Novembre 2017

Black Friday… a pesca!

Stamattina il mare mi ispirava particolarmente e, nonostante il mal di schiena mi flagelli da giorni, ho ingaggiato mio padre ed un amico per le operazioni di bordo e per tentare il colpaccio a traina… Acqua verdognola, brezza da NW e aria soleggiata, filiamo due lenze molto lunghe, con due Barra Magnum da 13cm (artificiali a torto pensionati dalla Rapala ormai da un paio d’anni ma egregiamente rimpiazzati dagli X-Rap), rivelatisi micidiali e irresistibili per i dentici gregari di questo periodo, su profondità da 7 a 9 metri. Auguratevi di leggere a breve un nuovo articolo, perché se ci sarà, significherà che la giornata ci avrà regalato un bel trofeo! A presto… e lenze tese!


Il primo freddo porta pesce! (se hai la barca giusta)

In questi giorni stiamo assistendo a una prima ondata di freddo, che porterà le temperature su valori più consoni al periodo ma ,soprattutto, renderà meno problematico il fattore siccità, che ha flagellato l’Italia per gran parte di quest’anno. E con le prime perturbazioni, si sa, arrivano le prime sorprese per chi ama la pesca sportiva! In particolare per chi pratica la traina costiera con l’artificiale. Le violente precipitazioni sono un vero e proprio bombardamento per gli insetti, ma una promessa di imminente banchetto per i pesci che prediligono cacciare nel sottocosta, come le grosse spigole, ma anche le occhiate e altri piccoli predatori gregari. Non a caso, il mio guardaroba destinato alle attività “outdoor”, prevedono una tuta da sciatore… per le uscite più temerarie, che solitamente faccio i primi di gennaio, in quelle giornate in cui la sola idea che alletta è quella di un camino acceso e un pugno di caldarroste sul fuoco… Quelli sono i giorni che serbano le sorprese più “grosse” al pescasportivo che vorrà osare… e soffrire. Per limitare la sofferenza, sarà indispensabile una barca che garantisca protezione dal vento tagliente e dagli spruzzi di acqua, dato che tali battute di pesca saranno effettuate prevalentemente in condizioni di mare ben formato, quindi una zona guida protetta da un bel parabrezza e da tendalini perimetrali robusti, sarà una conditio sine qua non per non rischiare di finire a letto con febbre e bronchite. Queste condizioni di pesca vincolano la tipologia di fisherman al walk-around, all’express o al dual console, con particolare predilezione per la prima e l’ultima, se non altro perchè garantiscono una pronta raggiungibilità della prua in caso di emergenza. L’express, infatti, talvolta può presentare passavanti più stretti del solito, con ovvi rischi di caduta fuoribordo nel caso si debba intervenire nella zona prodiera in presenza…


Flaps & Co.: i correttori di assetto

Correttori di assetto, flaps, trim tabs: tutti termini che indicano un dispositivo utile in tutte le barche, ma addirittura INDISPENSABILI in molte. Vi capiterà sicuramente, un giorno, di dover caricare più peso del dovuto a bordo e, soprattutto, di non sapere come distribuire questo peso, per via di un equipaggio più numeroso del solito, o perché magari deciderete di installare un motore ausiliario. Ancora, può capitarvi di incontrare condizioni di mare particolari che rendono difficile la governabilità della barca con l’ausilio del solo trim. I flaps sono piastre metalliche incernierate allo specchio di poppa, inclinabili attraverso appositi pistoni idraulici od elettro-attuati, utilizzando una pulsantiera in plancia. L’utilità dei flaps influenza diverse sfere della navigazione: migliora l’impatto della carena con l’onda, a tutto vantaggio del comfort di bordo; conseguentemente  risparmia  sollecitazioni ed urti altrimenti inevitabili alle strutture dello scafo; incrementa l’efficienza propulsiva, influendo positivamente sui consumi di carburante. consente di mantenere velocità di planata inferiori soprattutto in particolari condizioni di moto ondoso, riducendo gli spruzzi in coperta grazie al migliorato assetto. I flaps sono una manna, ereditata dall’ingegneria aeronautica che vi permetterà di correggere l’assetto di navigazione evitando di rientrare con la barca “sbandata” da un lato o cabrata (eccessivamente appoppata). Ma non solo. Spesso, quando si naviga con mari formati di prua o al mascone, la ruota di prua tenderà a perdere il contatto con l’acqua regalandovi fior di botte ai reni, ma anche sollecitazioni problematiche alle strutture dello scafo. Per ovviare a tale evenienza sarà opportuno navigare con flaps “negativi”, cioè abbassati di tanti gradi quanto sarà necessario a far mantenere alla carena un assetto quanto più possibile neutro rispetto alla superficie del mare. Purtroppo spesso agire sul solo power trim dei motori non basterà a far abbassare il “naso” della vostra barca e, se ci mettiamo una cattiva…