo interamente dedicato alle barche per la pesca sportiva! NB.:Da oggi e fino al 25 Dicembre è disponibile anche nel Christmas Pack! (LEGGI QUI) A presto e buona lettura, Dr. Benedetto Rutigliano Autore di Fisherman Americani Autore di “Le 11 buone ragioni per NON comprare una barca (ed una per farlo)” Autore di “La Barca da Pesca Perfetta- Guida sintetica” eBook Scrittore per la rivista Pesca in Mare


Perché molti fisherman sono spesso privi di accessori che daremmo per scontati su qualsiasi altra barca da diporto?

Stavolta cerco di spiegare in forma di domanda e risposta l’assenza di dispositivi, parti od accessori altrimenti scontati e di serie su quasi ogni altra barca da diporto. D- Perché molti fisherman d’oltreoceano non hanno il verricello salpa ancora?  R- La ragione è nell’impiego di tali barche. I grandi sportfisherman commissionati per battute di pesca d’altura, dove le potenti correnti oceaniche ed i fondali proibitivi impedirebbero a qualsiasi ancora di raggiungere il fondale, rinunciano ad un accessorio tanto inutile quanto fonte di potenziali avarie, proprio perché sarebbe utilizzato molto meno che sporadicamente. Come da citazione di Fisherman Americani- il Libro delle Barche per la Pesca Sportiva- , “ciò che non c’è non si rompe”! D- Perché molti fisherman convertible non hanno la guida interna? R- Perché un’apertura in coperta, quale è un parabrezza, è un punto di potenziale debolezza del manufatto! Per noi, che abbiamo a che fare con mari dalla potenza distruttiva ben lontana da quella degli oceani, può apparire un’ esagerazione, ma se immaginassimo di ritrovarci nel mezzo di una mareggiata imprevista con marosi che s’infrangono sulla tuga, tale soluzione potrebbe apparire alquanto sensata. Per gli americani ogni interruzione o taglio della stratificazione è un pregiudizio alla solidità strutturale ed alla IMPERMEABILITA’ dello scafo. D: Perché molti fisherman non hanno oblò sulle murate? R: Per lo stesso motivo che priva i convertible di guida interna! I masconi di una barca hanno una funzione ATTIVA, quella di deflettere l’acqua sollevata durante la navigazione e di non farla giungere in coperta. L’idea di dimenticare un oblò aperto o anche solo di far sì che venga colpito dai frangenti durante la navigazione con mare avverso, dovrebbe facilitare la comprensione della scelta da parte di diversi cantieri americani di lunga storia nella costruzione di fisherman d’altura. D- Perché alcuni express fisherman non hanno…


Inverno e piccole beghe… come evitarle?

Si sa, la bella stagione attrae moltitudini di “umani” sulle coste, e tra questi ci sono tanti che, come noi, vi si allontanano prendendo il mare aperto con cadenza costante, ogni qual volta abbiamo un paio d’ore libere dopo il lavoro, piuttosto che per un weekend da dedicare alla nostra attività ricreativa prediletta: la pesca sportiva.Fin qui tutto bene, carburante, un controllo ai livelli, una sciacquata con acqua dolce e via.. Ma i problemi nascono quando arriva il freddo:soprattutto per chi non è avvezzo a determinate tecniche di pesca che si praticano nella stagione fredda, risulta davvero difficile tenere in “attività” la propria barca da pesca, con stazionamenti lunghi anche settimane, senza utilizzarla. Con buona probabilità succederà che, quando condizioni meteomarine vi ispirano e vorrete prendere il largo, la barca vi riserverà qualche noia, perché il gps non si accenderà, o perché la pompa della vasca del vivo non partirà, o perché le cerniere dei tendalini saranno bloccate dalla salsedine… e chi più ne ha, più ne metta. Come per il nostro corpo, anche per le nostre amate barche da pesca vale la regola secondo cui una fisiologica dose di attività costante terrà lontani medici… e tecnici. Non solo, tenere i contatti adeguatamente protetti da prodotti specifici che non siano troppi oleosi, ma allo stesso tempo isolanti, aiuterà a partire “al primo colpo”. Sempre nel caso in cui prevediate lunghi periodi di inattività dei motori, aggiungere un prodotto biocida, soprattutto se la vostra barca è dotata di propulsori a gasolio, giova a mantenere la salubrità del carburante fermo nei serbatoi e certamente esposto ad escursioni termiche, che creano condensa. Ecco un prodotto che vi aiuterà a tenere puliti serbatoi ed iniettori:  CLICCA QUI Usatela e la barca ve ne sarà grata, senza deludervi.   Buon Mare, Benedetto RutiglianoSPORTFISHING BOAT SPECIALIST (per…